Pesaro – Questa volta il miracolo non riesce alla Consultinvest che, dopo avere subito per buona parte del match, perde di una sola lunghezza sprecando anche l’ultimo pallone per arpionare una vittoria che, come quella ottenuta contro Roma, avrebbe ancora una volta avuto dell’incredibile.
In ogni caso, al di là di una partita in cui per lunghi tratti l’Umana Reyer ha fatto sfoggio della sua maggior esperienza e della sua maggiore classe, c’è da dire che i ragazzi di Dell’Agnello, almeno davanti ai propri tifosi, hanno qualcosa di speciale.
Non è da tutti, infatti, dopo avere passato lunghi minuti del secondo e terzo quarto sotto anche di venti lunghezze, avere la forza di ricucire lo strappo ed azzerare improvvisamente un gap tecnico e mentale che fin lì pareva abissale; il parziale dell’ultimo quarto è eloquente in tal senso, con un 34-14 per i padroni di casa che ha dell’incredibile, soprattutto se parametrato a quanto visto fino a quel momento.
L’Umana Reyer ha rischiato grosso ma, a parte gli ultimi cinque minuti che onestamente sfuggono a qualsiasi logica cestistica, ha legittimato il proprio fresco primato mettendo in mostra una grande fiducia nei propri mezzi ed una lucidità mentale tipica di una squadra ben costruita e ben allenata come quella di Recalcati.
Nonostante l’assenza di Viggiano, tenuto precauzionalmente in panchina per qualche acciacco fisico, i lagunari hanno messo in mostra una buona prestazione collettiva con il solito Peric sugli scudi e con le prestazioni da veri cecchini di Dulkys e del sorprendente Ceron.
La Consultinvest aveva Ross e Myles in precarie condizioni fisiche e, in effetti, per tre quarti di gara ha avuto un apporto pressoché nullo da loro; senza di loro i padroni di casa hanno viaggiato spesso sul limite dei 20 punti di scarto per poi riprendersi proprio quando i suoi due alfieri hanno deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo, con un quintetto senza lunghi che coach Dell’Agnello aveva messo in campo come ultima arma disperata.
Inizio da sogno per i padroni di casa che, nonostante presenti in avvio Myles in panchina con ancora i postumi della distorsione alla caviglia, parte con un inaspettato 8-2 frutto di una difesa attenta e di un contributo di tutti i suoi elementi.
Il prosieguo del primo quarto è però da incubo, perché la difesa diventa ben presto più molle mentre l’Umana trova un paio di triple importanti che la fanno entrare in partita; sono infatti due siluri consecutivi di Dulkys a propiziare il pareggio a quota 8 dopo 4:30 minuti ed a convincere Dell’Agnello a fare entrare Myles per un Raspino fin lì alquanto ondivago.
La mossa però non dà i suoi frutti, perché la guardia americana appare un po’ insicura, e così l’Umana continua a dilatare il vantaggio fino a doppiare gli avversari sul 22-11 a poco più di un minuto dalla fine; solo una tripla di Myles ed un cesto di Ross permettono ai padroni di casa di chiudere sotto la doppia cifra di svantaggio (16-24).
Al ritorno in campo la Consultinvest si mette a zona ma l’effetto immediato è subire una grandinata di triple firmata Ruzzier, Ceron e Dulkys che la fanno sprofondare sul 19-33; a quel punto, dopo il time out chiamato obbligatoriamente da Dell’Agnello, è Musso a farsi carico della squadra.
L’italo argentino diventa protagonista con 11 punti segnati alla sua maniera in pochi minuti e così la Consultinvest ritorna sul -4 (37-41) a 3:30 minuti dalla fine.
Difficile però continuare nel buon momento senza l’apporto offensivo delle prime punte Ross e Myles e così, passata la sfuriata, l’esperta squadra di Recalcati ha buon gioco a rintuzzare i tentativi avversari con tanti punti di esperienza e la consueta tripla di Dulkys; all’intervallo lungo si arriva così con l’Umana Reyer tranquillamente avanti sul 51-37.
La partita sembra finita, anche perché al ritorno in campo gli oro-granata danno l’impressione di poter maramaldeggiare sugli avversari; i ragazzi di dell’Agnello sembrano non avere alcuna forza mentale per potere tentare una rimonta, mentre dall’altro lato Peric continua ad imperversare nella tenera difesa avversaria.
Dell’Agnello, non sapendo a che santo votarsi, vara un quintetto inedito con Ross unico lungo ma le cose non cambiano; in apertura di ultimo quarto si è ancora sul 63-80, quando finalmente Williams trova una tripla che lo mette in partita.
Nessuno si aspetta che quel sussulto possa invertire l’inerzia del match invece di lì in poi, quando mancano ancora 7 minuti alla fine, l’Umana Reyer segnerà solo 10 punti, mentre improvvisamente la Consultinvest troverà punti a ripetizione dai redivivi Myles e Ross.
