Roma, 7 dicembre 2014 – La Virtus Roma vince contro la rivelazione del Torneo, la Vanoli Cremona un match fondamentale per il proprio cammino, il quarto su nove disputati in campionato di cui ben cinque in trasferta. Era troppo importante vincere e basta per i Dalmonte’s Boys e così è stato, senza fronzoli e senza merletti affrontando la squadra rivelazione della Lega non con qualche patema dopo aver subito dalla Giorgio Tesi Group e dal Siviglia una media di 96 punti al passivo.
Dovendo quindi vincere a tutti i costi, è venuta fuori una partita poco divertente, a tratti anche brutta ma che fin dalla palla a due l’ACEA ha gestito portandosi subito in avanti sul 7-0, aggredendo Luca Vitali con il solito, ottimo gioco di difesa ma di aiuto e recupero tra Triche, Gibson e Morgan ad oscurare primariamente la vallata al play azzurro, vero leader del team lombardo, nella distribuzione di palloni sia per Cusin ma anche e soprattutto per la minaccia numero uno, Kenny Hayes. L’ex-Virtus Roma dei tempi che furono ha mal digerito questa gabbia preparata ad hoc da Dalmonte & Co. ed i suoi compagni di reparto, prima Ferguson ma anche dopo Gazzotti e Mian, han veramente penato come non mai nel trovare spazi, giocate e soprattutto ritmo per poter rappresentare una seria minaccia per il canestro capitolino.
A nulla valevamo le alchimie ripetute e frequenti di Cesare Pancotto, apparso a fine gara lodevolmente impressionato dalla prova difensiva dei padroni di casa (ma senza attaccarsi all’assenza di Cameron Clark), nel trovare la giusta chimica o se preferite il giusto quintetto da opporre ad una Virtus Roma così cattiva e determinata da consentire loro appena 27 punti nei primi 20 minuti. Il solo Bell cercava qualche soluzione alternativa ma la Vanoli non riusciva mai, proprio mail, a minacciare il dominio e l’inerzia degli avversari che di contro, avendo come al solito anche un surplus di azioni offensive da gestire grazie agli extra-possessi conquistati a rimbalzo (6 rimbalzi offensivi a testa per Ejim e Morgan a fine gara!), peccavano clamorosamente nelle conclusioni tirando malino da ogni dove e con spazio e di fatto tenendo sempre in gara Cremona, all’intervallo lungo solo 12 punti di scarto e punteggio sul 39-27 ed il logico timore che se la Vanoli avesse trovato il bandolo della matassa per l’ACEA sarebbero stati dolori.
Ma al rientro in campo, con una Roma decisamente svogliata e pasticciona in attacco, i ragazzi di Pancotto non riuscivano a compiere quello sforzo indispensabile per agganciare la Virtus e metterle comunque quella paura, quell’ansia che avrebbe consentito loro di portare a se la gara. L’ACEA stringeva i denti aggrappandosi comunque ad una gran difesa e dopo un terzo periodo da sconsigliare ai deboli di cuore per la bruttezza con cui le contendenti compivano le proprie scelte in attacco (parziale da 8-12..), interpretando le azioni del match in maniera a dir poco discutibile, riusciva a tagliare il traguardo addirittura a mani levate al cielo grazie alle solidissime prestazioni di Bobby Jones (16 p.ti, 6 rimbalzi e 3 falli subiti, 19 di valutazione finale), Jordan Morgan (ennesima doppia doppia con 11 p.ti e 12 rimbalzi e 2° di valutazione), ed al gioco sporco ma efficacissimo di Melvin Ejim spalle a canestro (solo 5 p.ti ma ben 10 rimbalzi catturati), ed a qualche accellerazione con canestro dell’UFO Brandon Triche (8 p.ti, 2 assist e molto cuore).
