Roma, 9 dicembre 2014 – Questa Virtus Roma in versione campagna d’Europa non finisce di stupire in positivo e questa sera, nello sconsolante e semivuoto Pala Tiziano, regola anche il CEZ Nymburk e si regala game, set and match conquistando matematicamente la prima piazza del girone C d’Eurocup, con ottime chances quindi d’incontrare nella seconda fase squadre più abbordabili e non direttamente provenienti dall’Euroleague (Sassari, ad esempio).
E sarebbe stato un piccolo delitto se così non fosse stato. Già, perché quest’ACEA ha letteralmente dominato questo raggruppamento perdendo malamente solo sei giorni fa a Siviglia (nell’economia di un girone e dal calendario così compresso ci sta tirare un po’ il fiato), e la gara d’andata a Praga contro i cecki del CEZ e solo dopo tre supplementari. Tutte le altre gare sono state vinte combattendo, non mollando mai, alcune in modo così autorevole da sembrare quasi che tra lei e l’avversaria di turno ci fossero almeno due categorie di differenza, si pensi a squadre esperte come lo SLUC Nancy o lo stesso CEZ Nymburk, team solidissimo che calca i campi da gioco d’Europa da almeno 8 anni e che ha un roster affidabilissimo e lungo.
Una Virtus Roma mai doma, sempre compatta e così forte mentalmente da potersi rialzare, esattamente e proprio come
accaduto questa sera sul -6 a 5’ dal termine e dopo aver quasi dominato durante tutto il match, da momenti di grosso buio sempre con il gioco di squadra, affidandosi quasi sempre ad una super-difesa ed imponendo il proprio lessico cestistico, il proprio ritmo di gioco.
Onore quindi a questi ragazzi, onore a questo allenatore che dichiara in modo quasi puro come si diverta ad allenarli, onore a questo staff che ha compiuto un piccolo ma significativo miracolo considerando ad esempio i diversi budget a disposizione di team come appunto Nymburk, Nancy, Siviglia ed Oldemburg ed onore a chi crede in loro perché questo risultato era decisamente inatteso e quindi per questo così bello e gradito.
Poi forse Roma verrà eliminata alle Last 32 ma questo scorcio di stagione sarà sicuramente ricordato a lungo perché in un momento così poco brillante per il basket di club italiano in Europa l’impresa della Virtus merita riconoscimento ed apprezzamento, non ci si dimentichi che in questa squadra militano oggi ex-rookie e ragazzi che han giocato per la prima volta questa competizione.
Questa sera, tornando alla cronaca, la sintesi di quanto sia riuscita ad esprimere la Virtus in tutto il cammino in questa competizione lo si è condensato in 40’ di gioco. Inizio discreto, strappo iniziale conquistato con tanta, buona difesa ed inerzia del gioco e del ritmo in mano, al cospetto di un avversario non propriamente letale ma sempre capace di poter scovare i punti deboli altrui. Logica fatica nel tenere in mano il match, rientro atteso degli stessi cecki che però non riuscivano letteralmente più a rientrare in partita dovendo subire l’aggressione fisica ed agonistica di una Virtus che concedeva loro solo un gioco da due più uno ad Hrouska dal campo nei restanti 5’ finali della gara e vittoria quasi in scioltezza nel momento in cui invece sarebbe stato lecito attendersi un piccolo crollo.
Infine, quando c’è poi il miglior Bobby Jones della stagione che mette 19 p.ti, prende 9 rimbalzi, dona 6 assist e dice 36 di valutazione allora tutto diventa meno difficile. L’ala virtussina, ormai il leader indiscusso di questo giovane gruppo, ha incantato questa sera non sbagliando quasi nulla lui, proprio lui che di solito qualche scelleratezza la compie sempre per eccesso di foga. Con un giocatore così allora tutti giocan meglio e capita anche che il silente Gibson (12 p.ti pesantissimi, compresi alcuni liberi che pesavano quintali),del primo e secondo quarto prenda i tiri nei secondi, due quarti che deve prendere mettendoli con una naturalezza insignificante. Stesso dicasi per Stipcevic, meno incline del solito al tiro da tre ma che anche questa sera ne mette 12 di p.ti, attento a cercare bene gli altri e meno il successo personale, glaciale dalla lunetta nei tiri decisivi . E gli 11 di Brandon Triche o l’ennesima doppia doppia sfiorata da Jordan Morgan (10 p.ti ed 8 rimbalzi), nel momento in cui Maxim De Zeeuw sembra accusare una fase di stanca dopo la bella prova di Reggio Emilia e Melvin Ejim con Daniele Sandri vanno avanti a sprazzi mentre Capitan D’Ercole regala minuti preziosi in difesa ed una tripla delle sue.
Il CEZ ha fatto il suo, ha ruminato basket senza mai incantare, come un cingolato che va avanti per il suo cammino senza una deviazione ma è stata battuta dalla freschezza, dalla tenacia, dalla grinta di questi ragazzi che gli ha quasi tolto la mascherina d’ossigeno possesso dopo possesso. Il solo Simmons, il giovane Raivio ed il veterano Hrouska han cercato di portare a casa il risultato ma questa Virtus era troppo anche per loro questa sera.
Tutti in piedi per questa Virtus quindi, una squadra così merita elogi ed applausi anche se ancora non si è vinto nulla e forse anche un rinforzo a gennaio per aiutarla a spiccare definitivamente il volo verso una stagione che potrebbe riservare delle belle sorprese.
