Nell’anticipo della 7 giornata di campionato la Grisin Bon Reggio Emilia vince di misura contro l’Acea Virtus Roma con il punteggio di 87-83 e conquista il 5 sigillo consecutivo in una gara dove il collettivo ha prevalso sui singoli.
E’ stata una partita avvincente quella che si è disputata in un Pala Bigi infuocato, decisivo in alcuni tratti del match nel trascinare la truppa di coach Menetti; gara intensa, maschia in cui è Reggio ad avere la meglio contro una Virtus Roma mai doma, capace di tirare con ottime percentuali dal campo (62% da due e 52% da 3), ed a mettere sul parquet di Via Guasco quell’energia difensiva necessaria per poter espugnare le mura biancorosse. Nella serata dei rientri di Silins, Diener e Pini ad esaltarsi è stato il gruppo, non un giocatore al di sopra delle righe ma l’insieme che ha dimostrato quanto questo squadra ha voglia di ottenere dei risultati importanti. Le zampate vincenti nell’ultimo periodo, in una gara dal punteggio sempre in equilibrio, sono venute dal talento di Mandrake Diener e Amedeo Della Valle, bravi e cinici a sfruttare le poche lacune difensive della squadra ospite, e a colpire con freddezza dalla lunga distanza nei possessi chiave del match. Roma esce sconfitta, senza i due punti in classifica ma con tante note positive che consolidano le certezze di una squadra che ha nella coppia Gibson-De Zeeuw l’asse portante di una compagine con tanta fisicità nella quale la poca profondità di un roster limitato sembra essere l’unico punto debole.
Partenza sprint per gli ospiti che provano subito ad approfittare del gap fisico tra Mussini e Gibson sfruttando il gioco spalle a canestro del playmaker ex Brindisi, abile nel farsi trovare pronto e ad aprire il gioco per due facili conclusioni di Ejim che portano il punteggio sullo 0 a 6.
Reggio non trova con facilità la via del canestro, Cervi domina l’area e sfrutta le lacune a rimbalzo dei capitolini ma sulle secondo palleè il ferro a sputare ogni conclusione. La Virtus dal canto suo attacca con pazienza ed efficacia, sfruttando al massimo l’approccio molle dei padroni di casa, non usuale nelle partite interne, portandosi sul 6 a 13 al 5’ con conseguente time out di coach Menetti a frenare l’ondata romana.
Due fischiate discutibili infiammano il palazzetto ma Roma sembra aver la testa giusta per continuare a macinare gioco, sul più 10 prova a cavalcare l’onda e allunga la difesa mettendo le mani su tutti i palloni.
La squadra ospite sembra avere tutte le intenzioni di vendere cara la pelle, gli schemi offensivi appaiono ben oliati e sono lo specchio di una condizione mentale più che positiva.
A due minuti dal termine del quarto la coppia lituana Kaukenas- Lavrinovic sblocca il torpore offensivo degli emiliani, insaccando due bei canestri dalla media che sembrano sbloccare la situazione offensiva. Una tripla di Stipcevic riporta Roma sul più 7 ma a rispondere è il lettone Silins, al rientro dopo un lungo stop con gli occhi puntati addosso dagli scout Nba venuti appositamente per vedere le gesta del prodotto del vivaio biancorosso, abile a trovare la via del canestro e a firmare il 16 a 21 alla fine del primo quarto.
Un parziale di 9 a 0 a favore degli emiliani apre la seconda frazione di gioco, l’inserimento di Silins cambia la dinamica difensiva dell’intera squadra reggiana; Roma dopo aver disputato un primo quarto perfetto inizia a pasticciare in attacco, incappa nelle prime difficoltà del match perdendo lucidità e concedendo larghi spazi alle transizioni biancorosse, finalizzate in gran parte da un Cinciarini, padrone della gara, che regala ai suoi il vantaggio al 3’ sul punteggio di 25 a 21. La Grissin Bon in uno dei suoi momenti migliori concede due triple piazzate a D’ercole micidiale nel realizzarle con freddezza; la partita si svolge a strappi, entrambe le squadre vivono di alti e bassi ravvicinati e ad esaltarsi sono i singoli Taylor e De Zeeuw che insaccano dall’arco fissando il punteggio sul 32 a 33 a 3’ minuti dal termine in una gara equilibrata. Il secondo quarto è un continuo cambio di vantaggi, la partita non trova il suo padrone, Roma cerca spesso il suo lungo belga che, servito con costanza, punisce puntualmente gli errori difensivi di Cervi sul pick and roll e si dimostra punto di riferimento offensivo dei capitolini. La conclusione di Stipcevic a pochi secondi dalla sirena inchioda il punteggio sul 36 a 39 alla fine del primo tempo di gioco.