A 4 minuti dalla fine i veneziani sono ancora sul +12 (73-85), ma prima Ross trova un gioco da tre punti, poi Musso infila tre tiri liberi e ancora uno scatenato Ross trova una tripla che dà il -3 (84-87) a 2.47 minuti dalla fine.
Dulkys e Peric riportano gli ospiti sull’84-90 ma ancora 5 punti di un Ross quasi onnipotente portano Pesaro a distanza di clamoroso sorpasso; addirittura la Consultinvest ha l’ultima palla per cercare l’incredibile vittoria ma, con 18 secondi sul cronometro, prima Ross si fa stoppare e poi, sulla palla vagante, Williams si trova la palla in mano ma, invece che tirare, serve dentro Raspino che segna il canestro a sirena già suonata.
L’urlo dei tifosi rimane così strozzato in gola e la Consultinvest, che si trova con l’amaro in bocca di una vittoria che non sarebbe stata forse meritata, ma che si stava cominciando seriamente ad accarezzare; in ogni caso non è andato giù, come riferirà poi il presidente Ario Costa in sala stampa, un arbitraggio che, al di là di ogni discorso di parte, è sembrato in effetti poco convincente.
la capolista Umana Reyer se ne va, come cantano i suoi sostenitori giunti numerosi all’Adriatic Arena; per la formazione di Recalcati una prova di maturità che dimostra come la prima posizione in campionato sia meritata e non abbia dato alla testa
Consultinvest Pesaro – Umana Reyer Venezia 89-90
Parziali (16-24; 21-27 ; 18-25; 34-14)
Progressione 16-24; 37-51; 55-76
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66125.html
Mvp: l’ala croata Peric conferma il suo ottimo momento di forma e conferma i timori della vigilia in casa pesarese, sfoderando una prestazione da vero dominatore sulla partita, con 25 punti, 9 rimbalzi, 8 falli subiti, assist stoppate e lucidità in ogni fase del match
Wvp: c’è anche la mano di Williams nella clamorosa rimonta finale della Consultinvest così, anche se il playmaker ha rifiutato l’ultimo tiro decretando di fatto la sconfitta dei suoi, la palma del peggiore in campo va ad un Reddic abulico e molle sotto i tabelloni.
Spogliatoi
Dell’Agnello: come in altre occasioni abbiamo dimostrato carattere, però anche oggi l’abbiamo fatto solo a tratti. A questo punto direi che sono decisamente stanco di questa situazione, perché è ora che i miei giocatori si rendano pienamente conto dell’intensità che serve per giocare nella massima serie e del fatto che, se vogliamo provare a giocarcela alla pari, dobbiamo mantenere lo stesso agonismo per tutti i quaranta minuti e soprattutto fin dal fischio di inizio. In questo campionato ovviamente nessuno ci regala niente e anche oggi abbiamo visto che, con il giusto spirito, possiamo essere competitivi; è finito il momento delle giustificazioni e dell’apprendistato, anche perché ormai siamo alla decima di campionato!
Recalcati: abbiamo giocato 30 minuti di ottimo basket, riuscendo anche a permetterci di non rischiare Viggiano ed a preservarlo per le prossime partite; poi ci siamo bloccati improvvisamente davanti all’aggressività di Pesaro con il suo quintetto fatto praticamente da cinque esterni. In quegli ultimi minuti abbiamo subito tantissimo in difesa e soprattutto sulle loro penetrazioni, sulle quali non abbiamo più portato alcun aiuto difensivo; di conseguenza abbiamo anche cominciato a pasticciare in attacco e, in poche parole, abbiamo un po’ perso la testa. Almeno questa partita potrà esserci utile per fare delle riflessioni in settimana e per provare a limare ulteriormente i nostri difetti. In effetti, nonostante siamo primi in classifica, abbiamo ancora dei problemi da risolvere ed in settimana dovremo confrontarci su quello che è successo durante questo match. Pesaro alla fine non ha demeritato ma per noi buttare questa vittoria sarebbe stato un peccato madornale.
Ario Costa: rubo solo pochi minuti agli allenatori per dire che mi sono letteralmente stancato di questa situazione che stiamo vivendo con gli arbitraggi; oggi è solo l’ultima occasione in cui ci sentiamo penalizzati dall’atteggiamento dei fischietti nei nostri confronti che a noi riservano un trattamento diverso a quello dei nostri avversari. Quella di oggi non lo definisco neanche un arbitraggio scandaloso, ma scientifico per come metodicamente e silenziosamente sono arrivati dei fischi assurdi che ci hanno tagliato le gambe. Sono veramente stanco perché noi questa salvezza ce la vogliamo giocare sul campo e non vogliamo passare come le vittime già designate per la retrocessione
Giulio Pasolini