Roma, 29 dicembre 2014 – L’ACEA Virtus Roma cade anche in questo ultimo turno del 2014 giocato a domicilio e contro la sorprendente ma non straripante come al solito questa sera Dolomiti Energia Trento. Quarta sconfitta di fila e questa sera (o meglio dire notte), perde con minor fragore rispetto alla pessima resa incondizionata di Brindisi, in effetti era difficile bissare o fare peggio dell’infausta prova del PalaPentassuglia di Santo Stefano, ma questo aspetto non riesce ad ingenerare minor ansia in una squadra ed in un ambiente che vive adesso oggettivamente un momento delicato e difficile della propria stagione.
La bella e spavalda Virtus Roma, un diavolo per capello per qualunque squadra dovesse attaccarla e difficile da domare almeno tra le mura amiche ed in Europa è apparsa in questa gelida ed artica notte di fine anno (letteralmente notte, chi scrive ha lasciato il Pala Tiziano alle 23:55, congratulazioni alla Lega per aver scelto di far giocare questo turno di campionato alle ore 21:00, gran bella mossa!!), un pallido ricordo, pallido quasi quanto la mezzaluna che brilla questa notte nel cielo romano da 2° centigradi.
Una squadra in evidente tensione, in evidente empasse mentale ma anche tecnica che è stata sconfitta da una Trento neanche troppo scintillante rispetto al solito che ha dovuto fare appello ad un mo-struo-so Tony Mitchell da 32 punti finali, 10 rimbalzi, 8 falli subiti e 2 assist, totale 35 di valutazione. Intendiamoci, Buscaglia aveva preparato al meglio la gara dopo la sonora sberla subita in casa contro Venezia e dovendo gestire malanni ed acciacchi vari (leggasi alla voce Davide Pascolo e soprattutto Josh Owens, recuperati proprio in extremis per la sfida), ha indetto una sorta di danza della quadriglia facendo entrare ed uscire diversi componenti del suo roster in rapida sequenza durante anche il primo periodo con il doppio scopo di tenere da un lato, un ritmo sempre moderatamente alto di gioco e dall’altro, di non affaticare nessuno dei suoi redistribuendo quindi tra tutti lo sforzo mentale e fisico.
La matricola terribile infatti ha sofferto questa sorta di caos organizzato, Forray a fare da play primario non è certamente paragonabile allo Spanghero ammirato sino a ieri, molto poco in evidenza questa sera in cui la rivelazione della squadra trentina è apparso poco lucido e quasi svogliato con il suo finale -2 di valutazione, certamente condizionato dai 3 falli subiti in un amen nel primo quarto. Alla fine però c’è sempre un Owens da 8 p.ti, 3 rimbalzi e 17 di valutazione ed un Pascolo anche lui da 8 p.ti ed 11 di valuatzione.
Gli altri han fatto tutti più o meno bene il proprio compito assegnatogli da Buscaglia lasciando però evidenti spazi nel cuore dell’area dove Jordan Morgan (prestazione comunque da doppia doppia con 11 p.ti e 12 rimbalzi, 16 di valutazione), e Maxim De Zeeuw (6 p.ti appena, 6 rimbalzi ma appena 3 di valutazione), non han saputo approfittare appieno di cotanta manna scesa dal cielo, si pensi infatti al 4/11 del centro ex-Michigan University e del 2/5 dell’ala belga.
Un’ACEA quindi incapace di portare a sè una gara tutto sommato abbordabile, finalmente equilibrata nella ricerca al tiro (66 globali di cui 33 da due e 33 dalla lunga), ma sciaguratamente persa a causa del 14/33 da dentro l’arco che dice 42% e dal non buono 24% da tre, 8/33. Molti errori al tiro con spazio e soprattutto scelte poco, anzi, per niente lucide nei possessi finali, quelli cioè in cui Trento è riuscita a scrollarsi di dosso l’avversaria (al 35′ 62-64 per gli ospiti), che ha bucato diversi possessi pesanti a fronte di un Tony Mitchell che metteva le ultime due triple con tanto di mano in faccia da parte del rispettivo avversario.
