“Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è un’opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossibile non è uguale per tutti. Impossibile non è per sempre”
Impossibile per Zach Hodskins è una parola sconosciuta, questo Freshman dei Florida Gators a causa di una malformazione è nato senza l’avambraccio sinistro. Come è possibile che un giocatore sia riuscito a raggiungere il traguardo di giocare in Division I pur senza l’uso della mano sinistra? E’ una parte del corpo che, magari nel calcio e in molti altri sport non è fondamentale, mentre nella pallacanestro è essenziale.
E’ un ragazzo unico che merita la copertina di questo primo mese di NCAA, una persona da ammirare e da cui prendere esempio per la sua tenacia, ha esordito sabato 15 novembre gli ultimi due minuti della partita vinta facilmente dai Florida Gators vs William & Mary 68–45, ha anche tentato un tiro, fallendolo, ma non è importante, per i canestri ci sarà tempo lui la sua sfida l’ha già vinta.

Zach in azione all’ esordio in Div I
È iniziato il College Basketball e quindi è importante sapere che fino alla fine dell’anno solare 2014 i vari college si scontreranno in sfide di “Non – Conference”, poiché si disputano dei Tornei tra squadre appartenenti a raggruppamenti diversi (diverse Conference, appunto), ai quali le squadre sono invitate e che a seconda del numero di partecipanti possono durare da pochi giorni a un po’ più di una settimana.
Per tutte le squadre l’obiettivo resta Indianapolis ovvero il “Lucas Oil Stadium” dove si svolgeranno le prossime Final Four (già in vendita pacchetti da 4 biglietti su Ebay, si parte da circa 200 dollari in “piccionaia” fino ai 2000 e oltre), ma l’ NCAA non perde tempo e ufficializza perfino le sedi delle prossime CINQUE edizioni delle Final 4 del campionato di Division I, alla faccia della programmazione: 2016 Houston, 2017 Phoenix (prima volta dal 1995 a Ovest del Texas), 2018 San Antonio, 2019 Minnesota, 2020 Atlanta e infine si tornerà ad Indianapolis nel 2021 (8 volte in 42 anni, per due motivi principalmente: si trova vicino l’ufficio nazionale dell’NCAA e poi la città ha già dimostrato di saper organizzare un così grande evento).
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L’anno scorso circa 75.000 persone hanno assistito alla 75esima Final Four NCAA in Texas, tenute per la prima volta in contemporanea assieme a Division II e Division III e l’impatto economico per la città è stato notevole con un giro di più di 110 mln di dollari in cinque giorni.
Partiamo con l’analisi dalla Big Ten dove ha inaugurato la “nostra” Michigan (24esima nel ranking nazionale redatto dalla stampa nazionale), che ha un record di 5-1: dopo aver “passeggiato” nelle prime due uscite vs Hillsdale (92 – 68) e Bucknell (77 – 53), nel terzo e quarto match ha dovuto lottare vs la coriacea Detroit (71 – 62) e vs Oregon (70 – 63) riuscendo a portare a casa altre due importanti vittorie ma alla quinta partita è arrivata la prima L vs Villanova (60 – 55) ,
prontamente dimenticata pochi giorni dopo con la quinta W vs Nicholls State College (91 – 62). Come era prevedibile le redini della squadra sono in mano al “piccolo Durant” Caris LeVert (17.5 ppg) che sta trascinando i Wolverines ben coadiuvato da Walton jr (13.8 ppg) e Zak Irvin (17.7).
La favorita di questa Conference è Wisconsin (#3 del ranking) che ha cominciato la stagione alla grande (7-0) e nelle prime cinque partite ha dominato gli avversari ( scarto medio 31 punti ) ; vero è che Northern Kentucky, Chattanooga, Green Bay, Boise State e UAB non sono avversari molto quotati ma sono in ogni caso test importanti; successivamente sono arrivati due scontri più tosti vs Georgetown (68 – 65) e vs Oklahoma (69 – 56) che hanno mantenuto immacolato il percorso dei Badgers. La stella non può che essere Frank Kaminsky, uno dei più seri candidati al “Player of the Year”, già all’attivo con 3 doppie doppie nelle prime 3 partite e 16.6 ppg e ben supportato dal Sophomore Hayes con 13.6 ppg + 8.3 rimbalzi.
