Istanbul – Peccato. E’ tutto quello che viene da dire al termine dei primi 40′ di Eurolega 2014/2015 della EA7 Milano, che esce sconfitta di sole tre lunghezze (77-74) dal campo del Fenerbache. Fatale la classe di Hickman (9 punti ma 2/2 da 3) e Goudelock (19 punti) che, quando c’è stato da segnare i canestri vincenti, hanno risolto un paio di situazioni di attacco non esattamente brillante per i turchi con altrettanti canestri da tre punti , mentre di là Milano non riusciva ad avere altrettante fortuna. Peccato, ma non c’è troppo da piangersi addosso per un lunga serie di motivi. Primo, il formato di quest’Eurolega rende la prima fase quasi più un riscaldamento in vista di quello che il vero momento clou della stagione, ossia le Top 16, quindi anche un paio di punti persi per strada non sono una tragedia come rischiano, invece, di essere più avanti. Secondo, la sconfitta è arrivata, ma comunque di strettissima misura, e vuol dire che al ritorno si potrà puntare lo stesso a ribaltare la differenza canestri, pur se, come detto, in questa fase non è così fondamentale. Terzo, e più importante, Milano ha fatto una grande impressione.
I lombardi hanno dato l’idea della squadra che ha accumulato un anno di esperienza importante, giocando da squadra matura a questi livelli. Su un campo difficile, contro una squadra forte e con ambizioni, Hackett e soci sono stati alla pari per tutta la gara, senza andare via di testa nei momenti difficili, ma anche rimanendo concentrati nei momenti in cui le cose sono andate meglio. Trovando cose positive da un Samuels come sempre lo si vorrebbe vedere sotto canestro (12 punti e 8 rimbalzi), con Gentile capitano vero, che a volte forza, ma non rifiuta una singola responsabilità da accollarsi (15 punti comunque per lui), con un super Niccolò Melli, autore di una gara ottima sia in attacco che in difesa (12+8 come Samuels).
Chiaro, non tutto ha girato per il verso giusto. Kleiza è stato forse il peggiore, soprattutto per un approccio troppo molle alla partita in difesa, dove nel primo tempo ha collezionato una serie di buchi imbarazzanti. Brooks era partito fortissimo, dando vita a un’emozionante sfida nella sfida con Goudelock, per poi perdersi per strada, forse ancora un pò fuori dai concetti di squadra che richiede questa competizione, finendo fuori dalle rotazioni nel finale. E anche Joe Ragland, che ha avuto comunque la fiducia del coach, proprio al posto di Brooks, nei minuti conclusivi, è forse ancora un pò morbido per il livello Eurolega, e ha pagato l’impatto con la competizione. Nulla di irreparabile, sia chiaro. L’esordio qui non è mai stata una passeggiata per nessuno.
La partita ha vissuto prima di una fuga dei padroni di casa, con le magate di Goudelock e mira felice da dietro l’arco, andando subito sul 10-2, poi sul 26-15, dando l’impressione di una gara scontata, con Milano letargica in difesa e inconcludente davanti. Questo fino all’ingresso in campo di Niccolò Melli, capace di segnare 10 punti consecutivi, per portare addirittura in vantaggio i suoi negli spogliatoio per l’intervallo lungo.
Da lì in poi equilibrio e tanta durezza in campo, con gli attacchi che via via hanno perso di lucidità e le difese (ottime entrambe) che hanno preso il sopravvento. Come detto poi, quando si è arrivati punto a punto nel finale, l’EA7 ha perso un paio di ghiotte occasioni, per poi venire punita, anche ingiustamente, da due magate di Hickman e Goudelock, che si sono inventati due tiri da tre punti tanto difficili quanto pesanti.
Resta da lavorare, come è normale che sia a questo punto della stagione. L’attacco è ben lontano dall’essere fluido, la difesa si è registrata nel secondo tempo, ma ha passaggi a vuoto pericolosi e a rimbalzo si sono concesse troppe seconde chances agli avversari (15 rimbalzi offensivi). Ma nonostante tutto è pur sempre il 17 di ottobre (ed è pure venerdì). Per cui c’è il tempo per migliorare, sapendo che la base quest’anno, oltre che talento, offre anche, in apparenza, quella forza caratteriale che a questi livelli solo l’esperienza può formare.
ULKER FENERBACHE – EA7 MILANO 77-74
Parziali: 26-15; 15-28; 16-15; 20-16;
Progressione: 26-15; 41-43; 57-58; 77-74
MVP: Andrew Goudelock. Folletto imprendibile. Gioca molto per i fatti suoi. Ma facendo canestro in questo modo ha ragione lui.
WVP: Linas Kleiza. Molto male il lituano oggi (ex della gara). Scentrato in attacco (3/8), spesso fuori dalle situazioni, ma soprattutto un peso in difesa. Lusso che non ci si può concedere.
Nicolò Fiumi