Roma era partita bene, 6-0 con un ottimo 2/2 dalla distanza ma poi l’energia e l’atletismo anche a rimbalzo degli avversari (36-40 per Trento alla fine), erodevano le sicurezze dell’Urbe che, non certo aiutata dai soventi errori da dentro l’area da Jordan, vedeva nel solito, indomito Bobby Jones (migliore dei suoi con 17 p.ti e 9 rimbalzi e 28 di valutazione, senza contare l’assenza per almeno 5 minuti di gioco effettivo a causa di un taglio sotto il mento che lo costringeva ad uscire dal campo a cavallo tra terzo e quarto periodo), il perno su cui costruire il tema del match che vedeva la novità di Rok Stipcevic play titolare ( 8 p.ti, 5 di valutazione), al posto dell’amletico Brandon Triche (4 p.ti, ben 7 assist ed 11 di valutazione con anche 5 rimbalzi ma pure 2 perse deleterie consecutive nella fase centrale quarto periodo), e con un Kyle Gibson ancora alla ricerca dell’Arca perduta: 25% da due e 25% da tre sono cifre che ammettono poche repliche in difesa dell’ex-Pistoia, in evidente calo di rendimento, alla fine sono sempre 13 p.ti ma dopo aver tirato 16 volte dal campo…2 di valutazione. Su Melvin Ejim c’è poco da dire, il ragazzo che sembrava uscito dalla crisalide un tre settimane fa si è rintanato di nuovo nel bozzolo, prestazione da dimenticare nonostante la prima tripla a segno, parla per lui il -2 di valutazione finale.
Capirete quindi anche Voi, che non avete assistito live alla partita di questa notte, che battere anche una non fantasmagorica Trento sarebbe stato opera assai ardua per qualunque squadra che collezionasse alla fine queste cifre, beffa delle beffe tirando anche ben 10 volte più di lei. Occorre quindi ritrovare il bandolo della matassa smarrita, almeno della produttività offensiva in casa e della voglia di aggredire in difesa gli avversari con la dedizione vista in passato e che, almeno al Pala Tiziano, ha fatto vittime illustri anche in Europa.
Parlavo prima di empasse anche tecnica. Dalmonte a fine gara parlerà di fiducia nei propri mezzi che ora non c’è tra i suoi ragazzi, sì, va bene però è francamente poco accettabile vedere ad esempio Melvin Ejim sparare due triple dall’angolo con spazio ed in ritmo, nel campo in cui s’allena da ormai 4 mesi buoni, e prendere addirittura il secondo ferro; osservare un insolitamente frenetico Stipcevic farsi addirittura stoppare al tiro da tre (Mitchell…sempre lui), perchè si vede palesemente che sta per caricare e tirare; e che dire di Gibson che tira da tre a vuoto, riprende la sfera grazie ad un rimbalzo lungo e ritira sempre sul primo ferro subito dopo? E della palla quasi mai data con velocità dentro l’area a Jones, ad esempio, in vantaggio fisico contro Forray o Floccadori in posizione da post basso?
Per carità, questa sera la Virtus non si può dire che non ce l’abbia messa tutta ma è sotto gli occhi di tutto che qualcosa s’è inceppato a livello mentale, domenica sera arrivano le V Nere e non si può più perdere, la scossa deve avvenire e deve esserci. Capitan D’Ercole ci ha messo la faccia a fine gara e sempre al termine della stessa Dalmonte ha avuto un sereno scambio di battute con diversi tifosi delusi ed amareggiati, il clima è notte fonda e buia e serve tutta la calma del mondo per non venir risucchiati in un vortice di totale sfiducia che potrebbe essere deleteria.
Coraggio Virtus, ora dimostra che hai toccato il fondo e che devi solo iniziare la risalita.