Una gara dicevo troppo importante che comunque Roma ha condotto magistralmente in difesa contro la squadra rivelazione del torneo, ridotta ai minimi termini nella produzione offensiva al punto tale che in tanti si saran chiesti se quella vista questa sera al Pala Tiziano fosse veramente la “Vanoli dei Miracoli”. Ma se le lodi vanno comunque espresse per la capacità e l’intensità con cui i giovani di Dalmonte han interpretato il match in difesa, non si può proprio esprime lo stesso giudizio in attacco dove la Virtus ha letteralmente bucato la partita: 45% da due, 15% dalla lunga e con esecuzioni al tiro raramente forzate e con spazio per una partita che si poteva e si doveva chiudere con largo anticipo grazie, appunto, all’enorme sforzo profuso nel tentativo riuscito di togliere aria ed acqua alla temuta Vanoli.
Applausi dunque a questa Virtus che si è perciò concentrata molto se non quasi unicamente nell’impedire alla Vanoli di impossessarsi della gara, eseguendo una prestazione mentalmente impeccabile nell’impedire a Luca Vitali & Co. di entrare nel vivo del match ma in attacco …In attacco tanti errori di precisione, non d’esecuzione si badi, essenzialmente di precisione, a volte anche banali e quasi da far indispettire il proprio pubblico (con notevole e mirabile presenza lombarda sugli spalti), che ha comunque incitato la squadra sino alla fne. Oggi è questo il vero e principale limite di questa squadra, la difficoltà di tramutare in punti tonanti il lavoro, il grande sforzo che produce in difesa mettendo a referto palloni che stroncherebbero la resistenza di qualsiasi avversaria. In questa stagione, quando Roma è riuscita a farlo, ha sfiorato delle vette di gioco offensivo molto godibili specie in Eurocup (vs Charleroi e Nancy, per esempio), un po’ meno in Italia, ovviamente neanche a parlarne quando anche il gioco difensivo non regge come accaduto a Pistoia e Siviglia. Come rimarcherà anche Dalmonte a fine gara, un gruppo giovane che deve ancora maturare questa Virtus 2014-15, attraverso anche queste esperienze con l’auspicio che col tempo possano sedimentare idee e concetti di gioco offensivo più remunerativi. Intanto la vittoria ha interrotto una spirale negativa, domani è un altro giorno ed arriva tra 48 ore Nymburk per la rivincita del match perso dopo ben 3 supplementari a Praga.
Cremona infine esce ridimensionata, la bella realtà di Pancotto rientra per la prima mestamente a casa dopo non aver mai avuto la possibilità d’entrare nel match. L’assenza di Clark non giustifica una partita nella quale non si è mai, proprio mai, capito come attaccare con continuità la munitissima difesa avversaria ed i 50 punti a fine gara ne sono la prova testimoniale più evidente. Una rondine non fa primavera e quindi una gara sbagliata può capitare a chi vanta vittorie prestigiose come quelle contro Reggio Emilia a domicilio ma la sconfitta di questa sera deve far riflettere, forse anche i troppi elogi han fatto forse male ad un Luca Vitali apparso veramente scarico ed a tratti inconcludente e ad un Marco Cusin troppo intento a fare a sportellate con Morgan e quasi mai propositivo in attacco.
La cronaca
Primo periodo, Pancotto parte con Vitali, Cusin, Bell, Hayes e Campani mentre Dalmonte va sul classico con Triche, Gibson, Jones, Morgan ed Ejim. Partenza lenta, Roma va con Morgan che fa 2/2 nel pitturato mentre Cremona stenta e non poco palla in mano, la Virtus difende decisamente bene e mette il tappo al canestro. La Vanoli sblocca il tabellino al 4°, gioco da due più libero per Cusin dopo la prima tripla di Gibson, 7-3. Jones “dorme” un po’, si mangia letteralmente un rigore da sotto eppoi si perde Campani sotto canestro, 7-5 al 5°. Vitali non sembra lucido come sempre, Triche lo bracca e si prende anche qualche licenza in penetrazione, l’ACEA vola sull’11-5 con tre perse già della Vanoli sull’ottima difesa capitolina, Pancotto chiama tempo ma Roma tira con 1/6 dalla lunga, forse il vantaggio dovrebbe essere più pingue. C’è Campani che tiene in piedi la barazza celeste ma almeno stasera Gibson sembra esserci. Ora Dalmonte mette Stipcevic e Sandri per Triche e Jones che sembra poco presente al momento. Morgan è implacabile stasera, ancora lui che supera Cusin, 15-7 all’8° ed immediatamente dopo il centro azzurro fa il suo secondo fallo. Ferguson rileva Vitali ed anche Gazzotti ora per la Vanoli mentre l’ACEA mette la seconda tripla con Ejim, la più difficile di quelle tirate al momento…18-7 e la Vanoli non c’è proprio, per niente anzi. Ci pensa comunque Hayes, silente al momento, con la sua prima tripla della serata ma fuori dai giochi, 18-10 e si chiude il periodo sul buzzer fallito da Sandri allo scadere. Una sola squadra in campo ed è la Virtus ma la Vanoli sparuta e smarrita vista finora non può essere questa per tutto il match.
