Quarta settimana, quarto recap targato all-around.net.
Ad Est continua la marcia trionfale di Toronto (10-2), ormai in striscia positiva da cinque turni. I Raptors hanno fatto il vuoto come dimostra la distanza di Washington, al secondo posto, con uno score di 9 vinte e 4 perse, a sottolineare, semmai ce ne fosse bisogno, della pochezza competitiva della Conference. Con un Rose ancora non al 100%, Chicago (9-6) mantiene il gradino più basso del podio mentre non carbura, a causa di continui alti e bassi, Cleveland (6-7). Lebron & C. hanno nella notte battuto una squadra ostica come Orlando ma non trovano continuità e restano anche alle spalle di Miami (8-7), ultima squadra ad Est ad avere uno score oltre il 50%. In particolare tiene banco il rendimento di una delle stelle, quel Kevin Love che, nonostante cifre di tutto rispetto (16.2 punti e 9.8 rimbalzi), sembra lontano parente di quello visto a Minnesota e ancora un pesce fuor d’acqua nel “gioco” di Blatt, soprattutto difensivamente. Non vive bei momenti neanche New York (4-11) che ha raccolto solo 2 vittorie, di cui una contro i derelitti 76ers (0-14), nelle ultime 10. Manca ai Knicks probabilmente anche Andrea Bargnani, ancora out nonostante sembrasse probabile il suo ritorno nello scorso week-end contro Filadelfia. Purtroppo un ulteriore problema al polpaccio, rimediato durante l’allenamento di venerdì, terrà fuori il Mago ancora a tempo indeterminato.
Ad Ovest invece la vetta è contesa dalle squadre più in forma della Lega. Impressiona la solidità di Memphis (10-2), unica squadra imbattuta in casa ma suscita ancora più stupore Golden State (11-2), trascinata da uno stellare Steph Curry (40 punti con 8/11 da tre nella notte tra martedì e mercoledì contro i Kings e 23.9 punti e 7.7 assist di media in stagione). Al terzo posto ma ad un soffio dal vertice anche Houston e Portland (11-3), quest’ultima protagonista della migliore striscia della Lega (8 W di fila). Risale anche San Antonio (9-4) che grazie a cinque vittorie di fila è la prima inseguitrice delle magnifiche quattro succitate. Non basta invece a New Orleans (7-6) lo stellare stato di forma di Anthony Davis che viaggia a oltre 25 punti e 11 rimbalzi di media e che nella notte tra sabato e domenica ha rifilato a Utah una doppia-doppia da 43 punti e 14 rimbalzi. Chi, come l’asso dei Pelicans, ambisce al ruolo di leader della propria franchigia è anche Danilo Gallinari. Non è un caso che la lenta crescita di Denver (7-7), autrice di cinque vittorie consecutive, coincida con quella dell’ex Olimpia, decisivo contro i Lakers e autore di 15 punti contro i Bulls. Periodo nero, infine, per Oklahoma (3-12) che con sei sconfitte di fila ha “conquistato” l’ultimo posto ad Ovest, ad appannaggio dei Lakers fino alla scorsa settimana.
Scritto da: Rodilla