La cronaca
Primo periodo, i primi possessi sono caratterizzati dai sistemi difensivi che han la meglio sugli attacchi, gli errori al tiro sono da ambo le parti ma Roma spezza l’inerzia del match grazie al movimento sul pick’n’roll di Jordan Morgan, 6-4 per la Virtus al 4° ma lentamente sale in cattedra Bobby Jones: difende, aiuta prima di tutto ma questa sera le sue scelte in attacco sono vincenti, e non solo al tiro. Proprio un suo canestro da a Roma il massimo vantaggio sul 14-6 e costringe Kemzura a fermare tutto. Ma al rientro in campo l’ACEA detta legge ancora, difende in modo positivo, il CEZ sparacchia dalla lunga ed Ejim fa 16-6, ribadito subito dopo da De Zeeuw dopo due liberi di Raivio. Ma dopo qualche logica rotazione, nei possessi finali del periodo, la Virtus molla un po’ ed il CEZ risale la china con Houska che piazza un 0-5 letale, si chiude sul 18-14 ma con un Jones in grande spolvero e con la Virtus che attacca abbastanza lucidamente ma che soprattutto marchia la gara con una gran difesa.
Secondo periodo, il CEZ insiste nel suo parziale e si vede Tre Simmons, come Gibson silente sino a questo punto ma l’ala americana s’innesca ed in un amen è parità sul 18-18. La Virtus sbanda ma ci pensa di nuovo Jones, rientrato in campo, a dare ossigeno e sangue ad i suoi con una tripla che impatta la prima del CEZ by Raivio e per dare poi un altro mini-break sul 30-25 al 16° con altro time-out di Kemzura. Al rientro in campo è sempre Simmons l’arma letale dei ceki, Burns lo aiuta con una tripla ma ora c’è anche un buon Triche che serve con puntualità Morgan, 34-27 al 18°. Il CEZ serra le fila, Houska mette una tripla che rimette a contatto le squadre, 38-37 ma prima Morgan e dopo Triche con una schiacciata in entrata a ridare alla Virtus un vantaggio rassicurante, si chiude sul 42-37. Buona Virtus, senza sprechi eccessivi e con una buona scelta al tiro e, dato non da poco, con un ricorso alle triple giusto. CEZ così così ma soffre la difesa romana come all’andata. La gara è nelle mani dell’Urbe che se riuscirà a tenere questo ritmo in difesa non avrà problemi a vincerla.
Terzo periodo, a smentire quanto affermato prima, la Virtus incendia la retina dalla lunga grazie a due triple di Gibson e di Jones, massimo vantaggio per l’ACEA a +11 al 22° ma la brutta notizia è il terzo fallo di Morgan, De Zeeuw in difesa non rende quanto l’ex-Michigan University. Il CEZ si rifà quindi sotto ma sempre dalla lunga Ejim fa 51-41 e se Houska fa lo stesso, Sandri buca la difesa ceca centralmente ed è 53-44 al 25°. Sarà l’ultimo tiro da due del periodo per la Virtus, l’attacco si blocca mentre gli ospiti, senza incantare ma con molta diligenza, eseguono il loro con Simmons e Hruban, Stipcevic anche lui da tre ma qualcosa nel gioco offensivo di Roma s’è perso, forzatura ed errori di precisione la fanno da padrona. L’ottimo Raivio va anche lui da tre e chiude il periodo sul 56-53, la Virtus però s’è addormentata..
Ultimo periodo, sembra di rivedere le fasi iniziali del primo periodo: errori al tiro e difese dominanti, anche i ceki adesso chiudono bene gli spazi ma Roma non riesce a trovare tiri puliti e Simmons impatta sul 56-56 per poi ripetersi e donare ai suoi il vantaggio sul 58-59. L’Urbe è smarrita, perde fluidità d’esecuzione e convinzione in attacco ed il CEZ ne approfitta, Benda e l’ex veterano Burton mettono nei guai i Dalmonte’s Boys da tre, 58-64 con la Virtus che ha messo dentro solo due liberi al momento… Il coach romano chiama tempo e da quel momento la gara ri-gira a favore dell’ACEA. Complice anche Kemzura che continua a tenere in campo Lubos Barton che sbaglia due triple ed almeno due possessi, una tenacissima e volitiva ACEA ribalta il risultato grazie ad una tripla di Gibson, 67-64 al 37° senza fare i conti però con il giovane play Raivio, anche lui dalla linea dei 6,75. Però l’ACEA ha di nuovo ripreso il comando delle operazioni, Triche da tre con spazio dall’angolo mette il +4 ed a nulla valgono i tentativi dei ceki di rifarsi sotto perché qui arriva il capolavoro della difesa romana che sgomita, lotta e recupera tutto quanto c’è da recuperare impendendo quasi il tiro al CEZ, si chiude quindi in trionfo ed in testa al girone C sul 78-72 con Stipcevic in entrata.
Sala Stampa
ACEA Virtus Roma – CEZ Nymburk 78-72
Parziali: 18-14; 24-21; 14-18
Progressione: 18-14; 42-37; 56-53;
MVP: un Bobby Jones così, da 19 p.ti e da 36 di valutazione è da sogno. Prende in mano la gara e la conduce quasi da solo in porto.
WVP: coach Kemzura…Perchè insistere su Barton sul +6 con l’inerzia del match in mano a 5′ dal termine? I tifosi capitolini ed il basket italiano ringraziano, sentitamente.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto