Pesaro, 26 dicembre 2014 – Uno scatenato Ray beffa la Consultinvest nel finale, con una tripla sulla sirena che zittisce l’Adriatic Arena e manda a casa il pubblico di casa con l’amaro in bocca di una rimonta solo accarezzata.
La Consulntinvest però non può che prendersela con sé stessa, per avere ancora una volta regalato all’avversario due quarti (i primi due per la precisione) ed essersi così condannata ad una rimonta encomiabile ma disperata nei secondi venti minuti; vincere le partite giocando solo a singhiozzo è alquanto difficile e se contro Roma il miracolo era riuscito, contro la Granarolo, così come contro Venezia, è stato solo sfiorato.
C’è sicuramente qualcosa da registrare per Dell’Agnello perché questo rischia di diventare un vizio assai pericoloso per i suoi ragazzi; una semplice difesa aggressiva ordinata da Valli ha mandato in tilt i biancorossi per tutti i primi venti minuti e sembra che solo quando si trovino con le spalle al muro i ragazzi di casa riescano quanto meno a tirare fuori gli attributi.
C’è da dire che lo stesso coach sta cominciando a perdere la pazienza con più di un proprio elemento, come dimostra una conferenza stampa dai toni a dir poco accesi in cui di fatto è stato scaricato Williams ed in cui il sanguigno livornese si è mostrato alquanto sconfortato.
Dopo la non prestazione contro Trento arriva così la seconda sconfitta consecutiva in casa per la Consultinvest, proprio quando raccogliere almeno due punticini sarebbe stato un mattone ben importante nella rincorsa verso la salvezza; buon per i biancorossi che Caserta continui nella sua striscia negativa ma l’assenza di Myles rischia di rivelarsi un fardello troppo pesante per l’immediato futuro.
Per la Granarolo questa trasferta costituiva invece un bel banco di prova, per capire se la squadra di Valli dovesse essere destinata a navigare sul fondo e guardarsi le spalle o potesse guardare in avanti verso anche un’eventuale final eight di Coppa Italia.
Si può dire che l’esame di metà stagione sia stato superato, non solo per la vittoria indubbiamente meritata, ma anche per averla ottenuta praticamente senza Fontecchio (infortunatosi preoccupantemente alla caviglia) e con White a mezzo servizio per grossi problemi di falli; il tutto in un ambiente storicamente ostile e che nel secondo tempo, quando la rimonta avversaria avanzava, si era fatto piuttosto caldo.
La Consultinvest comincia il match da dove l’aveva lasciato contro Trento, ovvero segnando pochissimo (5 punti in 5 minuti, solo con Reddic) e subendo tremendamente sotto il proprio canestro contro un Gilchrist mai visto dominante dai propri tifosi.
Il resto la fa un Ray da 9 punti nel primo quarto ed una difesa aggressiva a tutto campo che manda in crisi il solito Williams e, più in generale, tutti i tiratori avversari.
Buon per Dell’Agnello che, mentre prova a trovare il bandolo della matassa ruotando tutti i suoi uomini, la Granarolo non riesca ad approfittarne più di tanto, avendo anch’essa le polveri bagnate; si va al primo riposo così sul 9-18.
Nel secondo quarto è la volta di White a scatenarsi con 11 punti in 10 minuti, mentre dall’altra parte il pari ruolo Ross si perde in palle perse e tiri sbilenchi proprio quando ci sarebbe bisogno di qualche lampo del suo talento per rianimare l’esanime attacco dei biancorossi.
La Granarolo non è di sicuro perfetta ma ha un piano partita e lo esegue e così, nonostante a metà tempo Fontecchio debba ritirarsi dalla contesa a causa di una scavigliata, nel secondo quarto il margine di vantaggio continua lentamente, ma inesorabilmente, a dilatarsi.
Mentre Dell’Agnello le prova tutte tra difese a zona e pressing, la squadra di Valli va sul +14 poco dopo la metà della frazione (16-30) con un cesto dello scatenato White, e poi a +15 (21-36) con una tripla di Ray, prima che due liberi di Reddic non chiudano il primo tempo sul 23-36.
