Siviglia, 3 dicembre 2014 – Roma perde per la prima volta nettamente in Europa contro la miglior Siviglia della stagione, squadra obbligata a vincere per sperare ancora nelle Last 32.
Era prevedibile che questa sera al Pabellòn Municipal de Deportes San Pablo di Siviglia si giocasse da parte dei romani un match poco “sentito”, qualificazione già in tasca da un pezzo e quindi concentrazione non propriamente all’azimut. Partenza discreta dell’Urbe poi, lentamente ma inesorabilmente, mani alzate dal manubrio a mano a mano che gli andalusi scappavano via e proscenio regalatogli al punto tale che si portavano addirittura anche sul +30 all’inizio del quarto periodo, divario comunque contenuto poi in un finale 98-80 che non può di certo regalare sorrisi nello spogliatoio virtussino ma che almeno mitiga l’amarezza.
Una Virtus Roma quindi ancora frastornata dalla sconfitta senza attenuanti di Pistoia, con le polveri non bagnate in attacco ma con un incedere difensivo lento ed affaticato, poco, poco brillante. Per il Siviglia è stato quindi un vero piacere scaricare i missili terra-aria dalla linea dei 6,75 ma fondamentalmente tutto il match per gli spagnoli è stato giocato sul velluto, percentuali quasi irreali al primo intervallo solcavano già un confortante 48-35 per poi confermarsi appunto nel quasi centello finale. A questo poi aggiungeteci una straripanza fisica nel pitturato degli spagnoli nei momenti salienti nonostante i numeri a rimbalzo diano ragione ai Dalmonte’s Boys (27-33), conta infatti l’ennesimo ottimo numero da dentro l’arco che come a Pistoia ha fatto la differenza tra le due squadre, 70% che è un bel dire! Anche Roma alla fine dirà 60% ma i capitolini aggiustavano la mira ed i numeri nel lungo, quasi infinito garbage time del quarto periodo. La Virtus poi vince l’altra sfida che sarebbe bene non vincere, le palle perse…13-16 per l’Urbe..Poco lusinghiero ma in linea con quanto accade in Lega A.
Andalusi da 5 uomini in doppia cifra con l’MVP Hernangomez che dice 21 p.ti uscendo dalla panchina e che fa anche 31 di valutazione con 7 rimbalzi (e tripla…), tanto di cappello insomma e seguito poi dal talento lettone Porzingis che promette tanto tanto, dice 18 p.ti e 2/3 dalla lunga…Oriola fa 16 p.ti ed il vecchio leone Berni Rodriguez 14, più Byars che ne fa solo 11 ma che mette dentro le due triple che tracciano il divario tra le due squadre alla fine del secondo periodo, consegnando ai suoi il +9 del primo intervallo, chi l’aveva visto a Roma all’andata? Ma la cosa più appariscente è che segnano tutti i ragazzi di Roth, solo Gallardo fa virgola e stupisce come abbiano spalmato benissimo punti e responsabilità specie dei primi due quarti, una prova corale insomma di ottimi spessore.
Per Roma poco da dire, dalle stelle di 7 giorni a Nancy alle stalle del PalaCarrara e di questa sera. Nessun dramma, il cammino in Europa è più che soddisfacente (anzi), ma la squadra sembra in apnea mentale. E’ mancata la cattiveria, l’energia e la determinazione delle serate più belle ma ci sta dopo averne fatte di gare dure e pure in Europa anche se la partita era di fatto chiusa dopo 31’ di gioco. Brilla un po’ di più Triche il quale ha un particolare feelin’ con il vecchio continente, 22 p.ti e 19 di valutazione ma c’è anche un Morgan che fa doppia doppia che, a questi livelli, è sempre buono da portare a casa: 12 punti, 10 rimbalzi e 24 di valutazione. Per il resto 6 – – a tutti, come alle scuole medie, anche a Jones che comunque sbuffa e suda in difesa ma che ad un certo s’arrende all’evidente superiorità avversaria (pur dicendo alla fine 14 di valutazione). Male Gibson, se in attacco Roma sbanda nel primo tempo lo si deve alle sue tante incertezze ed agli zero punti a referto quando Siviglia tentava l’allungo.
Ora di pensa al campionato, arriva la tostissima gara contro la Cremona di Cesare Pancotto ed occorre, si deve vincere, per non iniziare male un mese che potrebbe rivelarsi peggio del quinto girone dell’Inferno. D’altronde, ripeto, la campagna d’Europa ha già detto e portato cose importanti auspicando una Virtus Roma battagliera e concentrata contro la Vanoli come certamente non si è vista questa sera.
La cronaca
Primo periodo, Siviglia deve vincere a tutti i costi per tenere viva la fiammella della Last 32 e l’inizio dei padroni di casa è di buon livello, la sfera gira che è un piacere con Roma che appare ancora un molle nella fase difensiva. Gli Iberici distribuiscono bene le responsabilità al tiro e la difesa capitolina comunque non morde più di tanto, in attacco la Virtus vede la coppia Morgan-Triche farsi valere. Primo strappetto del Siviglia con la tripla di Radicevic, 13-8 al 5° ma Roma chiude il gap dopo i primi cambi di Dalmonte, Triche va da tre e Bobby Jones impatta dalla lunetta. Siamo al 6° e da questo momento gli andalusi mettono la freccia e non si fermano più, parziale da 6-0 che segna il match con l’ex-Cremona Woodside e Porzingis. De Zeeuw cerca di tamponare la falla ma i ragazzi di Roth sono determinati, non sprecano palla e volano avanti anche grazie alla bidimensionalità dei propri lunghi, Hernangomez sigla gli ultimi punti del Siviglia che chiude con un ottimo 30-21 il primo parziale. Roma ha difeso male ed attaccato benino ma se questa squadra smarrisce il senso del sacrificio dietro…
Secondo periodo, Dalmonte vuole maggiore intensità ma è sempre Hernangomez che dà il massimo vantaggio ai suoi all’inzio del quarto, 32-11 all’11° e la gara si mette in salita per l’Urbe. Dopo un discreto campionario di errori in attacco da ambo le squadre, De Zeeuw sigla il primo canestro di Roma dopo quasi 2’ minuti di gioco, difficile risalire in queste condizioni…Anche perché c’è Berni Rodriguez, tripla ed è 37-23 al 15° e Roma sprofonda, per la prima volta in questa Eurocup, in campo avverso. L’ACEA cerca di scuotersi ma in attacco si sbaglia troppo, dall’altro lato c’è la sorpresa Byars che va da tre come un treno, 42-28 per Siviglia al 17° e subito dopo, 44-28° per un +16 che spiega tutto sul diverso approccio della gara tra le due squadre. Due triple, una di Ejim ed una di Triche ridanno fiato alla Virtus ma è l’ultimo colpo d’ala del tempo per Roma, Siviglia chiude agilmente sul 48-35 la seconda parte del match
Terzo periodo, l’ACEA rientra più tonica ed aggressiva in attacco all’inzio del parziale ma è un fuoco di paglia, Siviglia è in controllo, anche e perché Gibson soffre pure questa sera percentuali non al suo livello. Morgan e Triche tengono a galla Roma mentre Hernangomez dice già 14 p.ti al 24°, dominatore nel pitturato dove la Virtus non riesce ad arginarlo. Ma è sempre il centro spagnolo a dare ai suoi il +16 al 24°, per fortuna di Roma arriva la prima tripla di Gibson a tamponare la falla ma la gara è in discesa per gli andalusi, sempre +15 . Ma è pura illusione, sempre Hernangomez a violentare il canestro romano con Dalmonte che vuole parlarci su al 27° sul -18, 64-46. Al rientro Porzingis spacca la retina con la bimane, 66-46 e Stipcevic perde anche il possesso. L’ACEA è alla deriva, ora è Gibson che cerca di tenere su la baracca con qualche tripla ma come a Pistoia la squadra sembra aver perso fiducia, Porzingis da il +24 al 29°, Lollo D’Ercole va di tripla ma il giovane talento lettone schiaccia sul finire del tempo, prima tripla di Jones a lenire il -20 che dice alla fine il tabellone, 76-56 e gara chiusa.
Ultimo periodo, poco da dire se non che Siviglia impone il suo basket a suon di triple: Porzingis ed Urtasun due volte solcano anche il +30, la gara ormai ha messo il cartello “The End” con gli andalusi che svuotano la panchina e con Dalmonte che cerca di mantenere la concentrazione ai suoi. Prima, pesante sconfitta di Roma in Europa che non compromette nulla per il prossimo turno.
Baloncesto Siviglia – ACEA Virtus Roma 98-80
Parziali: 30-21; 18-14; 28-21; 22-24
Progressione: 30-21; 48-35; 76-56; 98-80
MVP: Hernangomez domina, esce dalla panchina e regala una prestazione monstre. Bravo!
WVP: in casa Virtus si salvano in pochi. Kyle Gibson però si becca un -2 di valutazione che si commenta da solo.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto