Pesaro – La Dolomiti Energia coglie la sua sesta vittoria nelle ultime sette partite, passando con grande autorità sul campo della Consultinvest con una partita di grande sostanza ed in controtendenza rispetto alle ultime esaltanti uscite.
Non che la vittoria dei trentini non sia stata meritata ed importante, ma dopo le ultime grandi prestazioni balistiche, i ragazzi di Buscaglia hanno schiantato Pesaro stritolandola con la difesa nonché con una lucida e spietata esecuzione di un piano partita con cui si sono annichiliti i lunghi avversari, il tutto in mancanza della stella Mitchell, rimasto in panchina per tutti i quaranta minuti a causa di una contusione alla mano rimediata nell’ultimo allenamento.
La Consultinvest invece, proprio dopo la vittoria esterna di Cremona che poteva segnare un importante svolta, incappa nella peggiore prestazione interna di questa stagione; l’assenza di Myles questa volta si è fatta sentire enormemente, anche perché il suo sostituto Gaines è stato impalpabile e, Ross escluso, nessuno è riuscito a trovare la via del canestro.
C’era il timore che la matricola Trento potesse peccare di inesperienza ed arrivare a Pesaro ancora con la “sbornia” della travolgente vittoria di lunedì scorso contro Sassari, invece per la formazione di coach Buscaglia si è trattata di una prova di maturità superata alla grande.
Con l’assenza del cannoniere Mitchell, sono stati gli italiani ad ergersi protagonisti; sarà forse contento il coach della nazionale Pianigiani di sapere che ad un Pascolo che ha portato a scuola tutti i diretti avversari fino ad uscire dal campo tra gli scroscianti applausi della tribuna pesarese, si sono aggiunti Baldi Rossi e Spanghero, quasi infallibili da tre, ed il giovanissimo Flaccadori, al suo high score nella massima serie con 9 punti.
Per inciso si può sottolineare come i migliori 4 marcatori degli ospiti siano stati proprio gli italiani, con pascolo, Baldi Rossi e Spanghero in doppia cifra e Flaccadori a quota 9.
La Consultinvest però deve farsi un esame di coscienza perché se la Dolomiti Energia ha meritato in tutto e per tutto, va detto che è stata molto aiutata dai padroni di casa e rientrare prepotentemente nel match, dopo un avvio al rallentatore, per poi prendere il largo in maniera relativamente facile contro un avversario persosi nelle proprie insicurezze.
Primo quarto dai toni quasi surreali. Trento non ha la sua stella, il primo fallo viene fischiato dopo otto minuti, mentre Williams dopo 10 minuti ha all’attivo addirittura 7 punti.
La Consultinvest parte con il quintetto alto, inserendo Ross da ala piccola accanto a Judge e Reddic, ma patisce ugualmente le pene dell’inferno contro Pascolo e Owens, sia a rimbalzo che nel difendere il proprio canestro.
Tuttavia Ross e Williams appaiono molto ispirati e propiziano un paio di allunghi che però vengono rintuzzati dai movimenti old style di Pascolo e dalla presenza fisica di Owens.
Alla fine del quarto comunque la Consultinvest arriva con 5 punti di vantaggio (24-19) e tra gli applausi convinti del pubblico, che forse mai quest’anno aveva visto fin dall’avvio una squadra osi concentrata ed in fiducia.
Il problema per Pesaro è che la pausa corta interrompe improvvisamente il ritmo; la Dolomiti Energia cambia sicuramente registro in difesa ma, più che altro, è la Consultinvest ad abbassare il livello di concentrazione ed a consentire agli ospiti un’immediata rimonta in apertura di frazione.
In tre minuti, con le triple di Baldi Rossi e Spanghero, Trento passa in vantaggio sul 26-24 e poi, quando Dell’Agnello richiama in panchina Ross e Williams per farli rifiatare, le cose per i biancorossi non migliorano di certo.
Con un parziale di 16-3 la Dolomiti Energia vola infatti sul 27-35, quando Dell’Agnello si trova costretto a chiamare time out; tuttavia l’inerzia non cambia perché la Consultinvest continua a subire tremendamente i lunghi avversari (a fine primo tempo il trio di lunghi Owens – Pascolo- Baldi Rossi avrà segnato ben 31 dei 44 punti complessivi).
Dell’Agnello ributta nella mischia Ross ma , nonostante qualche cesto di pura classe dell’ala, Trento continua a martellare con i suoi lunghi ed arriva al massimo vantaggio proprio alla fine del quarto (32-44) con un’imperiosa schiacciata di Owens.