Ohio State resta una delle mine vaganti della Conference, dopo aver perso oltre a Della Valle, anche LaQuinton Ross (ora a Pesaro) ed Aaron Craft che erano due colonne portanti del gioco di Thad Matta, sono riusciti a portare a casa due talenti come D’Angelo Russell (18 ppg e 49% da 3 pti) e Keita Bates-Diop; mentre il primo sta viaggiando a cifre importanti per un Freshman e dimostra grande personalità, il secondo sta facendo un po’di fatica, ma siamo solo all’ inizio e Ohio è 5-0.
Un’altra nostra conoscenza sono gli Spartans, cioè Michigan State, negli ultimi sei anni sono arrivati cinque volte tra le prime 3 nella Big Ten e avendo perso tre pedine importanti, devono affidarsi principalmente alla vena realizzativa di Travis Trice ( 16.4 ppg ) e dello Junior Denzel Valentine ( 14.4 ppg ), l’anno scorso miglior sesto uomo del Paese, che è stato promosso in quintetto da coach Tom Izzo e finora sono 5 – 2 avendo perso contro Duke 81-71 e contro Kansas 61 – 56.
Una squadra molto interessante è Gonzaga che fa parte della Conference West Coast, che finora è 6-0 ed è guidata dal Senior Pangos ( 12.3 ppg ), dal talentuoso Wiltjer ( 15.3 ppg ) e annovera un paio di giocatori europei tra cui il centrone polacco Karnowski, ma soprattutto il figlio del grande Arvydas, cioè Domantas Sabonis ( Freshman, classe ‘96 ) con 12 ppg e 7 rb di media in soli 18 minuti è la vera sorpresa di quest’ inizio, l’anno scorso giocava a Malaga. Tra i Freshmen c’è anche il figlio di Jay Triano, ex coach dei Toronto Raptors ( con il nostro Bargnani ) e ora assistente ai Portland Trail Blazers, Dustin Triano, che non sta trovando molto spazio.
Nella Conference Acc, la favorita Duke non lascia scampo a nessuno: i due Freshmen Okafor e Winslow sono già “in palla” il primo domina nel pitturato ( 17.7 ppg e 8 rpg ) , mentre il secondo ( 13 ppg ), mancino, sta mettendo in mostra tutto il suo atletismo ( anche se ai tiri liberi ha solo il 60% ) e sono ben supportati da i più esperti Cook ( 15.6 ppg ) e Jefferson ( 9 ppg + 9 rpg ) ; si trovano già sul 7-0, avendo faticato solo contro Michigan State. Una squadra che ha cominciato la preparazione quest’estate in Italia
https://all-around.net/2014/09/01/ladies-and-gentlemen-notre-dame/
è Notre Dame, che al momento è 6-1, unica sconfitta vs Providence (74 – 75), molto sfortunata poichè a 30 sec dalla fine Grant con un gioco da 3 punti (canestro + fallo) aveva dato il +1 a ND. I due Senior Grant (18.7 ppg) e Connaughton (13.7 ppg, 51% da tre e quasi 8 rpg ) stanno trascinando la squadra e sono ben supportati dallo Junior Zach Auguste (15 ppg) e il play Sophomore Jackson (12 ppg e 7 apg) .
Nella Big 12 le due sorelle Kansas State ( 3-3 ) e Kansas ( 5-1 ) si stanno comportando in maniera opposta, se i Jayhawks hanno perso solo (e male) vs Kentucky ( 40 – 72 ) non si può dire lo stesso per K State che ha perso con squadre non irresistibili, tranne vs Arizona con cui ha perso 68 – 72. Il roster dei Jayhawks è molto più completo Perry Ellis è il miglior marcatore con 15.8 ppg e 7 rpg ma l’ attacco dipende eccessivamente dalle sue iniziative tanto che la squadra ha segnato 69 pti di media in 6 partite mentre i Wildcats segnano 75 pti ed hanno N.Williams, Gipson e Foster in doppia cifra mediamente.
Infine nella Pac 12, Arizona, una delle grandi favorite per la vittoria finale, ha cominciato 6-0, il roster è di alto livello quindi possiamo dire che ha svolto il primo compitino senza eccedere, senza mostrare una così grande differenza rispetto alle altre squadre, ovvio che parliamo solo di sei partite ma i Wildcats hanno già battuto Kansas St. e la #13 San Diego St. (61-59). Stanley Johnson, Rondae Hollis-Jefferson e Brandon Ashley non stanno facendo rimpiangere (per il momento) le partenze di Aaron Gordon e Nick Johnson per l’ NBA.