Secondo periodo, c’è Ferguson che porta palla e c’è D’Ercole in campo con De Zeeuw e proprio l’ex-Forlì mette una tripla, 18-13 per meglio iniziare il periodo. Zone-press di Roma ma Hayes sembra essersi innescato, 20-15 ma l’ala belga si fa sentire, ora Cremona ha un quintetto molto basso e paga dazio sotto le plancie. Rok dalla lunga, 25-17 al 13° e Vitali che non va però, nonostante un canestro da sotto su assist di Gazzotti. Assist ottimo di D’Ercole per De Zeeuw, 27-17 e dopo uno sfondo di Rok su Bell ancora Pancotto chiama tempo ma al rientro in campo ancora Vitali che compie una sciocchezza, fallo in attacco, la Vanoli non c’è proprio e forse l’assenza di Clark manca nelle rotazioni e nei meccanismi offensivi del team lombardo. Jones fa 2/2 dalla lunetta, nuovo massimo vantaggio Roma sul 29-17 ma Bell mette la terza tripla per i suoi, 29-20 al 16°. L’ACEA appare in controllo, Jones attacca il ferro mentre Morgan, dall’altro lato, fa la voce grossa in difesa contro Cusin. Pancotto mischia i suoi, non riesce a trovare la chimica giusta cavalcando adesso Ferguson e Vitali insieme ma è come se mancasse la luce in attacco per i suoi. Intanto Roma va, sempre Jones dalla lunetta che fa 2/2 ed +13 al 17°, 33-20. Hayes immarcabile, stavolta in fade-away ma al momento Cremona non sembra in grado di preoccupare Roma, Morgan si procura due liberi ed è 35-22. Vitali a ricciolo, Stipcevic uguale. Gara incanalata su di un discreto tran tran, Roma controlla con la Vanoli che cerca di riavvicinarsi ma senza mai dare la sensazione di crederci realmente. Si chiude il periodo sul 39-27 con Triche che raccoglie al volo, schiacciando, l’ennesima tripla errata. ACEA cone le mani sul match, Cremona stenta a trovare soluzioni accettabili in attacco e contiene poco e male gli avversari, se Roma non avesse 3/16 dalla lunga la partita sarebbe quasi già terminata.
Terzo periodo, stessi quintetti dell’inizio. Roma tira tre volte in 120” e fa cilecca, idem Cremona ma Bell attacca il ferro e va, 39-29 dopo un discreto tiro al piccione. Virtus sonnecchiante, Gibson svernicia il ferro e ci pensa Jones da sotto, 41-29 al 23°. Ejim difende da Dio su Bell, palla persa dell’ala cremonese e sempre Jones punisce, 43-29 e questa volta in fade-away. Pancotto rideve parlarci sopra ma la sensazione è che sia Roma che stia tenendo in vita la Vanoli con una discreta sfilza di errori dalla lunga. Al rientro in campo Cremona non va, Triche nemmeno e siamo al 25°. Il clima nel palazzo è soporifero, nessuno s’arrabbia quando Vitali prende Morgan per un braccio e lo atterra quasi…ACEA sul velluto, 44-29 mentre Vitali, che proprio non c’è, riperde palla con però un’ottima difesa di Triche. Altra persa stavolta di Hayes..Parziale del periodo 5-2…Gara di una discreta bruttezza….Mian va in contropiede, buono più tiro è la Vanoli rialza la testa, 44-32 ma sembra un episodio. Però Roma perde palla subito dopo per infrazione di 8” sul superamento della propra metacampo, altro discreto regalo agli avversari… Morgan ed Ejim non la mettono da sotto anche perché Cusin fa la voce grossa e Cremona appare leggermente più reattiva adesso. Arriva (punruale), il momento arbitrale, Jones subisce un furto con scasso non rilevato e subito