Cagliari – Giulianova 74 – 62
La “cura Caboni” funziona. E’ bastato un fine settimana a Beppe Caboni, nuova guida dell’Olimpia Cagliari, per riportare un po’ di fiducia nello spogliatoio sardo, ma soprattutto per condurre la squadra alla vittoria sul parquet di casa con un rotondo 74 a 62 contro il Giulianova. Dopo una “ouverture” di con quattro sconfitte Cagliari trova il primo successo, complice gli abruzzesi che fuori dalle mura domestiche si orientano poco e male, ma soprattutto soffrono di una strana forma di “complesso di inferiorità”. Per l’ennesima volta, infatti, la Globo Giulianova lascia che il match lo conducano gli avversari: il parziale di 24 a 7 all’8’ della prima frazione di gioco è un indice di quanto avvenuto in campo. Se sulla reazione e sulla tenacia degli abruzzesi nessuno può certo recriminare, qualcosa coach Francani dovrà fare, invece, in ordine alla tenuta psicologica dei suoi nei match esterni.
LUISS – Stella Azzurra 82 – 50
Buona la prima. Era un derby, quello contro la “giovane” Stella Azzurra, che sulla carta sembrava essere alla portata della LUISS, e così è stato. Il risultato non lascia alcun dubbio sui valori espressi in campo, anche se a ben guardare sono i parziali di gioco a indicarci esattamente il momento in cui i padroni di casa hanno preso il sopravvento. Il primo tempo si è chiuso, infatti, con un sostanziale equilibrio e un parziale vantaggio degli: 19-2°. Nella seconda frazione di gioco la musica cambia, soprattutto per la pregiata fattura della difesa offerta in campo dagli universitari: sotto pressione in maniera pressoché continua i nero stellati fanno fatica a trovare la via per il canestro. Al suono della sirena le squadre vanno al riposo lungo sul 38 a 25. Per il resto del match il divario nel punteggio diventa sempre più evidente, tanto che nella terza frazione la LUISS è addirittura già a vanti di 21 punti. Il resto è ordinaria amministrazione. Il prossimo fine settimana, intanto, i ragazzi della LUISS vanno a far visita (non certo di piacere) alla capolista Montegranaro.
Fondi e Cassino 61 – 74
Cassino si intona sulla “quinta”. Lo avevano preannunciato nel “pre-match” di venerdì scorso: la Virtus Cassino aveva il favore dei pronostici per cogliere due risultati: battere Fondi e scalare la classifica complice il turno che certo non favoriva le dirette avversarie. E così è stato. Per il Fondi arriva a seconda sconfitta consecutiva, con l’aggravante del match casalingo, mentre il Cassino capitalizza questa vittoria esterna come meglio non poteva. Partono bene i padroni di casa, ma nel secondo quarto si spegne la luce, e andare a canestro a interruttore chiuso è davvero complesso. La squadra di casa non sfoggia molte idee e tutti gli errori commessi si rivelano fatali già al suono della sirena che indica l’intervallo lungo: 19 punti di svantaggio il “gap” nei primi 20’. Nella ripresa il copione non cambia, anzi è il Cassino ha evidenziare una percentuale di tiro inesorabile, e anche quando il Fondi ha un momento di lucidità, l’unica cosa che riesce a fare è accorciare temporaneamente lo svantaggio. Con una sconfitta da smaltire, ora Fondi prova a metetre al etsta sul prossimo match che la vedrà opposta all’Eurobasket: per battere i romani, assetati di punti, ci vorrà qualcosa di più quanto fatto vedere sul parquet di casa.
