SASSARI – Per l’ottava giornata della regular season del girone A dell’Eurolega, arriva a Sassari l’Unics Kazan dell’ex James White. La Dinamo si gioca le residue flebili speranze di qualificazione, mentre i russi arrivano carichi di entusiasmo dopo l’esaltante vittoria in casa del Real Madrid. Al PalaSerradimigni il pubblico assisterà ad un match dai molteplici spunti di interesse. La coppia di play russi formata da Nikos Zizis e Curtis Jerrells, conosce bene il campionato italiano. Il primo per aver militato nella Mens Sana Siena, mentre il secondo è reduce dalla stagione con l’Olimpia Milano. Il loro duello con Dyson, Sosa e Logan può rappresentare una delle chiavi della partita. Promette scintille anche il confronto tra Rakim Sanders e James White, mentre sotto le plance Shane Lawal e Miroslav Todic se la vedranno con D’Or Fischer e Kaimakoglou, Mvp della partita di Kazan.
SASSARI
I biancoblù non attraversano un buon periodo di forma. Le due sconfitte di Istanbul e Capo d’Orlando hanno creato nell’ambiente sassarese più di un malumore. Il presidente Sardara si è affrettato a spegnere le polemiche, ricordando a tutti che Meo Sacchetti non può essere messo in discussione, mentre sul fronte squadra si sta lavorando per trovare quella sintonia che sembra non esserci ancora. Il mese di dicembre arriva per dare delle risposte importanti alle ambizioni dei sassaresi. Dopo aver visto sfumare le possibilità di passaggio di turno in Eurolega, il campionato metterà di fronte alla Dinamo le tre squadre che mirano neanche troppo velatamente a conquistare il tricolore. Milano e Reggio Emilia faranno tappa al PalaSerradimigni mentre la trasferta di Venezia inaugurerà il 2015.
Nella conferenza di presentazione del match, Meo Sacchetti non nasconde le difficoltà dell’impegno contro i russi e fa un’attenta analisi della partecipazione della Dinamo alla massima competizione europea: “Sapevamo perfettamente che l’Eurolega sarebbe stata difficile, ci siamo preparati ad affrontarla al meglio ma ci siamo scontrati con squadre nettamente più forti. Certamente alcune partite le avremmo potute vincere, ma ora continuiamo a giocare fino in fondo questa competizione che comunque fa parte del nostro percorso di crescita. Che fosse impegnativo lo sapevamo dall’inizio, i viaggi sicuramente hanno il loro peso sulla fatica fisica, ma le gare ravvicinate influiscono soprattutto sul consumo delle energie mentali. Questo è comunque un passaggio che si deve fare se si vuole migliorare e la cosa fondamentale è che tutto ciò ci fa crescere. Passare attraverso cose importanti e difficili vuol dire compiere uno straordinario percorso di maturazione, è un processo da compiere per migliorare e per noi è un grande onore partecipare a questa competizione. Molti dei nostri giocatori hanno scelto Sassari perché giochiamo l’Eurolega, che è una straordinaria esperienza e anche una vetrina per chi ci partecipa. Se la spinta psicologica è questa, tutte le partite sono importanti“.
KAZAN
I russi arrivano a Sassari con la ferma intenzione di portare a casa la posta in palio, e rafforzare le possibilità del passaggio del turno. La vittoria in trasferta a Madrid ha portato una ventata di entusiasmo nel roster guidato da Evgeny Pashutin. Quest’ultimo nelle dichiarazioni riportate sul sito ufficiale dell’Eurolega parla delle difficoltà della partita contro la Dinamo. Ecco le sue parole: “E’ una partita molto importante per noi. Il nostro avversario gioca un basket veloce con rapidi contropiede. Sassari tira bene dall’arco, e gioca bene uno contro uno. La Dinamo ha uno stile di gioco aggressivo e molto intenso. E ‘necessario controllare il ritmo del match per giocare contro tale squadra. In difesa dobbiamo controllare i rimbalzi in quanto i giocatori perché Lawal è particolarmente positivo in casa. Sanders, Logan e Sosa fanno abbastanza dall’arco, e sono aggressivi e veloci. Dovremo essere concentrati per tutti i 40 minuti”.
Arbitri: Sasa Pukl (Slovenia), Srdan Dozai (Croazia) e Carlos Peruga (Spagna).
Si gioca al PalaSerradimigni di Sassari alle ore 20.30 di giovedì 4 dicembre 2014.
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MARCO PORTAS
