Conferma appieno tutte le aspettative della vigilia il derby del sud tra Sidigas ed Enel andato in scena, come anticipo della tredicesima giornata, al PalaDel Mauro. Lo vince alla fine (77-80) una Brindisi risorta proprio nel momento di massima difficoltà (-9) affidandosi al talento individuale ed all’orgoglio (vedi il finale di Denmon ed il secondo tempo di Mays) di alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi e correggendo (38-47 il finale comunque a sfavore) il predominio a rimbalzo della Scandone nel primo tempo.
Nonostante si trattasse di uno scontro diretto pienamente confermato dal grande equilibrio in campo (mai vantaggi in doppia cifra), non manca nemmeno lo spettacolo e quando Avellino prova a correre è uno spettacolare coast to coast di Banks con schiacciata finale a sancire il primo massimo vantaggio irpino: 16-10.
Ma è un attimo, perché Eric (quattro punti in fila) ha un buon impatto al posto di un deludente Mays sovrastato da Anosike, e sommato alla bomba di Pullen riporta avanti i pugliesi: 18-19. Ma, complice anche un tecnico fischiato a Bucchi, l’azione da 4 punti (tiro libero di Gaines e prodezza di Hanga da oltre l’arco) sembra cucire un importante strappo a favore degli uomini di Vitucci al primo riposo (26-19).
Sono di Cavaliero cinque preziosissimi ed altrettanto bei punti che spingono la Sidigas giunta anche a +8 (32-24) ma di squadra Brindisi regge l’urto e a causa di una stoppata giudicata irregolare su sottomano di Pullen, resta ad un solo possesso pieno di distanza prima del libero di Banks con cui si va all’intervallo lungo: 42-38.
Denmon ne mette cinque in fila per l’immediato sorpasso (42-43) ma la partita procede ad elastico e le squadre spesso si alternano al comando delle operazioni, finchè non si redime Mays che con quattro punti consecutivi firma il +3 Enel (56-59), prima di un bel canestro di Harper da sotto che prima sbaglia un appoggio, ma poi è lesto a farsi trovar pronto sul bell’assist di Hanga.
L’inizio del quarto decisivo non tradisce le attese. Ci prova Avellino con cinque punti in fila (penetrazione e bomba) di Sundiata Gaines (63-59), ma Eric da sotto e soprattutto Bulleri con la bomba ripristinano il +1 dell’ultimo riposo, che resta inalterato anche dopo il botta e risposta di Hanga (2+1 non completato) e Pullen: 65-66. L’equilibrio sembra spezzarsi all’improvviso, perché Brindisi si ferma completamente, perdendo tre palloni di seguito e tirando un altro paio di volte allo scadere dei ventiquattro, mentre i lupi volano a schiacciare in contropiede con Hanga e Trasolini e trovano due comodi appoggi in fotocopia di Anosike, che torna a segnare dopo trenta minuti d’astinenza.
Il conto è presto fatto: 10-0 Sidigas, per un 75-66 che costringe all’ovvio timeout Bucchi e sembra una bella polizza in una partita così equilibrata e con appena sei minuti da giocare. Il match sembra finito, ma Brindisi da grande squadra qual è, lo riapre come d’incanto.
Denmon finalizza meglio di come costruisce e segna cinque punti in un amen, l’Enel cresce anche difensivamente e da un rimbalzo nasce il passaggio-baseball che trova smarcato Mays in contropiede per la nuova parità a 75 non appena entrati nell’ultimo minuto.
Gaines prima pasticci al tiro e poi va a sfondare, mentre nel frattempo Denmon è letale in transizione dall’angolo per la bomba del +3. Mays, dopo il fallo in attacco del play avversario, avrebbe i liberi della staffa, ma li sbaglia, a differenza di Gaines che riporta i suoi a -1: 77-78 a 44’’.
Pullen sbaglia in penetrazione e Mays è sfortunato, perché compie un gran balzo senza schiacciare al volo, ma soprattutto facendosi sfuggire la palla dopo il rimbalzo offensivo che aveva conquistato.
Allora l’ultimo possesso, quello della potenziale vittoria, è della Sidigas, ma Banks in penetrazione si vede oscurare la visuale da James che prima lo stoppa e poi subisce fallo dopo aver perfezionato il recupero della sfera. L’ex Ferentino è glaciale anche dalla lunetta e regala la seconda stoppata in pochi secondi sul brutto ultimo tentativo da tre di Hanga. C’è spazio per l’ultima, difficilissima, preghiera di Cavaliero ma non va. Vince Brindisi che ha il merito di chiudere la gara con un 14-2 aperto di parziale (solo due liberi di Gaines) e non concedere canestri dal campo negli ultimi quattro minuti. Testimonianza della grande solidità sia difensiva che mentale degli uomini di Piero Bucchi, per niente sazi del +30 rifilato all’Acea nel giorno di Santo Stefano.
Sidigas Avellino – Enel Brindisi 77-80 (26-19; 42-38; 58-59)