Si scopre non invincibile la Tezenis Verona, che cade per la seconda volta consecutiva dopo le nove vittorie iniziali. Ad imporsi al PalaOlimpia per 74-83 è la Fileni Jesi, a cui bastano praticamente tre giocatori per imporsi su una Tezenis troppo brutta per essere vera. Elliott, Miller e Maggioli dispongono a piacimento di una difesa scaligera distratta e con poca energia, e che lascia rimbalzi preziosi nei possessi decisivi. Il rientrante Monroe fa il possibile in attacco con 26 punti, ma con il peggior Umeh della stagione non può bastare il solo Boscagin.
4123 spettatori, cornice di pubblico che sta diventando una piacevole costante. Lasi privo di Rocca schiera Borsato, Miller, Santiangeli, Elliott, Maggioli mentre Ramagli recupera Monroe.
Verona parte un po’ distratta, Miller gioca a nascondino ma Elliott incide da subito e porta i suoi sull’8-14 dopo cinque minuti. Segna solo Ndoja per gli scaligeri, Maggioli giganteggia a rimbalzo offensivo e la Tezenis precipita a 12-21 dopo la terza tripla dello stesso Elliott. Monroe propizia un 6-0 ma i sciupano un paio di occasioni per pareggiare per troppa fretta, Miller punisce sulla sirena per il 18-23.
L’attacco scaligero continua a non girare, Elliott e Maggioli invece sì nonostante Ramagli tenga a lungo i suoi due lunghi in campo. Una bella entrata di Santiangeli vale il 25-31, Umeh continua a sbagliare, Jesi accende Miller ed allunga a 27-38 anche dopo l’uscita del suo totem. L’intero secondo quarto gialloblù è disastroso tra errori difensivi e palle perse, non bastano nemmeno cinque punti consecutivi di Boscagin, risponde subito Miller e si va al riposo sul 34-46.
Prova a dare una scossa il capitano ma senza difesa recuperare è impresa impossibile, tanto più che Verona non capitalizza le poche occasioni di rientrare. Quando Elliott torna sul pianeta Terra e Monroe segna il 46-51, arrivano due errori di De Nicolao che rimandano gli avversari a +11. Miller fa il nuovo massimo vantaggio da tre per il 48-62, è sempre lui a frustrare la reazione scaligera per il 54-65.
Verona sembra non avere le forze di recuperare, resta a secco nei primi due minuti di quarto precipitando a 54-70 e con Umeh che continua a sbagliare è difficile sperare nella rimonta. L’ultimo sussulto è un 8-0 chiuso da Boscagin ma ormai mancano quattro minuti, la difesa tradisce l’ennesima volta e Borsato dimenticato fa 62-73 da fuori. E’ il colpo del ko, Jesi trova un’altra conclusione pesante con Elliott e controlla fino al 74-83 finale.
TEZENIS VERONA – FILENI JESI 74-83 (18-23;16-23;20-19;20-18)
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Lasi: giocare e vincere qui a Verona non è facile per nessuno, sono contento perché abbiamo giocato tutti una grande partita. Avevamo fatto tante altre buone prestazioni, vedi Torino dove avevamo fatto come stasera per poi perderci negli ultimi minuti, stavolta siamo rimasti in partita e tutti han fatto le cose giuste. Penso sia un risultato meritato per quello che stiamo facendo e per come stiamo crescendo di settimana in settimana.
In questo periodo negativo siamo rimasti sereni e abbiamo fatto crescere i giovani, ora abbiamo dieci giocatori che possono restare in campo, con lucidità fino alla fine anche sapendo che si giocava contro una grande squadra, la migliore del campionato.
Ramagli: una vittoria meritatissima di Jesi, che ha giocato una partita solida, equilibrata ed attenta senza mai perdere il filo del discorso. Noi invece abbiamo messo in campo scelte estreme, necessarie contro di loro, che però devono essere supportate fisicamente e mentalmente da qualità che non abbiamo avuto.
Ad esempio nel primo tempo abbiamo preso 46 punti, con 18 punti in area nel secondo quarto arrivate tutte da penetrazioni, non abbiamo messo aggressività. Non è un caso che andiamo sotto a rimbalzo, quando questo dato ti gira dalla parte sbagliata di solito perdi. In questa situazione noi abbiamo mostrato il fianco, non riuscendo a contenere il passivo quando la partita scappava di mano, rendendo impossibile chiudere lo scarto.
Le guardie? Una squadra dovrebbe sopperire quando loro non segnano. Si era visto anche da questi aspetti che sarebbe stata una partita sofferta, noi però non siamo rimasti abbastanza sul pezzo, non abbiamo “sofferto” abbastanza.
Leviamo dal campo considerazioni “calcistiche” senza senso su ritmi della squadra e su partenze veloci e rallentamenti. Semplicemente abbiamo avuto problemi fisici, spremuto di più qualcuno che stava bene quindi oggi abbiamo meno omogeneità di condizione. Ma sono cose normali per un campionato, problematiche che succedono dopo 11 partite. Magari batti Brescia e Biella in 7, poi quelle cose le paghi. Non deve essere una giustificazione, si dovrebbe rimanere attaccati alla partita anche in questi casi.
MVP: se una grande prova realizzativa di Miller era stata probabilmente messa in conto, è Ivan Elliott a mettere in croce la difesa scaligera. Immarcabile per 35 minuti, fa praticamente sempre la scelta giusta chiudendo con 28 punti e 10/13 dal campo, tra cui le triple che scavano l’allungo iniziale che si rivela decisivo. A questo aggiunge 11 rimbalzi, di cui 4 offensivi.
Il peggiore: non trova mai il canestro Umeh, per un eloquente 1/11 dal campo con 2 punti. Difficile, praticamente impossibile per la Tezenis sperare di vincere quando lui tira così.