Alessandro Ramagli, coach della Tezenis Verona, è intervenuto venerdì 28 novembre a «Si Basket», programma dedicato alla pallacanestro in onda su Sportitalia da lunedì a venerdì dalle 15 alle 16. A condurre la trasmissione Valentina Vignali e Matteo Gandini.
VERSO NAPOLI. «Napoli è in difficoltà? Napoli è stata in difficoltà. Ha avuto tanti problemi con numerosi infortuni ma adesso sembra che la situazione sia stata sanata. Per questo mi aspetto una Napoli battagliera e volitiva. È una squadra molto profonda che all’inizio veniva considerata fra le probabili favorite e che sono convinto saprà recuperare il terreno perduto a causa dei tanti infortuni. Per questo domenica ci aspetta una partita bella tosta».
COACH ALL STAR GAME. «L’All Star Game deve essere una partita giustamente divertente, in cui vengono esaltate le qualità dei giocatori e le loro spettacolari giocate davanti ad un pubblico che partecipi il più possibile. La figura del coach in questi casi ha un ruolo meno importate rispetto a quanto accade in campionato. L’allenatore deve solo consentire le rotazioni e di favorire il talento di chi va in campo per far divertire la gente».
NOVE SU NOVE. La Tezenis Verona è l’unica formazione imbattuta dei tre massimi campionati nazionali di pallacanestro. «Nessuno poteva pronosticare quest’estate una striscia così lunga. A determinarla sono stati tanti fattori. Siamo ben contenti che questa striscia sia ancora aperta, ma questo non ci deve far perdere di vista l’obiettivo e quelle che saranno certamente le difficoltà che incontreremo in questo campionato».
VALORE DE NICOLAO. «De Nicolao un lusso? Uno come lui ci aiuta tantissimo, più che un lusso lui è una benedizione. Spesso e volentieri si ha a che fare con giocatori che nel ruolo di playmaker fanno fatica a pensare più alla squadra che a se stesso. Per questo uno come De Nicolao è importantissimo, lo dimostrano la distribuzione dei punti e la coralità del nostro gioco».
AVVIO VELOCE. A Ramagli è stato chiesto se una partenza così brillante possa rappresentare un rischio in una stagione che si deciderà solo ai playoff. «Secondo me noi non è che siamo particolarmente in forma, siamo forse stati avvantaggiati da qualche situazione contingente ma non abbiamo una condizione particolarmente brillante. Nella pallacanestro moderna e negli sport di squadra non esiste un picco o un calo di forma, esiste un mantenimento di un livello di condizione generale nel corso del campionato che poi può essere costellato da qualche momento migliore e qualche momento peggiore di altri. Quel che io credo è che vincere aiuti a formare una mentalità vincente, con quelle abitudini vincenti che rappresentano un tesoro quando si giocheranno le partite più importanti».
ESPERIENZA GIUSTA. «Avere in squadra elementi che hanno giocato in Serie A ed anche con un alto minutaggio come De Nicolao e Ndoja, che la A2 l’ha già vinta, è un valore aggiunto significativo. Il nostro nucleo è formato da Boscagin, Gandini e Reati, anima della squadra e giocatori che erano con noi anche la scorsa stagione. Avere dalla propria parte due come De Nicolao e Ndoja è un elemento di grande vantaggio, anche se la A2 Gold ha tanti giocatori con caratteristiche simili ed un passato vincente».
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