Il ritmo difensivo di Roma non cambia, la squadra ospite non concede un singolo centimetro agli attacchi reggiani e fa di tutto per non dare la possibilità ai padroni di casa di eseguire con pazienza gli schemi offensivi. Un paio di invenzioni di Kaukenas e una tripla di Taylor sbloccano il punteggio, dall’altro lato del campo Gibson e Morgan rispondono al fuoco (43 a 45 al 3’). Il gioco di Roma è vario, l’intelligenza dei suoi playmaker e le capacità indiscusse del suo coach le permettono di trovare il giusto equilibrio tra giocate in penetrazione e conclusioni pesanti. La dinamicità offensiva ospite, per Reggio Emilia, risulta un ostacolo inaspettato, le giocate degli esterni portano la difesa biancorossa a chiudersi; in questa situazione di gioco ad approfittarne è il lungo Usa Morgan che deposita nel cesto gli assist preziosi dei compagni.
Diener fatica a mettersi in partita, commette tante ingenuità a dimostrazione del suo stato di condizione ancora non al 100%; dall’altro lato Gibson invece sta benissimo e segna un bel canestro dalla distanza in transizione che porta i suoi sul 47 a 52. Il clima sugli spalti è infuocato, sembra di rivivere la serie play off di due stagioni fa; ne esce una partita spigolosa, nervosa ma per certi versi bella ed emozionante.
Il team di Menetti prova a cambiare marcia, l asse Taylor-Diener confeziona un bel canestro da sotto e il tecnico fischiato alla panchina romana regala 3 tiri liberi che portano i biancorossi in vantaggio sul 56 a 52 a 2’ dal termine del quarto. Polonara esalta i suoi supporters e suona la carica con un tap in rocambolesco di pura voglia mentre per gli ospiti è De Zeeuw a farsi trovare pronto al centro dell’area su una dormita collettiva reggiana; il quarto si chiude sul 58 a 57 per la Grissin Bon.
L’ultima frazione si apre con un botta e risposta senza esclusione di colpi; D’Ercole è bravissimo ad insaccare la sua 3 tripla e Lavrinovic, padrone dell’area, finalizza con successo ogni possesso a sua dipsosizione (64 a 62 al 3’). Su una carambola in attacco di Roma il ferro respinge una comoda schiacciata di Jones, Reggio è brava a controllare il pallone e si lancia con velocità in contropiede; Cinciarini subisce fallo, realizza entrambi i tiri liberi e regala ai suoi il più 6 sul 68 a 62. La Grissin Bon sembra aver in mano le redini del match, comanda il ritmo di gioco ma sbaglia due comode soluzione sotto le plance che risvegliano Roma, brava a sfruttare l’occasione con un azione da 3 punti dell’ alterno Triche che riavvicina i suoi sul punteggio di 68 a 65 a 5’ dal gong.
Nel momento chiave del match Della Valle fa esplodere le tribune di Via Guasco, dimostrando a tutti gli scettici il carattere immenso di questo ragazzo dal futuro roseo; due triple che nominano di diritto l’ex Ohio State hombre del partido e che sembrano affossare una Virtus mai doma. Roma ha 7 vite, due conclusioni dall’arco del suo giocatore più esperto Jones e di un Gibson in stato di grazia tengono in vita la squadra ospite sul 78 a 76. Nel possesso seguente Cinciarini è bravo a non forzare sul ribaltamento, trova l’aiuto romano sulla penetrazione e scarica a Drake Diener un pallone che pesa tantissimo. Il fuoriclasse ex Sassari non perdona, segna la tripla che sa di liberazione dopo gli ultimi mesi passati a soffrire in infermeria e si ripete poco dopo con una canestro dalla media ad altissimo coefficiente di difficoltà. Una serie di liberi realizzati con precisione da entrambe le squadre chiude il match con il punteggio di 87 a 83, Reggio per il momento si porta in testa alla classifica e i tifosi iniziano a sognare ad occhi aperti.
Grissin Bon Reggio Emilia – Acea Virtus Roma 87-83
Parziali (16-21, 20-18; 22-18, 29 – 26)
Mvp: Amedeo Della Valla/Drake Diener