Continua a non fermarsi la corsa della Tezenis Verona, che ancora priva di Monroe impone anche all’Angelico Biella la legge del PalaOlimpia. 69-62 il punteggio finale, con i gialloblù che scavano subito il solco resistendo poi nel finale alle sfuriate ospiti firmate dai soliti Voskuil e Raymond. Ndoja ed Umeh si dividono i compiti in attacco, con il primo a prendersi il proscenio nei quarti dispari ed il secondo a segnare i canestri decisivi nel finale. Verona soffre l’atletismo di Lombardi a rimbalzo ma non va sotto grazie a Boscagin e ad un ancora eroico Gandini, autore di 4 punti nel momento più importante. Ora le dirette inseguitrici sono a sei punti di distanza.
3894 al PalaOlimpia, Ramagli conferma Gandini in quintetto al posto di Monroe, soliti Laquintana-Voskuil-Lombardi-Raymond-Infante per Corbani. Si inizia con Voskuil nascosto e Raymond che pasticcia, Verona viaggia forte sulle ali di Ndoja che segna sette punti per il 9-2 iniziale. Una stoppata di Lombardi su Boscagin in contropiede è il primo segno di vita avversario, qualche persa di troppo scaligera un’entrata di Laquintana vale il 12-8, subito rintuzzato a 17-8. Non attacca benissimo però Verona, l’Angelico si fa di nuovo sotto dalla lunetta fino al 17-13 di fine primo quarto.
Nel secondo quarto si accende Umeh, segna otto punti di fila e fa segnare anche Bartolozzi per il 28-16 prima che si iscriva alla partita anche Voskuil mettendo a referto la tripla del 30-19. C’è solo Infante però a tenere a galla Biella, approfittando di un Gandini per forza di cose limitato in difesa, De Nicolao si concede anche due conclusioni da fuori consecutive per il 38-22. Biella non ci sta, alza il livello in difesa e si riporta in partita negli ultimi due minuti di tempo con un controparziale di 9-0. Raymond finalmente si fa vedere, sua la tripla del 43-34 che è l’ultimo possesso prima dell’intervallo.
Cinque punti consecutivi di Ndoja valgono il 50-36 gialloblù, Biella si mantiene in vita con i rimbalzi offensivi ma dopo sei brutti minuti di quarto è ancora 50-40. Verona non segna più, Gandini incappa in un quarto fallo piuttosto ingenuo prima che Giuri e Ndoja riportino il punteggio sul 55-42. La Tezenis potrebbe dare uno scossone ma fa 1 / 4 dalla lunetta tra Giuri ed Umeh dopo tecnico a Corbani, ricambia il favore Berti con uno 0/2 e all’ultimo riposo è 56-44.
Errori offensivi e palle perse ad aprire il quarto periodo, il primo a segnare non può che essere dopo due minuti il ritrovato Raymond per il 56-47. Verona va subito in bonus e non trova soluzioni efficaci in attacco, Berti riporta i suoi al 56-51 ma nel momento peggiore arrivano quattro preziosi punti di Gandini intervallati da una tripla di Umeh per il 63-51. Mancano tre minuti, non finisce perché Biella trova subito due contropiedi e una tripla di Voskuil per il 63-58 prima che Raymond apra l’ultimo minuto con un pesante 0/2 dalla lunetta. Umeh segna ancora da tre ma risponde subito ancora Voskuil, Biella muore solo sul canestro di Boscagin in contropiede. Finisce 69-62, Verona fa nove vittorie di fila.
TEZENIS VERONA – ANGELICO BIELLA 69-62 (17-13;26-21;13-10;13-18)
Tabelino: http://www.legapallacanestro.com/a2/match-details?comp=530&id=37365#
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Corbani: “Complimenti a Verona, che ha giocato una partita consistente. Noi siamo stati un po’ morbidi nei primi 4-5 minuti, però ci sono degli aspetti positivi per noi che stiamo sviluppando i nostri giovani dal punto di vista tecnico e mentale. Oggi a parte l’inizio abbiamo dimostrato di poter ben figurare in casa della prima in classifica, pur se priva del centro titolare.
Mi permetto di sottolineare, dopo qualche partita in cui lascio arbitrare la terna, che ci sia una certa facilità e leggerezza nel sanzionare i giocatori giovani a discapito di quelli più esperti e navigati. In un movimento che necessita di sviluppare dei giovani, dato le difficoltà economiche, non dico debbano essere avvantaggiati ma nemmeno penalizzati. Questo lo notiamo in tante partite, non solo della nostra squadra. Per noi che abbiamo la possibilità di giocare anche una Coppa, si nota subito la differenza di tranquillità e di equilibrio nelle fischiate in Europa
La differenza è stata nel nostro approccio in due momenti chiave: nei primi quando minuti abbiamo lasciato andare Verona al ferro con facilità, poi quando abbiamo lasciato entrare in striscia Umeh. Comunque è normale che un giocatore così lo faccia, poi ci siamo adattati bene.
Senza Monroe ci sono meno riferimenti, quando c’è sai subito che la palla andrà da lui, però sicuramente non ha senso dire che una squadra è meno forte senza uno dei suoi migliori giocatori”.
Ramagli: “Non era semplice mettere assieme un’altra partita così di voglia ed intensità dopo Brescia. Nel finale la lucidità è venuta meno ma perché le energie erano finite. Sono quindi molto orgoglioso di come si sono comportati i ragazzi questa settimana, di come hanno lottato contro le avversità che si sono presentati davanti loro. Usciamo quindi più forti, avendo messo alla prova aspetti caratteriali che in altre partite non avevamo messo alla prova.
Chiaramente queste due vittorie sono importanti, battere due avversarie così forti ha un significato importante sia dal punto di vista numerico che di tutto il resto. Dà la misura della qualità personale di questo gruppo. Non vi nascondo che giocare queste due partite senza Monroe pensavo avrebbe rappresentato una difficoltà ed anche un’opportunità, quella di provare cose diverse. Diciamo che è la faccia tecnica della medaglia emotiva di cui parlavo prima. Le risposte emotive che abbiamo dato hanno permesso alla parte tecnica di essere vincente.
Biella era la squadra che segna più punti del campionato è stasera si è fermata a 62: quello che avevamo in testa di fare era molto chiaro. Sapevamo di aver bisogno di una difesa molto intensa e rendere difficile la partita delle loro bocche da fuoco, costringerli a cercare contributi diversi.
Gandini? Lo scorso anno era partito da rincalzo di lusso e dopo cinque partite era il centro titolare. Ora è arrivato un giocatore americano nel suo ruolo, ma nessuno dimentica le sue qualità, che non entrano nei numeri e nelle statistiche. Le partite di Luca sono significative quanto i punti di chi è predestinato a segnare e gli assist di chi deve guidare la squadra. Chi guarda solo i suoi numeri di pallacanestro ci capisce poco”.
MVP: non sbaglia praticamente nulla Michael Umeh, che lascia spazio ai compagni per poi prendere in mano la partita nei momenti decisivi. 21 punti con 8/12 dal campo per lui, oltre ad un gran lavoro difensivo su Voskuil.
Il peggiore: non la miglior giornata per Laquintana, che sbaglia tanto e soffre terribilmente contro De Nicolao. 3/9 dal campo e 3 perse il suo score.