Roma, 18 novembre 2014 – Roma batte anche lo Spirou Charleroi al Pala Tiziano nella prima gara del girone di ritorno dell’Eurocup e, udite udite, si qualifica matematicamente con ben 4 turni di anticipo per la seconda fase della competizione, le fatidiche Top 32. Contro ogni pronostico i Dalmonte’s Boys infilano questa sera al Pala Tiziano la quinta W su 6 gare (senza dimenticare l’unica gara persa a Praga contro il CEZ Nymburg dopo ben 3 supplementari), nel girone C di questa Eurocup ed ora possono approcciare le prossime, insidiose trasferte di Nancy e Siviglia con animo leggero, senza l’assillo di dover vincere a tutti i costi per qualificarsi, una posizione d’invidiabile forza meritata sul campo.
Impressionante questa sera la Virtus Roma che regge l’urto comunque di un impegno internazionale con una solidità spa-ven-to-sa, dimenticando di essere scesa in campo appena 48 ore prima e di aver recuperato un -19 al cospetto di una buonissima Openjobmetis Varese in un match di una intensità elevatissima. L’Urbe rifila ben 31 punti di scarto, con relativa prestazione maiuscola, ad uno Spirou Charleroi che sicuramente non potrà certo descriversi come il Real Madrid od il Maccabi ma che, nel suo piccolo, aveva vinto contro l’Oldenburg in Eurocup e perso solo di 5 punti contro il Siviglia: non una portaerei ma neanche una goletta sbandata in mezzo ai marosi, ammesso che i marosi si chiamino Jones, Morgan o Triche ed Ejim, tanto per intenderci. Una vittoria roboante contro un avversario non impossibile ma nemmeno così scarso come qualcuno potrebbe pensare, non sarà forse che è questa ACEA ad avere un livello di gioco e di tecnica superiore e quasi al livello di altre competizioni europee più prestigiose?
A questo quesito potrà darci risposta solo il tempo, intanto Luca Dalmonte ed il suo staff si godono questa vittoria che gli consente di archiviare la pratica Spirou Charleroi dopo quasi appena 10 minuti di gioco e meritando più di un semplice applauso: sette uomini in doppia cifra vorranno pur dir qualcosa…Valutazione complessiva 129 a 55…Ben 27 assist di squadra….Cifre da capogiro in un match se si considera che questi ragazzi sgobbano insieme da 12 gare ufficiali soltanto.
Chi vi scrive non è mai stato facile preda di entusiasmi precoci bensì ha sempre predicato serenità ed umiltà per questa stagione in casa Virtus Roma, beh…Dopo la prova maiuscola di forza, maturità e concretezza di questa sera conferma che Roma non vincerà mai il tricolore ma che si deve altresì corrispondere un grosso tributo a questa squadra, allo staff, alla dirigenza che ha messo in piedi un team che non solo sta raccogliendo in Europa applausi a scena aperta onorando nel continente il nostro basket, atavico ed asfittico da un po’ troppo tempo nelle competizioni di vertice, ma che sta mantenendo fede alle promesse fatte: lavoro, sudore, sacrificio, dedizione e tanta voglia di lottare.
Forse la stampa specializzata nostrana si concentra tanto e troppo su altre squadre e fa bene, considerando le cifre che le altre squadre in Italia han messo a disposizione dei propri GM, però sarebbe adesso il caso di celebrare questa squadra che almeno ha centrato il suo primo obiettivo (anche se non dichiarato), unica tra le 7 sorelle impegnate in Europa, e con ben 4 turni di anticipo e che “rischia” realmente di diventare la mina vagante in seno alla Lega.
Cosa dire infine della gara? Pronti, via e 9-0 per la Virtus Roma con coach Jacques Stas che chiamava tempo dopo appena 3 minuti di gioco. Da quel momento lo Charleroi, ripeto, non una squadra imbattibile ma una buona squadra di livello medio europeo, non riusciva più a rialzare la testa salvo restando per un breve lasso del secondo periodo risalendo sino al 27-22 con tripla del solito, mai domo Andre Collins al 13°. Ma sarà un fuoco di paglia, la Virtus dei rookies, la Virtus dei giovani di belle speranze ma poco grip internazionale smolecolizzava l’avversario intimidendolo con una difesa quasi perfetta ma, soprattutto, sceglieva opzioni offensive ad alta percentuale di realizzazione con i tiri dalla lunga che finalmente entravano con ripetitività e puntualità, alla fine un roboante 55% dalla lunga per Roma.
Paradossalmente brillavano meno i due protagonisti della bella impresa contro Varese, Rok Stipcevic e Maxim De Zeeuw, quest’ultimo condizionato dai due, tre falli fischiatigli contro in pochi minuti di gioco, mentre gli altri, come Kyle Gibson, si divertivano a passarsi la palla e regalando assist, l’ex-Pistoia alla fine del match ne avrà consegnati ben 5.
