Pesaro – Seconda vittoria interna su tre incontri casalinghi per una Consultinvest che appare tanto tenera fuori dalle mura amiche, quanto tenace ed orgogliosa davanti ai propri tifosi.
Dopo la rocambolesca vittoria ottenuta due settimane fa contro Roma, arriva un’altra soffertissima (ma preziosissima) vittoria contro una diretta rivale come l’Upea capo d’Orlando che, proprio con questi due punti, viene raggiunta dalla truppa di coach Dell’Agnello
Ma se contro i Romani la vittoria era stata frutto di alcune fortunate coincidenze, contro i siciliani arriva dopo una partita piuttosto brutta ma comunque comandata per quasi tutti i quaranta minuti e, in definitiva, meritata.
Meito principale va a coloro che si stanno profilando le colonne su cui si dovrà fondare l’eventuale salvezza dei biancorossi di casa, ovvero quei Myles, Ross e Judge che si stanno mostrando gli eleementi più pronti dei tanti rookie piovuti da queste parti.
Myles, fin che hanno retto le sua gambe a corto di allenamenti, ha trascinato i suoi per tutti i primi venti minuti, ma poi alla lunga è finalmente emerso davanti ai propri tifosi quel Ross che alla fine risulterà essere il top scorer, nonché match winner con il tiro decisivo messo a segno a 2 secondi dalla fine; il tutto con un Judge che contro i pochi lunghi avversari ha giganteggiato sotto le plance, come dimostra la sua prima doppia doppia da professionista.
L’Upea paga una giornata globalmente storta, in cui sicuramente storta in cui sicuramente hanno pesato l’assenza di Nicevic ed il fatto che Henry fosse appena arrivato; c’era bisogno che gli altri dessero qualcosa in più, ma se Archie e Soragna hanno fatto più del solito, è mancato Freeman, fatta eccezione per la fiammata finale con cui comunque stava per ribaltare la partita.
Primo quarto inaspettatamente dai ritmi compassati; coach Griccioli manda in campo i suoi al piccolo trotto e dall’altra parte Dell’Agnello varia il consueto starting five, mettendo il campo i due lunghi Judge e Reddic, con Ross a partire dalla panchina; si scoprirà comunque in seguito che l’ala americana aveva accusato dei problemi in nottata che avevano convinto il suo coach a preservarlo in qualche modo
La mossa comunque pare buona perché. al netto di qualche consueto errore di gioventù la Consultinvest del primo quarto è molto efficace; Myles trascina i suoi dal punto di vista realizzativo, con Judge a troneggiare sotto le plance e comunque sette giocatori a segno nel solo primo quarto.
L’Upea ha Henry che crea più che altro confusione e Freeman che non ha intenzione di voler entrare in partita, così se rimane aggrappata al match è solo per merito di un eccellente inizio di Burgess; in ogni caso il pessimo 21% complessivo al tiro la condanna a rincorrere per tutti i dieci minuti.
La Consultinvest vola così nel finale anche sul +8 (16-8), prima di chiudere il parziale con un meritato 19-12.
In apertura di secondo quarto i padroni di casa, grazie alle movenze felpate di un Ross ispirato anche dinanzi ai propri tifosi, arriva al massimo vantaggio (23-12), ma a quel punto l’Upea ha finalmente un sussulto.
Griccioli manda in campo Soragna, che non solo dà una bella scossa a livello difensivo ma inaspettatamente, con sette punti quasi in fila, ispira la rimonta dei siciliani.
La Consultinvest smarrisce sicurezza davanti ad una difesa al limite del fallo, e talvolta anche oltre, e così a metà frazione un cesto di Pecile porta i suoi al – 2 (27-25); Pesaro reagisce con un bel cesto di Ross, che si libera finalmente del mastino Soragna, e anche di Judge ma poi, proprio nel finale lascia via libera al sorpasso dell’Upea.
E’ infatti Archie, il migliore dei suoi alla fine dei primi due quarti, a suggellare la rimonta con un canestro più tiro libero che inchioda il punteggio sul 32-34 quando si va all’intervallo lungo.
Al ritorno in campo l’Upea sembra proseguire nel suo buon momento, arrivando subito sul 32-38, ma a quel punto per la formazione di Griccioli si spegne improvvisamente la luce; è passato infatti solo un minuto e mezzo ma, di lì alla fine del quarto, l’Upea riuscirà nell’impresa di segnare solo un punto.
Il parziale della Consultinvest, con i soliti Myles, Ross e Judge sugli scudi, è quindi di 16-1e così si arriva all’inizio dell’ultima frazione con i padroni di casa in vantaggio per 48-39.
La partita si ormai incanalata su questi binari, con uno spettacolo poco sopra la decenza e delle percentuali assolutamente insufficiente su entrambi i fronti (sia Pesaro che Capo d’Orlando termineranno infatti con un eloquente 35% complessivo al tiro), tuttavia l’Upea riesce a riprendersi dall’orrendo terzo quarto.
Con un altro cesto di Ross la Consultinvest arriva subito al massimo vantaggio (50-39), ma poi arriva il tanto atteso risveglio di Freeman; la guardia dell’Upea si mette in proprio e, comunque coadiuvata dai sempre positivi Archie e Soragna, trova un paio di triple impossibili che riaprono di fatto il match.
Nel finale gli ospiti arrivano un paio di volte al pareggio, dapprima a quota 55 e poi a quota 58, ma non riescono mai ad operare il sorpasso.
Sul 58 pari a 1:29 dal termine Judge insacca due preziosissimi tiri liberi a cui risponde ancora Freeman; l’Upea ha poi la palla per andare in vantaggio ma la spreca, così tocca a Ross, quando mancano 8 secondi al termine, attraversare il campo e trovare un canestro in giravolta che in parecchi, nel dopo partita, non riuscivano ancora a spiegarsi.
Mancano a quel punto un paio di secondi ma, nonostante i due time out consecutivi chiamati da Griccioli, l’Upea riesce a trovare solo una tripla sbilenca che si spegne sul ferro.
La Consultinvest può festeggiare e raggiunge proprio i siciliani a quota 4; entrambe le formazioni possono comunque momentaneamente respirare, visto che l’ultima piazza di Caserta è sotto di quattro lunghezze.
Consultinvest Pesaro – Upea Capo d’Orlando 62-60
Parziali (19-12; 13-22 ; 16-5; 14-21)
Progressione 19-12; 32-34; 48-39
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66125.html
Mvp: finalmente anche i suoi tifosi hanno potuto vedere le qualità di Laquinton Ross, visto che fino ad ora le sue migliori prestazioni erano arrivate in trasferta. Invece oggi, pur partendo dalla panchina e pur con qualche problema di falli, l’ala di Dell’Agnello è riuscito a dare continuità ai suoi lampi di classe, portando a casa 21 punti ed 8 rimbalzi, oltre all’incredibile tiro decisivo che ha sparigliato la partita a poco meno di due secondi dal termine
Wvp: giunto alla sua età non ci si aspetta che possa più fare i miracoli di una volta, ma di certo fa male vedere un Gianluca Basile così poco incisivo nella partita e, addirittura, rinunciare a dei tiri che una volta avrebbe insaccato ad occhi chiusi.
Spogliatoi
Dell’Agnello: direi che è stata una partita che abbiamo interpretato bene. Dovevamo tenere basso il punteggio e correre: la prima parte ci è riuscita, la seconda un po’ meno ma venivamo da una settimana tribolata ed avevamo tanta pressione addosso, sicché possiamo comunque dire di essere soddisfatti. Fattori decisivi sono stati indubbiamente il nostro atteggiamento difensivo e le poche palle perse, cose peraltro strettamente collegate tra loro. In ogni caso devo dire bravi ai miei ragazzi, perché sono quasi sempre riusciti a rimanere lucidi ed attenti a fare le cose che avevamo preparato prima della partita. Ross aveva avuto dei problemi in nottata e solo per questo motivo è partito dalla panchina; anzi, inizialmente avevamo pensato di fare così con Myles, visti i suoi pochi allenamenti in settimana, ma si era venuta a a creare questa necessità e non potevo permettermi di partire con tutti e due in panchina.
Griccioli: è stata una partita che onestamente ha alternato numerosi momenti brutti a pochi momenti migliori. Sapevamo che ci aspettava una guerra ma noi ci siamo battuti solo a tratti; sembrerà strano dirlo in un match terminato 62-60 ma penso che noi abbiamo concesso troppo agli avversari, nel senso che abbiamo subito permesso a loro di prendere fiducia e poi spesso nel prosieguo ci siamo persi in un bicchier d’acqua. Non so spiegarmi cosa ci sia successo nel terzo quarto, ma in effetti segnando solo 5 punti in dieci minuti risulta alquanto difficile poter pensare di vincere una partita; ciò nonostante con la difesa eravamo riusciti a raddrizzarla ma se non segni è veramente dura. Pesaro indubbiamente ha meritato la vittoria ma noi alla fine abbiamo lasciato per strada troppe occasioni, talvolta anche clamorose. Vincere oggi ci avrebbe dato grande fiducia, viste le tante vicissitudini che abbiamo attraversato fino ad ora, ma comunque i miei ragazzi hanno dimostrato di saper lottare.
Giulio Pasolini