SASSARI – L’Unics Kazan espugna il PalaSerradimigni e si qualifica per le Top 16, mentre per la Dinamo Sassari il percorso europeo continua in Eurocup. La Dinamo ha mostrato due volti differenti all’interno della partita di questa sera. Il peggiore, purtroppo sulla falsa riga di quanto già visto per ampi tratti a Capo d’Orlando, nei primi due quarti in cui la squadra appariva abulica e senza energie sia fisiche che mentali. Il migliore, sopratutto nell’ultimo quarto, giocato con una intensità nei due lati del campo vista solo nel week end di Supercoppa ad inizio stagione. Meo Sacchetti deve ancora lavorare molto sulla testa di alcuni giocatori, ma la strada intravista nell’ultimo quarto può essere percorsa con più convinzione. Dyson e Sosa paiono aver perso la fiducia della prima parte della stagione. Il primo non trova più il canestro e pare non avere le caratteristiche per condurre il gioco. Il secondo sbaglia le giocate più semplici e non trova più il tiro da oltre l’arco. Domenica il match contro l’Olimpia Milano può dare risposte molto importanti sulle ambizioni del roster biancoblù.
LA PARTITA
Meo Sacchetti presenta in quintetto Jack Devecchi al posto di David Logan. Pashutin si affida all’energia dell’ex James White e affida le chiavi della regia all’ex Siena, Nikos Zizis. Quest’ultimo riesce a muovere la palla e servire il lungo Fischer con una puntualità disarmante. I russi prendono subito il comando (4-9) e Sassari è subito in affanno. Una tripla di Sanders riduce lo svantaggio (9-12) ma gli ospiti dominano sotto canestro costruendosi molti secondi tiri. Il primo quarto va in archivio con la tripla sulla sirena di Jerrells (17-23). Subire canestro in questo modo sta ormai diventando un marchio di fabbrica negativo in casa biancoblù.
Jerome Dyson continua nella sua involuzione tattica e Meo Sacchetti getta nella mischia Edgar Sosa. Malgrado il tentativo da parte dei sassaresi di alzare l’intensità difensiva, i russi ben presto aumentano il divario (21-32). Il time out di Sacchetti non produce aspetti positivi. Le facce dei biancoblù sono spente e gli ospiti ne approfittano per mantenere saldamente l’inerzia del match. Kaimakoglou è protagonista nelle battute finali e il Kazan va negli spogliatoi sul +14 (26-40).
Al rientro sul parquet dopo l’intervallo lungo, i sassaresi si presentano con facce decisamente diverse. Logan trova il canestro dall’arco e per i russi è subito time out (32-42). Il pubblico non smette un attimo di incitare i propri giocatori, ma l’Unics si affida all’esperienza di Zizis e Jerrells per allungare ancora (35-51). Lawal trova due giocate difensive importanti, ma alla fine del terzo quarto il punteggio non ammette repliche (42-58).
Sassari non accetta di giocare l’ultimo quarto in garbage time e lo fa capire subito. La fiammata chiesta da Meo Sacchetti arriva finalmente e per i russi e notte fonda. Parziale imperioso di 18-2 e partita in perfetta parità (60-60). Il PalaSerradimigni è una bolgia ma dalla panchina dei russi Pashutin trova il jolly meno atteso. Il giovane Antipov trova la tripla e l’assist per Fischer che ricacciano la Dinamo a -5 (60-65). Jack Devecchi trova ancora energie e piazza la tripla del -2 (66-68). E’ ancora Antipov che chiude il match con un rimbalzo offensivo e due tiri liberi siglati con freddezza glaciale. Finisce 68-72 tra gli applausi, finalmente convinti, del pubblico sassarese.
SALA STAMPA
Evgeny Pashutin
Il nostro piano gara prevedeva di cercare di controllare il gioco in campo aperto di Sassari. Oggi forse abbiamo disputato la nostra miglior partita del girone, dominando il match per tre quarti. La Dinamo ha giocato con molta aggressività nell’ultimo quarto riuscendo a metterci in difficoltà. Noi abbiamo commesso molti errori, ma alla fine i miei ragazzi sapevano cosa dovevano fare per portare a casa il risultato e lo hanno fatto nel miglior modo possibile. Abbiamo compiuto un passo avanti verso la qualificazione al turno successivo.