La partita non ha più storia perché la Consultinvest continua essere timorosa in attacco e, nello specifico, tragica al tiro; in realtà il terzo quarto della Dolomiti Energia è altrettanto farraginoso, come testimoniano i soli 13 punti segnati, ma Pesaro riesce incredibilmente a fare peggio con 9 punti che sono quasi esclusivamente farina del sacco di Reddic.
Il lungo di dell’Agnello sembra infatti poter aiutare Ross in attacco ma per il resto c’è il deserto, mentre dall’altra parte tocca a Baldi Rossi, con l’ennesima sua tripla, chiudere la frazione sul 57-41 per gli ospiti.
Il vantaggio esterno si dilata ancora di più nell’ultimo quarto, arrivando fino al +24 (47-71) a circa metà frazione con un cesto di Flaccadori; in realtà siamo in pieno garbage time da un pezzo e la partita si chiude senza sussulti, fatta eccezione per una botta al ginocchio che costringe Pascolo ad uscire a braccia dal campo, fino al punteggio finale di 57-76.
Trento vola così al quarto posto e vede la sua prima Coppa Italia sempre più vicina; per Pesaro si tratta di due passi indietro, anche se l’ennesima sconfitta di Caserta addolcisce un po’ la pillola e c’è ancora la prossima partita interna contro Bologna per cercare di mettere altro fieno in cascina.
Consultinvest Pesaro – Dolomiti Energia Trento 57-76
Parziali (24-19; 8-25; 9-13; 16-19)
Progressione 24-19; 32-44; 41-57
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66158.html
Mvp: in una vittoria di chiara impronta italiana, spicca nettamente un Davide Pascolo che ha sciorinato una prestazione da vero dominatore, l’ala ha letteralmente portato a scuola tutti i lunghi avversari, con un campionario di penetrazioni, finte e piedi perno di grande tecnica. I numeri d’altra parte non mentono, con 19 punti, 8 rimbalzi e 34 di valutazione
Wvp: non è giusto infierire su un giocatore arrivato da appena tre giorni ed ovviamente ancora fuori da ogni schema come Gaines ed allora la palma del peggiore in campo va a Wally Judge, letteralmente ingabbiato dall’eccellente pacchetto lunghi avversario e, più in generale, in fase di involuzione nelle ultime partite
Spogliatoi
Dell’Agnello: è stata una pessima partita da parte nostra, soprattutto in attacco. A parte il primo quarto, abbiamo tirato con il 25% e facendo 11 punti di media a quarto; poi possiamo aggiungerci anche tanti altri nostri errori, ma la verità è semplice: se non fai canestro le partite non le puoi vincere mai. Il secondo quarto ha indirizzato la partita; in realtà penso che da parte nostra sarebbe bastato poco per provare a ribaltare l’inerzia, invece abbiamo continuamente pasticciato, abbiamo sbagliato anche tanti tiri aperti, abbiamo cominciato ad eseguire molto male i giochi e così la nostra fiducia è scesa sempre di più. E’ stato un po’ come un cane che si morde la coda. Forse c’è stato anche un minimo di presunzione dopo la partita di Cremona, nel senso che qualche mio giocatore può avere avuto l’inesperienza di esaltarsi troppo dopo quella vittoria; ma tirando con queste percentuali ogni ulteriore spiegazione onestamente risulta superflua: ci sta segnare 11 punti in un quarto, ma poi siamo avanti così per quasi tutta la partita. Peccato perché comunque in difesa eravamo riusciti a limitarli; Trento è sicuramente una squadra forte ed ovviamente mi aspettavo una partita difficile, però speravo che ce la potessimo giocare fino in fondo.
Buscaglia: ovviamente sono molto contento, perché volevo assolutamente con la durezza necessaria e non solo sulle ali dell’entusiasmo derivante dalle ultime vittorie. In settimana avevo avuto segnali positivi perché avevo visto i giocatori lì con la testa e poco sensibili alle distrazioni che potevano arrivare dall’esterno. In ogni caso dovremo lavorare sui nostri approcci alle partite perché anche oggi, come altre volte, siamo stati un po’ morbidi in avvio di gara. Poi i due periodi centrali sono stati veramente importanti, difensivamente parlando; non siamo sempre stati impeccabili in attacco, ma soprattutto nel terzo quarto siamo stati veramente presenti in difesa. Mitchell si è fatto male nell’ultima azione dell’ultimo allenamento, prendendo un colpo alla mano che non gli permetteva in alcun modo di giocare; speriamo di recuperarlo per la prossima partita del 26 ma la botta è stata importante; per Pascolo sembra che non si tratti di niente di importante, anche se lo spavento è stato tanto.
Giulio Pasolini