Nel terzo quarto c’è la prevedibile reazione della Consultinvest e, altrettanto prevedibilmente, sono le due fiammate di Musso e di Ross a ricucire, almeno in parte, lo strappo; davanti al baratro finalmente la difesa di casa si ricompatta, mentre dall’altro è la guardia italo – argentina a suonare la carica.
Dopo 2:45 Gaines segna il suo primo canestro in biancorosso portando i suoi sul 35-41; tocca poi a Ross prendere finalmente il testimone da Musso e così la partita si fa calda, anche perché Valli deve forzatamente chiamare White in panchina con quattro falli.
Mentre la Granarolo prosegue nel suo ritmo cadenzato Pesaro arriva anche a meno 3 con il suo gioco che eufemisticamente si può definire anarchico, ma in cui Ross sguazza con le sue felpate penetrazioni.
All’ultimo intervallo si arriva sul 47-52 ma con i padroni di casa che ci credono; in questi frangenti il merito della Granarolo è di non perdere mai la testa, pur subendo troppi punti dagli avversari e non riuscendo più a trovare i punti di Ray.
Infatti a metà dell’ultimo quarto la Vu nera è ancora sul +7 (55-62), con i preziosi canestri di Imbrò e Hazell. A quel punto però la Consultinvest prova la spallata finale; sono i soliti Ross e Musso, coadiuvati anche da un discreto Judge, a riportare i biancorossi a tiro e poi è un canestro di Gaines, a 1:45 dalla fine, a dare il vantaggio interno.
L’Adriatic Arena è una bolgia e pregusta l’ennesima vittoria in volata ma non ha fatto conti con Allan Ray; la guardia americana di lungo corso prima trova una tripla a un minuto dalla fine che riporta subito in vantaggio i suoi e poi, quando si è in perfetta parità a quota 67, gestisce in solitario l’ultimo attacco e trova la tripla spezzagambe che chiude la partita.
Consultinvest Pesaro – Granarolo Bologna 67-70
Parziali (9-18; 14-18; 24-16; 20-18)
Progressione 9-18; 23-36; 47-52
Mvp: la classe non è acqua ed Allan Ray dimostra di essere il migliore in campo con una prestazione che non è fatta solo di numeri perché se i 22 punti sono arrivati con medie non certo ottimali, la guardia americana si è andata a prendere di forza la vittoria mettendo le triple che contavano negli ultimi concitati minuti finali
Wvp: tanti, troppi, giocatori non stanno fornendo un contributo tangibile alla causa in casa Consultinvest; questa volta Gaines ha il merito di trovare 5 punti importanti nella rimonta, mentre Williams ritorna nel più completo anonimato dopo un paio di prestazioni che avevano dato un barlume di speranza.
Sala Stampa
Dell’Agnello
Sono stati due i fattori determinanti in questa nostra sconfitta: 1) l’assenza di Myles che in casa ci forniva un contributo di 18-20 punti a partita e che sta creando problemi insormontabili al nostro attacco 2)i due colpi da fuoriclasse di un veterano che noi non abbiamo.
La differenza è tutta lì. Sono convinto che con Myles l’avremmo vinta; il mio è forse un discorso banale e stupido ma in attacco facciamo veramente troppa fatica e senza fare canestro semplicemente non si vince. Senza Myles e senza un playmaker non si fa canestro ed è veramente difficile vincere. Nell’ultima azione ho scelto di difendere e di non fare fallo perché poi sul ribaltamento di fronte non avevo un Ray che potesse prendersi l’ultimo tiro e risolvere la partita; a chi avrei dovuto dare la palla in quel caso? A chi? In ogni caso la nostra difesa era stata più che buona, su una prodezza del genere potevamo fare poco di più.
Valli
Noi giochiamo sempre abbastanza bene ma cominciamo a fare più fatica quando si alza il livello fisico del gioco. La nostra non è rilassatezza mentale, ma semplicemente cambia il tipo di partita ed a questo ancora i nostri rookie non sono pronti. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto, anche perchè ritengo che costruiamo un buon gioco ma ancora paghiamo un certo gap quando andiamo a tirare sotto canestro. Purtroppo Fontecchio non sta bene; al momento ha molto male alla caviglia, anche se è presto per potere dare un responso definitivo.
Giulio Pasolini