Forse non tutti ne sono a conoscenza ma abbiamo anche qualche italiano in NCAA, perciò vediamo di conoscerli meglio:
Giacomo Zilli (ala # 21 di UNC Asheville, Sophomore): Conference Big South, parte in quintetto in tutte e cinque le partite giocate dai Bulldogs finora (2-3 il bilancio) e segna soltanto 2 punti nella prima partita commettendo anche 5 falli, mentre nella seconda per lui ci sono 6 pti e 8 rimbalzi; nella larga vittoria vs John & Wales NC segna 4 punti, nella sconfitta maturata sabato 22 novembre vs E. Tennessee chiude con 5 pti e 5 rimbalzi e vs South Carolina ha giocato 12 minuti senza segnare e infortunandosi anche ad un ginocchio dopo una caduta che non gli ha permesso di giocare la sesta partita persa dai compagni vs Charlotte.
Ryan Arcidiacono (guardia # 15 di Villanova, junior): Conference Big East, il giocatore convocato nel giugno scorso con la nazionale Italiana Sperimentale ha cominciato molto bene la stagione NCAA, la sua squadra è 6-0 e Ryan sta portando un buon contributo sia come realizzatore che come assistmen, prima partita da 16 pti 7 rb e 5 assist e fino ad ora mantiene una media di 4 assists a gara (24 in 6 partite) a cui vanno aggiunti 8.3 ppg, deve migliorare nelle percentuali dal campo e da 3 pti in cui ha rispettivamente il 28% e il 23%.
Oltre a loro in Division I abbiamo anche Alberto Ganis del ’90 che affronta il suo ultimo anno (Senior) alla Cal Poly University nella Conference Big West, dopo aver studiato per due anni a San Diego Miramar College ( primo giocatore internazionale dell’ Ateneo) dove era titolare e aveva medie di 14 ppg e 7 rpg, dal 2013 è qui dove l’anno scorso ha dovuto far parte della “practice squad” per via di alcune regole NCAA ma ora è arruolato con i Mustangs, un’ala #4 che in 5 partite (2-3 il bilancio) ha collezionato solamente 14 minuti di utilizzo totali e 4 punti, speriamo riesca a ritagliarsi presto un po’ di spazio nelle rotazioni di coach Joe Callero.
Mi preme ricordare anche che Pierfrancesco Oliva classe ’96, ora alla Bergen Catholic High School (liceo di New York in cui gioca e frequenta le lezioni dallo scorso gennaio), ha scelto di proseguire la sua carriera studentesca e sportiva il prossimo anno alla Saint Joseph’s University (college di Philadelphia), che ha battuto la concorrenza di Davidson, Virginia e Seton Hall. Speriamo che possa seguirlo anche un altro talento che ora sta giocando a Reggio Emilia, cioè Federico Mussini, anche lui del ‘96 e seguito da St. John’s e da Gonzaga, per aumentare la ancor piccola colonia di “Italians Around The World”. Non vorrei dimenticare Nicola Akele, giovane promessa del vivaio Reyer Venezia e trasferitosi, per vicende che nulla hanno a che fare con il basket giocato, alla IMG Academy, che è già stato inserito tra i 20 migliori prospetti della Florida e che l’anno prossimo potrebbe essere intenzionato ad accettare una borsa di studio da qualche college americano.
Ora che siamo arrivati quasi alla conclusione spero che il primo resoconto di queste prime tre settimane di stagione non vi abbia annoiato abbastanza (se la risposta è affermativa ora arriva la parte migliore), perché dovete sapere che durante Byu – San Diego St. al primo round del “Maui Invitational”, ultima partita della giornata alle 10 p.m. e finita dopo due supplementari due bimbi devono essersi annoiati così tanto che sono riusciti ad addormentarsi in mezzo a tutto il rumore che c’era al palazzetto.
Vorrei introdurre, infine, una rubrica finale ( #teachmehowto ) sicuramente divertente ma che premia anche le giocate più interessanti del mese di Novembre:
infila 9/10 all’ intervallo da tre punti vs Chaminade, alla fine chiude con 10/13
Chase Fischer di BYU
Block of the year?! Made
he realised that the basket was not so close…
Dunk or lay up? When
in 25 minutes, BeeJay Anya aka ” Not In My House ” !
Blocks party: 10 blocks
Teach me how to go to
Multiples mistakes! Don’t
Jason McManamen
Dekker with the celly of the year!
Marco Luigi Policastri (@sandapoal )