Per Trento invece solo applausi e “pacche” sulle spalle. F8 conquistata, non ha giocato come sa questa sera la squadra di Buscaglia ed il perchè l’ho già spiegato prima ma comunque bravi, bravi i ragazzi trentini a seguire con attenzione il playbook del gioco ed a stringere i denti in una serata difficile dopo la sberla interna contro Venezia, vincere senza giocare al massimo è pur sempre un buonissimo segnale. Una bella realtà questa Trento, una nuova piazza che s’impone, una squadra che potrà continuare a stupire quest’anno.
La cronaca
Primo periodo, Dalmonte si convince (finalmente), a far partire Rok Stipcevic per la prima volta in quintetto, il tanto discusso Triche parte dalla panca mentre Buscaglia mette Grant e Forray con Owens, Mitchell e Pascolo. Trento non parte bene, Ejim si prende cura di Tony Mitchell Roma difende come al solito al meglio, Virtus quindi in vantaggio con 2/2 dalla lunga, 6-0 al 2°. Mitchell però si scuote, rimbalzo convertito direttamente dentro, spettacolare! E dopo un errore in attacco dell’Urbe, Owens si procura un bel rimbalzo offensivo con fallo, lunetta ed è 6-4 al 3°, non per nulla Trento è la seconda miglior squadra come numero di rimbalzi in Lega. Jones da dentro il cuore dell’area sfrutta il mismatch sul cattivo accoppiamento dei trentini che lo vede opposto a Forray, 8-4 e si corre parecchio, le squadre sono imprecise come il cronometro dei 24” che fa le bizze e ci si prende un 4 minuti di tempo. Alla ripresa delle ostilità Ejim fa il suo secondo fallo su Mitchell, panchinato subito. Owens prima e dopo Mitchell, che sfrutta un grossolano rimbalzo sull’arbitro su passaggio di Rok, impattano la gara ma c’è Rok Stipcevic in agguato, tripla ed è 11-8 al 6°. Mitchell imperversa, 11-10 e c’è Sandri su di lui ora mentre Jones insiste ad andar dentro l’area ma raccoglie poco, quasi nulla quando entra Spanghero per Forray con Baldi Rossi mentre Pascolo va, 13-12. Entra De Zeeuw per Morgan e l’ala belga si becca subito una stoppata da Mitchell. C’è Sanders per Trento che porta palla ora mentre Mitchell porta avanti i suoi per la prima volta grazie ad una tripla, 13-15 al…Tabellone in tilt…Va bene così, sarà il freddo intenso…Spanghero compie il suo terzo fallo in un amen, deve uscire la rivelazione della squadra e spedisce Stipcevic in lunetta, una sentenza ed è 15-15 al 9°. Ecco Triche per Gibson, impalpabile al momento. Jones raccoglie dalla spazzatura un canestro mangiato da De Zeeuew, 17-15. Le panchine hanno le porte girevoli, D’Ercole per Sandri e Floccadori per Sanders. Baldi Rossi dal post basso impatta contro D’Ercole, termina il tempo con Sanders (rientrato), che la mette da dentro, 17-19. Periodo interlocutorio, Roma parte bene e poi si spegne, Trento cavalca l’ottimo Mitchell, equilibrio comunque sostanziale.