Bella Roma insomma, vittoria in scioltezza nel resto della partita e divario che si dilatava sino al +31 finale quasi come logica conseguenza di quanto poteva desumersi dal campo. Quante squadre si sarebbero “fermate” pensando a risparmiarsi e rischiando il rientro dell’avversario? Questa ACEA ha continuato a battere, a martellare, dal +20 al +25 eppoi sino anche al +33. Mentalità positiva, mentalità vincente!
Ora archiviare in fretta, cuore e testa al Pala Bigi dove sabato si dovrà imbattere contro una delle 4 sorelle del campionato, la Grissin Bon di coach Max Menetti. Esame di laurea? No, ma certamente una gara dalla quale prendere il meglio con estrema leggerezza, mantenendo questo livello di gioco e di voglia agonistica, allora sì che assisteremo ad un match niente affatto che scontato.
La cronaca
Primo periodo, Roma alza subito la voce in difesa mentre i belgi si piazzano in una staticissima 2-3. Lo Charleroi attacca malino, merito anche alla buona difesa romana ma la qualità media non è eccelsa nonostante Hatcher si danni l’anima in cabina di regia. E sul 9-0 al 3° con tripla di Gibson, Stas deve stoppare tutto, lo Spirou sta veramente facendo fatica a concretizzare in attacco anche con 2 rimbalzi offensivi. Al rientro sempre Spirou a zona ma poi altra persa sanguinosa e Gibson fa 2/2 dalla lunga, 12-0 al 5°. ACEA sul velluto, letteralmente, al momento sembrano due squadre di categorie profondamente diverse. Coach Stas le prova tutte, ribalta quasi tutto lo startin’ five sino a quando Mukubu fa “goal” da tre, 12-3 al 6°. Sandri per Jones, altra rubata della Virtus e schiaccione in contropiede di Ejim su assist di Triche e, azione dopo, idem ma molto più spettacolare, 17-3 al 7° e Stas richiama tempo. Non c’è gara, sembra già finita la gara ma mai come in questa stagione la Virtus deve alzare i pugni al cielo in segno di vittoria solo quando suona la quarta sirena! Finalmente Page per lo Charleroi ma D’Ercole va da tre dopo che Ejim, in fiducia, s’è visto sputare dal ferro un’altra tripla comoda comoda. Ancora Mukubu dalla lunga, 20-8 ma lo imita Sandri, 23-8 ma l’andamento della gara è di totale controllo per l’Urbe. Entra Stipcevic mentre lo Spirou accenna una zone-press tutto campo e nel mentre c’è anche Wise in campo. Ancora Mukubu, 3/3 dalla linea dei sogni, 23-13 e subito dopo Collins in entrata, 23-15 e si chiude con l’ACEA un po’ a frenare l’andamento eccellente del primi 8 minuti. Non c’è gara ma non bisogna mollare la concentrazione.
Secondo periodo, ancora zone-press per i belgi che tornano ad uomo sul primo possesso del periodo. Collins è caldo, 23-17 e dal 23-8 che Roma sta subendo un parziale attivo di 0-9. De Zeeuw, in ombra al momento, fa 2° e 3° fallo in un amen, brutto segnale di poca attenzione ma anche un arbitraggio poco “tenero” per l’ACEA che è già a 4 falli di squadra al 12°!! Jones spezza l’incantesimo ma Wise segna anche lui, 25-19 al 13°. Collins ringhia su Rok ma il play croato lo gela da due, 27-19. Ancora Andre Collins dalla lunga, 27-22 e lo Spirou è tornato in gara ma Jones fa lo stesso, 30-22. Long-two di Wise ma c’è sempre Bobby Jones a tenere Roma desta, fallo per lui e 2/2 dalla lunetta, 32-24 al 15°. Wise da due…Jones da tre! E dopo D’Ercole strappa la palla ad Hatcher e va a concludere con rabbia in solitaria, 37-26. Lo stesso Capitano poi compie fallo su Page, bonus superato e liberi per lo Charleroi, 37-28 al 16°. Zona di nuovo degli ospiti, Stas cerca di disorientare l’attacco romano ma c’è sempre Jones in agguato, liberi ma solo uno su due, 38-28, sono già 13 i punti per lui. Triche rileva D’Ercole e va da tre, subito, 41-28 e Roma ha di nuovo lo startin’ five con Gibson, Triche, Ejim, Jones e Morgan. Stas rivuole Collins per Hatcher che sta, diciamolo, deludendo ma gli ospiti almeno lottano, non si arrendono e conquistano un altro bel rimbalzo in attacco con Wise che subisce fallo, liberi ed è 41-30. Sandri per Jones quando mancano 2’22” e proprio l’ex-Torino si procura un tecnico perché Mukubu simula fallo. Libero ok e sull’azione successiva Morgan si fa depredare della sfera, Wise lo punisce subito dopo in avvicinamento al ferro, 42-32 al 19°. Quarto fallo di Mukubu su Morgan, lunetta anche per lui ed è 44-34 con Gibson che sta disimpegandosi in assist-man. Ejim ancora regala segnali confortanti di ripresa, fallo su di lui su “rubata” ai danni di Collins, liberi ed è 46-34. Poi Morgan serve un dolcetto a Morgan, 48-34. Sul finire Page si procura un bel buono+fallo,48-37 ma a soli 9” dal finire gli applausi son tutti per Sandri che serve un assist a Morgan al bacio, 50-37. Ottima Virtus comunque, non era pensabile che lo Spirou si facesse asfaltare senza reagire ma il controllo del match è totale. Paradossalmente ora Roma ha tutto da perdere se mollasse un pò…
Terzo periodo, Stas vuole provarci, solo Page dello startin’ five mentre Dalmonte va col suo classico quintetto. Beghin al ferro, idem Gibson per iniziare, 52-39. Lambot e Jadin cercano di accelerare ma Triche, in transizione, la mette da tre, 55-39 massimo vantaggio di Roma ma Page va da due, 55-41. Ejin da post basso, Jadin da tre con fortuna e Jones da tre, 60-44 e di gioco se ne vede pochino benchè si segni. Da segnalare che il canadese di colore di Roma è già a quota 9, al momento carrier high con la maglia di Roma ma anche tanta, tanta ciccia!! Intanto Jones prende sotto cura Mukubu appena rientrato e sono scintille, il belga naturalizzato perde la trebisonda ed il possesso…E poi Triche regala un assist al bacio per Gibson, 62-44 e +18 con Stas che deve arginare la falla. Page al rientro dal time-out segna, poi Morgan spreca sotto, esce sconfortato per De Zeeuw che era ancorato alla panca per 3 falli a zero punti. Intanto è Page contro tutti, liberi per lui nella bolgia dell’area romana. Ecco Stipcevic, stasera un po’ in ombra come l’ala belga di Roma mentre Triche ancora da tre segna, 65-47 al 26°. Anche Ejim va da tre, +21 e dopo ancora Roma con De Zeeuw ma ora le briglia sono sciolte, Wise da sotto e dopo l’arbitro greco si copre di ridicolo sanzionando una bellissima stoppata di Sandri su Wise al ferro !?!? Collins argina la marea romana, 70-52 al 29° e subito anche Wise in transizione, 70-54. Ternina il periodo sul 70-56, lo spettacolo ora langue, Roma ha abbassato i giri del motore ma manca ancora un periodo, meglio non scordarlo!
Quarto periodo, viene sanzionato un tecnico a D’Ercole (tra lo stupore generale), e quindi il periodo inizia con un libero di Collins a segno, 70-57 con parziale aperto di 0-7 per lo Spirou. Ci pensa Lollo D’Ercole, tripla ed è 73-57 a bloccare l’incedere dei rossoneri. Mukubu che gioca con la scimmia dei quattro falli sul groppone, va da sotto, 73-59 e Stas riordina la zona ma viene bucata subito, splendido passaggio lob di Jones per Morgan e Roma va. Si rivede Beghin per lo Charleroi in campo (ma non mancava a nessuno..), Jones la rimette dalla lunga, 80-59 e siamo a +21 al 34° con gara termine. I fiamminghi sono vinti, la voglia di lottare c’è ma manca l’energia e standin’ ovation per l’MVP del match, Bobby Ray Jones Junior da Compton, LA. Mentre il pubblico invoca Rei Pullazi, Ejim affonda il coltello nella piaga belga da tre, 15 punti per lui e Stas deve, vuole parlarci sopra sull’88-62 al 36°. Dalmonte svuota la panchina, è il tempo anche di Rei Pullazi e Kushchev che debuttano in coppa, Roma vola sul +33 con i liberi di Capitan D’Ercole che fa 100. Termina il match con un trionfo della Virtus che si qualifica alle Top 32 in carrozza.
Sala Stampa
ACEA Virtus Roma – Proximus Spirou Charleroi 100-69
Parziali: 23-15; 27-12; 20-19; 30-13;
Progressione: 23-15; 50-37; 70-56; 100-69
MVP: Bobby Jones fa praticamente tutto ma soprattutto dice 19 punti con 3/4 da tre. Benissimo anche Melvin Ejim, carrier high per lui con 15 punti, 2/3 dalla lunga e 21 di valutazione, secondo solo a Jordan Morgan che dice 17 punti e 25 di valutazione.
WVP: il nuovo play Hatcher dello Charleroi riesce a collezionare un -5 in 23 minuti di gioco.
Fabrizio Noto
@FaberNoto