Palestrina – Eurobasket Roma 86 – 67
Un match combattuto. Tutti attendevano un confronto aperto tra Palestrina ed Eurobasket Roma, e crediamo che nessuno degli spettatori del Pala Iaia si sia annoiato. Palestrina porta a casa un risultato importante anche se all’inizio del match tutto poteva far pensare a una “giornataccia” proprio dinanzi al pubblico di casa. In realtà l’equilibrio è stata la cifra stilistica di tutta la prima frazione di gioco, con gli uomini della Virtus capaci di incidere con i suoi giovani cecchini Troiani e Reali: al suono della sirena siamo sul 19 a 22. Dalla seconda frazione di gioco, tuttavia, parte la riscossa dei prenestini, che capito l’andazzo, reagiscono facendo di necessità virtù, ma iniziando a colpire sistematicamente con il tiro da fuori. La balistica, come scienza esatta, è dalla parte della Citysightseeing, e allo scadere del secondo quarto le due formazioni si ritrovano a parti invertite: 43 a 29 per i padroni di casa. L’Eurobasket, tuttavia, è tutto fuorché assente, tanto che già nella ripresa del gioco trova la strada per infastidire il Palestrina. Il sangue freddo dei prenestini diventa ghiaccio soprattutto sul finire del match, quando c’è da realizzare e mettere definitivamente la parola “fine”. Solo a quattro minuti dal termine al Citysightseeing è consapevole di aver realizzato un’altra vittoria, che non vale doppio, ma che resta un derby davvero entusiasmante. Onore agli sconfitti, ma ora Palestrina è al vertice.
Rimini – Montegranaro 70-88
La Dino Bigioni Shoes Poderosa Montegranaro fa le “scarpe” a Rimini. Sulla riviera si doveva centrare una vittoria, e i gialloneri di coach Steffé non hanno fallito l’obiettivo, anche se privi di “capitan” Berdini. Al Flaminio di Rimini la Montegranaro non va mai in affanno, anzi sembra sempre capace di controllare agevolmente il risultato e il match, anche se l’avvio non è tutto rose e fiori. I romagnoli ci provano e nella prima frazione di gioco fanno tutto quel che devono per mettere in difficoltà la prima della classe; peccato che il match duri altri tre quarti. La carica per i giallo neri suona, infatti, nel secondo periodo, quando Magrini e Ciribeni tirano fuori dal cappello a cilindro un +13 intorno al 14° minuto di gioco. Certamente i Crabs non mollano e cercano di restare incollati al Montegranaro, ma dopo l’intervallo la partita sembra una partitura per orchestra già scritta, con la Poderosa che in piena fuga verso la vittoria del match. Il prossimo impegno per la capolista sarà domenica prossima alle 18 al Palas di via Martiri d’Ungheria contro la Luiss Roma.
Rieti – P. S. Elpidio 83 – 60
A Rieti prevale il fattore campo. Palasojouner reatino stregato per la Ecoelpidiense che torna a casa con una sconfitta, malgrado quanto fatto vedere sul parquet laziale. La formazione marchigiana c’è, e gioca a tratti alla pari con Rieti, ma non basta un avvio con tutti i crismi per portare termine la “mission impossbile” in trasferta. I reatini vanno subito in testa e chiudono la prima frazione di gioco sul 21 a 16, anche se dopo l’intervallo lungo il Porto S. Elpidio cerca di riportarsi sotto ai padroni di casa. La risposta non si fa attendere e il Rieti spinge immediatamente il piede sull’acceleratore: in breve arriva un +10 che avrebbe segato le gambe a chiunque. Controreazione degli ospiti che tentano di riagguantare il match, ma le risorse del Rieti sono infinite, e l’esperienza tanta: gli ultimi dieci minuti in campo vengono scanditi dalla gestione attenta e ordinata del gioco. Il prossimo turno la Ecoelpidiese ospiterà la capolista Palestrina.
Senigallia – Viterbo 88 – 84
Senigallia vince e convince quel tanto che basta che serve a portare punti in classifica con una vittoria sofferta, soprattutto nel finale. Il risultato la dice lunga sulla “battaglia” combattuta anche da parte del Viterbo, squadra mai doma, che lascia le Marche con qualche rimpianto, ma ancher con qualche certezza in più. I padroni di casa, che ora si godono un’invidiabile vista sul girone “C” della Serie “B”, si mantengono avanti per tutto il match e il primo vero allungo lo firma Bertoni con una tripla: 26-20 al 13’. Viterbo non vuole mollare, ma deve fare i conti con una Goldengas che sfoggia una panchina particolarmente ispirata. Ma al di là del “sali-scendi” che prosegue per buona parte dell’incontro, il match si decide tutto nel finale, anzi per meglio dire, si gioca tutto nell’ultimo minuto, quando sull’86 a 84 due tiri in lunetta mettono in salvo il risultato e la partita.