Secondo periodo, sempre in tema di slidin’ doors c’è ora Armwood per Trento con Dalmonte che lascia il quintetto con cui aveva chiuso il primo quarto. Forray da il +4 a Trento, 17-21 mentre finalmente Gibson si ricorda di attaccare il ferro e va, 19-21 ma subito dopo una splendida azione corale libera Floccadori, tripla per i neri trentini ed è 19-24. Gibson fa un nuovo 0/2 al tiro e su extra-possesso, Roma sembra stordita e soffre il clima un po’ salottiero del palazzo. Trento si adegua ma è vigile, intanto De Zeeuw fa 2/2 dalla lunetta, 21-24 ma se poi l’Urbe si dimentica Baldi Rossi sotto canestro…Esce Jones per Morgan, D’Ercole gestisce il gioco e va di tripla, 24-26 al 14°. Buscaglia ordina la zona, bucata da Triche e Morgan in semigancio, 26-26 e dopo Roma recupera palla, Gibson in lunetta su fallo di Sanders e Buscaglia vuole parlarci sopra. Gibson fa 2/2 e Roma pressa ora, Forray deve prendersi carico del tutto. Mitchell forza, l’ACEA raddoppia spesso su di lui mentre Floccadori spedisce ancora D’Ercole in lunetta al 15°, uno su due ed è 29-26. Riecco Pascolo e Grant per Trento, ci pensa Owens a rimettere le due squdre vicino. Secondo fallo di Mitchell, rtimo comunque non proprio elevato, andamento lento…De Zeeuw va di semigancio nel cuore dell’area avversaria prendendo palla da post basso, bene. Morgan si mangia un canestro da sotto, no Mitchell ed è 31-30 al 17°. Ancora il centro romano che “buca” un facile canestro da sotto, riecco Stipcevic con Triche in campo con Jones adesso, Morgan ha un sussulto, buono più fallo, ohhh. Forray non sbaglia dalla lunga con metri di spazio, 34-33 eppoi Owens in contropiede sigla il sorpasso, 34-35. Ma la battaglia sotto la plancia trentina è vigorosa, Morgan la mette dentro di potenza come Grant dall’altro lato. Si chiude, dopo un time-out di Dalmonte, con due liberi di Morgan, recuperata di Jones e tripla di Stipcevic da 9 metri e con ancora secondi da giocare, Floccadori grazia Roma che chiude avanti 38-37. L’ACEA sta difendendo bene, qualche incertezza di troppo in attacco ma almeno sta limitando le palle perse, suo cancro di gioco. Trento gioca che è una bellezza, atletismo e sfera che rotea letteralmente attorno al pitturato avversario salvo poi chiudersi con soluzioni di solito fluide e non forzate. Match equilibrato, può succedere di tutto.
Terzo periodo, Pascolo riapre le ostilità dopo che Ejim, di nuovo in campo, buca la tripla con spazio dall’angolo. Ancora Mitchell dalla lunga con spazio, 38-42 e 0-5 aperto di parziale. Ejim finalmente attacca il ferro e va contro Owens, 40-42. Si rivede Spanghero, panchinato per i tre falli del primo quarto mentre l’azzurro Pascolo attacca da fuori il ferro cogliendo il terzo fallo di Morgan ed i due liberi, 40-44 al 23°. Jones raccoglie l’ennesima tripla sparata a salve da Gibson (1/8 al momento, devastante al contrario), e converte mentre Jones fa commettere a Mitchell il suo terzo fallo mentre Morgan sbaglia un altro rigore da sotto, il ferro sputa l’ennesimo appoggio del centro romano, desolante…Il momento del match è importante, chi si prende il tiro per gli ospiti? Mitchell, 42-47. L’ACEA non gioca male in attacco, la palla va ma si realizza con percentuali misere. Jones va in lunetta e fa uno su due, 43-47 al 26°. Sempre Rok a menare le danze ma ora Ejim perde posseso per passi, per fortuna di Roma Jones fa un coast-to-coast, 45-47. Tony Mitchell esagera, tripla da lontano che non può andare, allora ci pensa….Triche con una tripla, goal di Roma ed è 48-47 con il Pala Tiziano che esulta. Spanghero si procura due liberi, 48-49 con un tentativo di bucare l’area romana, dall’altra parte Ejim svernicia il ferro dall’angolo…e vabbeh…Si corre adesso, la difesa della Virtus si mette bene a lavorare e Trento fa fatica a trovare tiri oggettivamente puliti. Tripla di Gibson (finalmente), e mentre la palla entra Baldi Rossi fa fallo su Jones, due liberi per l’ala di Compton e mini-break di Roma, 54-49 al 28°. I trentini non si perdono d’animo, Grant si procura due liberi grazie ad una ingenuità di De Zeeuw, 54-51 e, sempre in tema di fesserie, Ejim ne compie una gigantesca, blocco in movimento per Stipcevic che aveva messo la tripla, la mette invece Mitchell, tripla e siamo di nuovo pari! Si chiude con Gibson che decide d’infrangersi contro le mani a difesa del ferro bianconero ed Ejim che commette il suo quinto fallo e tripla fallita da Stipcevic, 54-46 ma con parziale aperto da 0-7 degli ospiti.
