Seconda facile vittoria per Verona, che si distrae solo nel secondo quarto per poi disporre a piacimento di una Sigma Barcellona sconfitta 83-60. De Nicolao in soli venti minuti giocati spacca a metà la partita, ben aiutato da un infallibile Ndoja, elettrizzando una Tezenis che viaggia ad ondate. Barcellona torna in partita solo per un breve periodo di secondo quarto, quando si svegliano Garri e i due americani e Verona senza il suo play perde il filo, con tanto di espulsione di Monroe. Da Ros, attesissimo ex, prova ad incidere senza troppo successo chiudendo a 11 punti e 8 rimbalzi ma in gran parte realizzati a partita finita.
2598 spettatori, risultato discreto per il venerdì sera, Verona con De Nicolao, Umeh, Boscagin, Ndoja e Monroe mentre Perdichizzi con le torri Da Ros e Garri affiancate da Kelley Maresca e Shepherd. Il primo canestro casalingo della stagione è di Umeh, il primo allungo di Verona è una tripla di Ndoja per il 9-2 subito rintuzzato dai siciliani. Verona corre, il pubblico e i giocatori si divertono, De Nicolao è ovunque ed un’entrata dell’albanese vale il 17-7. Monroe smazza assist dal post, la Scaligera va 24-9 ma Barcellona riesce a correre un po’ con gli americani e risale fino al 26-14 di fine quarto.
Gandini approfitta di Borra ed è subito 32-14, una tripla di Monroe vale addirittura il 37-14 quando dopo tre minuti e mezzo Barcellona trova il primo canestro del quarto. Sembra già indirizzata ma Verona si fa prendere dal nervosismo, De Nicolao si fa fischiare tecnico per il terzo fallo e Garri suona la carica chiudendo il controparziale per il 39-25. Non cessa il blackout, Monroe si fa espellere per proteste, ne approfitta Da Ros che segna il 41-33 dell’intervallo.
Nella ripresa però De Nicolao rientra subito con il piglio giusto, segna otto punti in quattro minuti, Umeh lo segue e Verona torna subito a 53-35. The Shark dispone a piacimento della difesa avversaria, fino a quando Ramagli non lo toglie quasi per vedere come se la cavano i compagni senza di lui. Verona però ormai ha trovato ritmo, Gandini non fa rimpiangere Monroe e tiene botta contro Garri, ancora Ndoja da tre e all’ultimo riposo è 69-43.
Ad inizio ultimo parziale ci sono anche quattro minuti per Bartolozzi, Verona gioca con il cronometro lasciando spazio alle iniziative di Umeh. C’è tempo solo per un brutto ed inutile antisportivo di Spizzichini in cerca di vendetta personale su De Nicolao, finisce 83-60.
TEZENIS VERONA – SIGMA BARCELLONA 83-60 (26-14;15-19;28-10;14-17)
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Ramagli: partita non semplice, l’avevamo resa tale ma poi si è complicata per situazioni abbastanza casuali. Siamo stati poi bravi a riprenderla in mano con personalità, energia, attenzione e qualità. Avevamo le rotazioni contate nel secondo tempo, ma il gruppo ha dato una risposta eccellente.
Veroli nascondeva difficoltà soprattutto per l’entusiasmo che può avere una squadra di giovani soprattutto alla prima, questo era un test totalmente diverso ma abbiamo fatto bene il nostro lavoro.
Dopo l’espulsione di Monroe c’è stata una reazione caratteriale significativa, non avevo dubbi avendoli visti negli spogliatoi all’intervallo, era anche limitato da qualche problema alla caviglia quindi eravamo pronti a non averlo totalmente a disposizione. Anche Ndoja aveva lo stesso problema, io gli ho chiesto comunque 34 minuti ma lui è stato bravo a pulire il suo gioco e a farsi trovare nelle situazioni giuste dai compagni.
Perdichizzi: Complimenti a Verona, ha giocato una partita di grande energia ed agonismo che ci ha messo in grande difficoltà. Per due volte ci siamo trovati in situazione disastrosa, la prima volta siamo riusciti a rientrare procurandoci tiri liberi, poi quando siamo precipitati di nuovo risalire nuovamente la china era arduo. In termini di impegno e di voglia abbiamo dato quello che potevamo dare, dobbiamo migliorare soprattutto dal punto di vista tecnico e dello stare in campo.
Stasera ho visto contro una squadra tosta e pronta a giocare 40 minuti di grandissima intensità. Verona ha un quintetto di grande livello, noi abbiamo della gioventù che deve crescere con la guida dei nostri due stranieri e di elementi affidabili come Garri e Da Ros. Non eravamo fenomeni alle 20.30, non ci dobbiamo abbattere ora.
MVP: se il buongiorno si vede dal mattino, Andrea De Nicolao è di un’altra categoria. Il play sembra giocare su un altro livello rispetto a tutti gli elementi in campo, trovando sempre la soluzione giusta che si tratti di una iniziativa personale o di un assist per un compagno. A questo aggiunge la stessa difesa incisiva mostrata al piano di sopra, che gli causa anche qualche problema di falli, ma bastano 20 minuti per 13 punti, 6 rimbalzi, 6 assist. In due partite il conto assist-perse dice 13-1, per la perfezione manca qualcosa al tiro ma è facile dire che ci fosse non lo si vedrebbe in questa categoria.
Il peggiore: non possono bastare cinque buoni minuti a partita per Tre Kelley, che già non aveva lasciato traccia nel suo precedente passaggio italiano alla Biancoblu Bologna. Qualche corsa nel secondo quarto e poco altro, 3/10 dal campo e 3 perse con Perdichizzi costretto a mandare a lungo Marchetti in marcatura su De Nicolao.