Cesare Pancotto: “Iniziando dalla settimana di allenamento, c’è stata grande attenzione e grande intensità; la voglia di migliorasi e migliorare tante cose anche buone che abbiamo fatto contro Milano. Ci siamo preparati e ci stiamo preparando a giocare contro un’altra grande squadra, per cui nutro una stima grandissima perché ha saputo costruire nel tempo, ha programmato ed oggi può con ambizione e con una grande organizzazione puntare ai vertici del campionato nazionale. Perché ha una continuità legata alla presenza dell’allenatore da molti anni, un gruppo di giocatori che hanno storicamente portato avanti le varie stagioni, una società che dà garanzie sotto tutti i punti di vista e ha saputo miscelare, secondo me molto bene, l’energia e l’entusiasmo dei giovani con la grande esperienza e qualità di quelli meno giovani.
È un’altra partita turbolenta e di turbolenze, ma per quello che mi riguarda, per quello che ci riguarda, andiamo incontro a questa turbolenza con la voglia sempre di crescere e di portare avanti quelli che sono i nostri obiettivi e la nostra identità. Contro Milano abbiamo dimostrato una forte personalità, una buona identità e delle capacità tecniche e tattiche che devono essere sviluppate; stiamo avendo sempre più chiari i punti di riferimento e le cose che ci sono utili in mezzo al campo. Ho detto alla squadra che i bravi ragazzi vanno in paradiso e i cattivi ragazzi vanno da tutte le parti, cercando di far capire che l’agonismo e l’intensità diventano fondamentali. Apro una parentesi: in questo campionato vedo, per il momento, tanto atletismo e tanta fisicità, ma poco agonismo. Vorrei far capire, per quanto ci riguarda, a quei giocatori che hanno talento atletico, che è fondamentale giocare con fisicità nei contatti ed agonismo proprio perché lo richiede questo campionato e proprio perché una squadra che ricerca delle sicurezze sempre più forti potrebbe aver raggiunto, attraverso questo obiettivo, un vantaggio.
Se è vero che Reggio è una squadra giovane è vero che allora noi siamo una squadra ancora più giovane di Reggio, numeri alla mano. Se è vero che Reggio gioca senza Drake Diener, e questo mi dispiace profondamente per l’uomo e per la qualità del giocatore, ed oltre a Diener, forse anche Silins e Pini, tre assenze che pesano, però pesa per noi l’assenza di Vitali. Chiaramente facciamo due campionati differenti, ma guardo in casa mia e dico che l’infortunio di Luca ci ha dato, da una parte, una forza inenarrabile nel saper superare tutti gli scogli, però è chiaro che abbiamo bisogno di Luca per sviluppare tutte le nostre forze e la nostra identità. Resta il fatto che, al di là delle assenze, Reggio rimane una grande squadra e la riprova c’è stata ieri a Bologna, dove eravamo presenti, dove con questi tre giocatori mancanti ha saputo battere una squadra importante come il Bamberg di Trinchieri. Giocherà in casa, viene da due vittorie consecutive, ha grande morale: ecco noi dobbiamo avere concentrazione, intensità, continuità e ritmo sulla partita”.
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