Quarto periodo, sempre Spanghero per Trento con Stipcevic opposto, Baldi Rossi ha spesso la soluzione vincente ma la buca anche ora, De Zeeuw imbeccato da Triche fa 56-56 in modo spettacolare. Il play trentino in lunetta, ed è uno su due, 56-57 al 31°. Triche perde la seconda di fila…Baldi Rossi continua a fare regali, passi anche per lui ed è sempre zona per Trento. Ora c’è D’Ercole che buca la tripla, anche Spanghero ma prima De Zeeuw s’era mangiato un’altro cioccolatino da sotto. Gibson da tre, ovazione del Pala Tiziano e Roma avanti 59-57 con De Zeeuw però che commette il suo quarto fallo con Baldi Rossi in lunetta. Parità ancora, 59-59 al 34°. Mentre Jones è ancora fuori per un taglio sotto il mento da parecchio tempo (ma non sarà invece altro?), e si rivede solo adesso, Mitchell si porta a spasso Gibson e va da par suo, 59-61. Sempre zona per i trentini, Gibson non va mentre Mitchell sì con tripla, 59-64 al 35°. Per buona ventura dei padroni di casa lo stesso satanasso fa passi, stavolta Gibson non buca la tripla, 62-64 al 36°. Quarto fallo anche di Morgan, Roma è con l’acqua alla gola per la situazione falli. E come se non bastasse, Triche fa il quinto fallo di squadra su Mitchell, Trento ha zero falli al momento. Arriva il primo fallo del quarto di Owens su Morgan che poi schiaccia, 64-65 al 37°. Roma recupera il possesso Forray compie fallo (graziato dall’antisportivo), Buscaglia chiama tempo, non vuole riconsegnare l’inerzia all’ACEA. Al rientro in campo Triche buca il canestro, non Pascolo e Trento a +3. Altro recupero ACEA, Jones va ed è 66-67. Quarto fallo anche di Triche su Mitchell che buca il primo, non il secondo, 66-68. Uomo ora per Trento, si giocano possessi decisivi, Gibson per Triche che ha bucato intanto un altro tiro. Non lo buca Mitchell a 33” dal termine, 66-71 da tre, Dalmonte chiama tempo, al rientro Roma tira malino la tripla che avrebbe potuto riaprire le sorti, già segnate o quasi, del match, termina mestamente con un’altra sconfitta per Roma una gara che la squadra di Dalmonte ha, come al solito, sprecato tanto in attacco. Trento festeggia alla grande questa fine anno, una prova di maturità e di solidità notevole, veramente una bella realtà questa squadra di Buscaglia che porta a casa un match non giocato al meglio ma voluto fortemente.
Per Roma si aprono scenari mesti da questa notte, chi diceva che si doveva continuare comunque a mirare la parte alta della classifica oggi deve, purtroppo, cambiare opinione e deve farlo in fretta…
Sala Stampa
https://soundcloud.com/fabrizio-noto-2/massimo-buscaglia-roma-trento-29dic2014
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ACEA Virtus Roma – Dolomiti Energia Trento 68-75
Parziali: 17-19; 21-18; 16-19; 14-19
Progressione: 17-19; 38-37; 54-56; 68-75
MVP: Ha il numero 1 sulla maglia, di nome e di fatto. Tony Mitchell la vince quasi da solo in attacco. Straripante, forte, preciso, sicuro, un’iradiddio con 4 “D” per chiunque. Una gemma preziosa che l’anno prossimo dovrebbe e potrebbe trovare spazio nei quartieri alti del basket europeo.
WVP: Melvin Ejim e Marco Spanghero collezionano una gara talmente insipida che dice alla fine -2 di valutazione per entrambi.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto