Dopo tre quarti di difficoltà, la vecchia guardia di Milano gioca un quarto periodo quasi perfetto chiudendo il proprio canestro e producendo 32 punti che regalano un rotondo +19 finale. Il risultato è bugiardo per quello che si è visto in campo, ma è una vittoria che dà sicuramente morale.
L’apertura di partita è tutta di Joe Ragland che in una letargia generale riesce a piazzare tre triple su altrettanti tentativi, dimostrandosi il più in palla di tutti. Nonostante una difesa tutt’altro che perfetta, in particolare di Kleiza, Milano riesce a costruire un vantaggio già interessante con Samuels che calamita molte attenzioni della difesa e gli esterni a punire. Nei primi dieci minuti vengono fischiati ben tredici falli, con l’ultimo minuto e mezzo che dura un’eternità, ma alla prima sirena Milano è avanti 26-16.
La reazione degli ospiti non si fa attendere e con un 7-0 tutt’altro che repentino si riportano a contatto, giovandosi del fatto che in ben sei minuti il secondo quintetto milanese produce la miseria di tre punti. Moss e Gentile sono già limitati da due falli a testa e l’inserimento di James (-16 di plus-minus in 8 minuti giocati) è tutt’altro che produttivo, da qui arriva addirittura il sorpasso degli ospiti con Banchi a chiedere timeout.
Rientrati Samuels e Ragland la musica cambia, l’EA7 torna a macinare gioco e attacchi sensati, ma alla pausa lunga il vantaggio è di sole due lunghezze.
Al rientro dagli spogliatoi l’atteggiamento della squadra di Banchi è confortante, con tanta difesa, qualche contropiede e un Ragland sempre più infallibile dalla lunga distanza. Sulla tripla di Melli esplode il Forum perchè si tocca il massimo vantaggio sul +13, ma ancora una volta arriva il momento di stop e gli ospiti possono tranquillamente approfittarne andando molto in lunetta e ricucendo interamente lo strappo fino al -1 con cui ci si affaccia all’ultimo periodo. Wright segna subito il sorpasso, ma sarà l’ultimo sussulto degli ospiti che poi soccombono davanti all’enrome intensità messa in campo dall’EA7 che, dovendo presto rinunciare a Melli, si trova obbligata a schierare Moss da ala forte stante l’abulicità di Kleiza. Ne viene fuori un quarto periodo da Olimpia della passata stagione con difesa, fisicità, contatti e un attacco finalmente in ritmo. Ad aiutare il processo di fuga c’è anche un Gentile stellare che segna due triple dal palleggio e un canestro in avvicinamento da top 10 NBA. La partita si spacca e nel finale la squadra può anche incrementare senza pietà il distacco pensando ad un eventuale doppio confronto. Il 90-71 finale è troppo severo per i polacchi ma fa sicuramente morale per i meneghini.
EA7 Emporio Armani Milano-PGE Turow 90-71 (26-16, 14-22, 18-19, 32-14)
Quotes:
MVP: Samardo Samuels. Gioca una partita imperiale sui due lati del campo e anche per mancanza di valide alternative si sobbarca tutto il peso del pitturato. Il clamoroso +37 di plus-minus parla per lui.