Nikos Zizis
Partita dai due volti. Noi molto bene per venticinque minuti e meno bene per quindici minuti. Conoscendo più dei compagni il gioco di Sassari, mi aspettavo che loro trovassero quei minuti in cui è difficile contrastarli. Le triple di Logan li hanno riportati nel match, noi abbiamo commesso errori banali e abbiamo perso il controllo del match. Devo fare i complimenti ai miei compagni per la reazione che ci ha portato alla vittoria, ma una citazione è obbligatoria per Antipov. Lui non gioca molto ma oggi le sue giocate lo hanno portato ad essere protagonista delle fasi decisive. Tripla, assist a Fischer e tiri liberi. I miei complimenti vanno anche a Sassari che non sembrava in giornata ma è riuscita a ribaltare una situazione non facile. Ma qui questo rientra nella normalità.
Meo Sacchetti
Oggi sono scese in campo due Dinamo. Una nel primo tempo e una nel secondo tempo. La prima era una squadra che sembrava vuota, senza energie e con la faccia sbagliata. La seconda è entrata in campo dopo l’intervallo e ha ritrovato lo spirito giusto. Abbiamo avuto uno sprazzo importante che ci ha permesso di tornate in partita grazie ad una difesa aggressiva e ad alcuni canestri di Logan e Devecchi. Siamo arrivati a giocarcela punto a punto e a loro sono bastate tre giocate del giovane Antipov per chiudere la partita. Sinceramente mi aspettavo una diversa intensità nelle prime fasi del match, perché non potevamo concedere giochi facili a giocatori esperti come i loro. Mi aspetto per il futuro una squadra che giochi con più faccia tosta e con un atteggiamento di sfida verso l’avversario senza dimenticare di avere la giusta l’intensità. Il nostro processo di crescita passa dal cercare di leggere meglio alcune situazioni che si presentano. Certamente ancora non ci troviamo ad occhi chiusi e dobbiamo lavorare molto.
Manuel Vanuzzo
Abbiamo giocato male nei primi venticinque minuti, mentre negli ultimi quindici abbiamo trovato aggressività e intensità difensiva. Sappiamo di avere molto talento in squadra e di avere giocatori che posso trovare la giocata al di fuori dai giochi. Questo però deve avvenire come ultima possibilità e per merito degli avversari. Noi dobbiamo capire che è necessario mettere il talento a disposizione della squadra. Non nascondo che abbiamo qualche giocatore che sta rendendo al di sotto delle proprie possibilità e certamente troviamo qualcosa in più dai compagni che entrano dalla panchina. Purtroppo devo ammettere che non siamo una squadra che può garantire trentacinque minuti di intensità, ma non possiamo permetterci di avere le pause prolungate che ci hanno portato a subire break come quelli di Capo d’Orlando. Domenica arriva Milano e dobbiamo ripartire da quanto di buono abbiamo fatto negli ultimi dieci minuti di stasera. Dobbiamo cercare di giocare insieme e trovare più continuità.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – UNICS Kazan 68-72.
Parziali: 17-23; 9-17; 16-18; 26-14.
Progressione: 17-23; 26-40; 42-58; 68-72.
MVP: D’Or Fischer. Il lungo ex Bamberg domina letteralmente il pitturato. Lawal e Todic trovano sempre un muro invalicabile. Chiude in doppi doppia. Cattura 15 rimbalzi di cui 5 offensivi e segna 23 punti. Nelle file della Dinamo citazione doverosa per Jack Devecchi. Meo Sacchetti lo schiera in quintetto e lui non tradisce. Protagonista assoluto nella rimonta dell’ultimo quarto. A Sassari sono tutti curiosi di sapere se coach Pianigiani vede le partite della Dinamo.
WVP: Keith Langford. L’ex Olimpia Milano incappa in una serataccia. Gioca con molta indolenza e viene praticamente annullato da Devecchi e Sanders.
MARCO PORTAS