Non riesce l’impresa ad una Grissin Bon ancora in evidente crisi di condizione sul campo del fortissimo Strasburgo, squadra capace di vincere 16 delle 18 partite fin qui disputate tra coppa e campionato. I biancorossi cedono con il punteggio di 74 a 66 dopo un primo tempo equilibrato nel quale la truppa di Menetti ha dato l’impressione di poter portare a casa due punti fondamentali per il cammino europeo.
Solo l’impressione appunto, i padroni di casa hanno confermato la loro leadership in Eurocup, dando la netta dimostrazione di poter controllare il match per tutta la sua durata, commettendo qualche ingenuità di troppo in attacco, frutto delle 14 palle perse, ma mettendo in luce una dimensione difensiva da squadra di Eurolega, capace di limitare un attacco reggiano sterile, troppo dipendente dal tiro dalla distanza e soprattutto lento e prevedibile nella circolazione della palla. Reggio ha dato dei segnali importanti nel primo tempo, come spesso le è accaduto in tutto il cammino europeo, aggrappata alla vena realizzativa di Polonara e Donnel Taylor e al cuore immenso di capitan Cinciarini. Nell’arco dei 40’ minuti però a fare la differenza è stato il fortino difensivo della squadra allenata da Collet, che ha messo alla dura prova gli attacchi reggiani, contribuendo a negare soluzioni facili per gli esterni (DIener e Silins ancora in ritardo di condizione), senza scoprire l’area dominata dai lunghi Fofana e Traorè.
Il primo tempo si gioca spalla a spalla, Reggio trova il vantaggio in più di un’occasione, senza mai dare uno strappo importante al match. Coach Menetti schiera Drake Diener nel quintetto iniziale, provando a mischiare le carte e disorientare la squadra di casa. L’effetto è buono la circolazione appare fluida. Nei primi minuti l’asso ex Nba Gelabale , all’esordio sul terreno amico, trova i suoi primi punti; per i reggiani è Polonara a dare ritmo offensivo imbucando una bella tripla che da il primo vantaggio alla Grissin Bon (9 – 10). Reggio si fida troppo del suo tiro dalla lunga distanza, sia per caratteristiche individuali, che per meriti dei difensori francesi, abili a difendere l’area con solidità e atletismo. Cinciarini è l ‘anima in attacco, l’unico capace di battere l’uomo in penetrazione per fare in modo di aprire la scatola avversaria. Dall’altro lato Strasburgo appena può corre in contropiede, tutti gli uomini transalpini trovano con facilità il bersaglio, segno evidente di una squadra che ha nel collettivo la sua dote migliore. Il primo quarto si chiude sul punteggio di 16 a 17. Nella seconda frazione è Reggio ad essere più concentrata, prova ad allungare fin da subito grazie alle conclusioni pesanti di Polonara e Taylor che regalano il massimo vantaggio ai reggiani (18 a 23). La Grissin Bon dà l’impressione di avere la faccia giusta per poter regalare l’impresa ai suoi tifosi, le gambe rispondono bene e la continuità realizzativa alimenta la fiducia. Strasburgo non si lascia intimorire e grazie soprattutto a Lacombe, capace di mascherare la prova sottotono di Diot, e alle doti atletiche di Toupane risponde colpo su colpo. I transalpini, dominano a rimbalzo, com’era prevedibile, e accentuano le difficoltà sotto le plance dei biancorossi. La prima frazione si gioca sui binari dell’equilibrio e si chiude sul punteggio di 37 a 36.
La seconda parte del match mostra fin da subito i limiti di condizione della truppa reggiana, troppo dipendente dal tiro dalla lunga distanza che, come spesso accade, si inceppa nella seconda parte del match, quando le gambe iniziano a dare segno di cedimento. La squadra di Menetti prova a reagire al primo vantaggio consistente dei francesi con canestri estemporanei di un Taylor offensivamente in partita ma che nella metà campo difensiva concede spazi e canestri. Strasburgo corre e sporca tutti i possessi reggiani, Diot trova un bel canestro e Fofana è un autentico spauracchio per la difesa emiliana, il lungo francese domina l’area e sbaglia solo una delle 6 conclusioni tentate sotto i tabelloni. Il quarto si chiude sul punteggio di 59 a 50. L’ultima frazione è un rebus per Reggio Emilia, Diener commette una serie di ingenuità e sbaglia tutto quello che è possibile sbagliare sia da 2 che da 3 punti. Reggio fatica a rimanere a galla e affonda lentamente sotto i colpi di un attacco francese puntuale, ordinato e preciso. Sale in cattedra Dobbins che infila una tripla che ha il sapore della sconfitta (66 -50). La Grissin Bon invece di provare a riordinare le idee e rimettere il match in carreggiata, sparacchia dalla distanza e trova solo qualche libero sui falli transalpini al tiro che tengono aperto il match. Ad una manciata di minuti dalla sirena è Mussini, fino a quel momento spettatore del match, a trovare due triple che dimostrano per l ennesima volta il carattere e la determinazione di questo prodigio classe 96. Purtroppo per Reggio solo un fuoco di paglia, Strasburgo controlla con autorità il match e porta a casa la vittoria con il punteggio di 74 a 66.
STRASBOURG – GRISSIN BON 74-66
Parziali: 16-17, 37-36, 59-50. 74-66
MVP: Fofana
WMP: Silins