dopo gli viene fischiato fallo, liberi per Bell e Cremona risale, 44-34 al 28°. De Zeeuw si iscrive alla lista degli orrori, palla a nessuno contro una zona decisa da Pancotto. Finalmente Gibson la mette dalla lunga, 47-34 ma subito dopo Ejim manda in lunetta Hayes, silente ancora nel periodo ed effettivamente fa uno su due, inusuale per lui. Ultime azioni, Stipcevic e D’Ercole per Dalmonte ma Bell punisce ancora la difesa romana, 47-37 mentre Roma commette errori su errori sotto il canestro avversario e Ferguson, dalla lunetta, rimette i suoi sotto la doppia cifra, 47-39 e si chiude con l’ultimo possesso per la Virtus sprecato da Gibson…..Roma s’è letteralmente addormentata e la Vanoli ne sta approfittando ma senza impressionare…
Quarto periodo, Dalmonte rimette Morgan e Triche anche perché Stipcevic ha 4 falli. Ferguson fa una zingarata attaccando il ferro, 47-41 e la notizia è che c’è una partita. Sempre zona per Cremona ma subito dopo si ritorna ad uomo. D’Ercole va a vuoto da tre, per fortuna di Roma c’è Morgan a rimbalzo che spinge Vitali a fare fallo. Lollo si rifà in contropiede, 49-41 su rubata di Gibson su Ferguson, Mian va da due in entrata, 33° e si è sul 49-43 con Sandri che entra per D’Ercole mentre Gazzotti rileva Bell, stanco. Roma segna ancora in contropiede dopo una rubata ancora da Gibson, 51-43. La buona notizia ora, per questa Roma in apnea, è che Cremona comunque batte in testa, Vitali fa il suo terzo fallo e Pancotto deve ancora chiamare tempo. Mian fa fallo su Jones, lombardi in bonus e lunetta per l’ala di Compton, 2/2 ed è 54-43 e di nuovo ACEA sopra la doppia cifra di vantaggio. Anche Triche fa il suo quarto fallo, Bell intanto tiene viva la fiammella della speranza cremonese, 54-46 ma proprio l’ala di Pancotto, il migliore dei suoi, commette un fallo onesto su Morgan ma protesta, si mette le mani nei capelli ed è quarto e quinto fallo con tecnico…!!! Roma ringrazia, tre liberi per Roma ed è 56-46 e sul possesso successivo Triche si ricorda di mettere un jumper da due, 58-46 al 36°. Tempo per Dalmonte, mancano 4’15” e l’ACEA è a +12 ma meglio parlarci su, questa vittoria è d’oro anche per come si son messe le cose. Al rientro Vitali lancia un airball dalla lunga e Gibson invece viene beffato dal ferro, altra persa della Vanoli ma Jones attacca il ferro in contropiede ed è game over sul +14 Roma che ribadisce subito dopo, 62-46 al 39°. Si chiude definitavamente con la Virtus vittoriosa sul 63-50, poco poco spettacolo ma la W era troppo troppo importante.
Sala Stampa
per ragioni tecniche mancano le interviste a Cesare Pancotto ed a Jordan Morgan . Ce ne scusiamo con lettori
ACEA Virtus Roma – Vanoli Cremona 63-50
Parziali: 18-10; 21-17; 8-12; 16-11;
Progressione: 18-1o; 39-27; 47-39; 63-50
MVP: Jordan Morgan sigla un’altra doppia doppia e lo fa al cospetto del Cuso nazionale che non brilla anche e grazie proprio all’ex-Michigan University. Bene anche Bobby Ray Jones che dice 16 p.ti e 19 di valutazione. Cremona gioca una brutta gara, si salva solo Hayes con 10 e 10 di valutazione
WVP: Male Vitali, male il Cuso, male Ferguson. Ma peggio di tutti è Gazzotti che fa virgola con -1 di valutazione.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto