Roma, 11 ottobre 2014 – Come nel 2008. Il debutto stagionale della Virtus Roma sarà al cospetto dei rivali di sempre, la Juvecaserta di Lele Molin per una stagione che si prospetta intrigante per l’Urbe. Sono passati 6 anni e quel giorno si giocava al Palalottomatica….No, non è per rievocare patemi ed ansie pre-campagna abbonamenti capitoline che definire mal gestita è dire poco, è soltanto per ricordare un match in cui poteva generarsi un upset clamoroso. Terminò al supplementare quella sfida grazie ad alcune prodezze di Ibrahim Jabber che tamponò la voglia di riscatto di una Caserta appena ritornata in Lega A, condotta da un grande Di Bella. Forse dopo quel giorno e quel match il popolo casertano capì che la lunga purga in Legadue era definitivamente tramontata e che si poteva ambire ai fasti di un tempo. Roma invece capì che sarebbe stata una stagione complessa dopo la finale scudetto persa contro Siena, e così sarà da lì a poco con Repesa via prima di Natale nonostante la clamorosa vittoria in EL in quel del Baskonia e Nando Gentile, casertano DOC a sostituirlo in panca. Ma questa è storia vecchia, domani si apre un nuovo libro della gloriosa storia delle due squadre, sempre acerrime rivali ma che negli ultimi anni hanno imparato anche a rispettarsi fuori dal campo, dettaglio non da poco.
ACEA Virtus Roma
E’ ancora un grosso work in progress questa ACEA. Una squadra elettrica, fisica, molto potente con tanti chili e tanti muscoli per il campionato italiano ma che deve inserire più ratio che garra nella sua proposizione offensiva, più disciplina che furore agonistico. A Sassari lo si è visto nettamente che questa Virtus 2014-15 pecca in esperienza ed in sapienza, per questo è arrivato di gran carriera Rok Stipcevic che non poteva certo fare i miracoli al Palaserradimigni e poi contro quel po po di roba che ha messo assieme quest’anno la Premiata ditta Sardara-Pasquini.
Un’ACEA che cercherà, come dichiarato da Luca Dalmonte, di trovare la propria identità strada facendo ma sperando di trovarla il più rapidamente possibile. Attraverso questa lente d’ingrandimento l’arrivo di Rocco è un tassello importante perchè se si riesce a liberare Brandon Triche degli obblighi di costruzione del gioco inizialmente assegnatigli, allora l’ex-Trento può risultare un’arma in più e consegnare anche più spazio e ritmo a Kyle Gibson ed al redivivo Bobby Jones. Inutile far finta di nulla, oggi il peso della Virtus Roma è essenzialmente sulle loro spalle aspettando una crescita, a mio avviso più che plausibile, da parte di Melvin Ejim e liberando al momento da eccessivi obblighi finalizzatori il vero rookie della squadra, al secolo Jordan Morgan. L’ex Michigan State è al momento il tassello debole di un attacco che deve vederlo più sciolto e coinvolto nelle trame offensive, non limitarlo cioè al solo sporco sotto le plance. In questo il belga Maxim DeZeeuw assicura molta determinazione e cattiveria, e non è poco dati i tempi che corrono. Da non dimenticare lo spazio che verrà dato ai tre italiani nel roster, Daniele Sandri, Rei Pullazi e Capitan Lollo D’Ercole in un mix d’esperienza e gioventù che rischia di assimilarsi proprio bene.
Questa squadra può far bene se limita gli eccessi di testosterone alla “La vinco io!”, se riesce a mettere tutta la sua esplosività fisico-atletica può veramente far male a tutti. Il precampionato a volte indica criteri di valutazione assai poco validanti, per questo va data massima fiducia a questo gruppo che Luca Dalmonte sta allenando come ai bei tempi passati per lui di Cantù. Una squadra che può realmente far innamorare i propri tifosi, un pò abbacchiati (e c’è da capirli), per il mancato approdo al Palalottomatica senza però escludere che ci si possa andare nella post-season. Ma non ditelo a Dalmonte, la sua creatura deve camminare passo dopo passo senza rischiare di uscire dal seminato, è la sua filosofia di vita. Sassari forse al momento uno scoglio troppo alto da superare, Caserta molto più alla sua portata ma senza esagerare, umiltà e sacrificio saranno le parole decisive da domenica in poi se si vorrà vincere qualche gara in più e rivedere la griglia dei Playoffs concretamente vicina sin da subito.
Pasta Reggia Caserta
Lele Molin è una garanzia ma anche lo spirito di una squadra che realmente ha tutta una città alle proprie spalle che vive, che tifa e che spera per la sua squadra. Un buonissimo precampionato, un ultimo scrimmage contro Avellino che ha dato segnali molto incoraggianti e di base una Caserta non simile nella struttura a questa Roma che incontrerà nel debutto al Pala Tiziano.
L’ambiente è caldo, la vittoria contro Reggio Emilia al supplementare in finale nel V° Trofeo IRTET ha dato forza e vigore a questa squadra che scenderà al Pala Tiziano per combattere, per vincere sicuramente ma…C’è un però.
Al momento la Juve è in difficoltà dal punto di vista fisico, gli infortuni stanno già falcidiando il roster e se mentre si sa che Michele Vitali e Luigi Sergio non potranno essere a referto, su Sam Young si nutrono fortissimi dubbi per la sua scesa sul parquet romano alle 18:15 di domenica pomeriggio quando stamane qualche speranza c’era di vederlo abile ed arruolato.
Comunque mai sottovalutare lo spirito di una squadra che ha fatto vedere nella pre-season che non mollerà mai, neanche con una rotazione potenzialmente limitata a sette elementi per domenica. In regia ci saranno i due tricolori, il sempiterno Marco Mordente che a Caserta sta vivendo la più classica della seconda giovinezza e Claudio Tomassini ma tutti gli occhi saranno puntati sulla potenziale stella-attrazione di questa Juve, sto parlando di Ronald Moore del quale si parla già molto bene. Dopodicchè Frank Gaines bocca di fuoco numero uno (scelta anche la maglia con il succitato numero che da quest’anno si può mettere sulla maglia), eppoi accanto a lui Carleton Scott, Richard Howell con l’altro totem azzurro in squadra, e cioè Andrea Michelori con forse il supporto del giovane Francesco Tealdi.
Si, sono proprio sette come le sette meraviglie del mondo e come erano in sette quelli di Avellino che violarono il Pala Tiziano in febbraio contro ogni pronostico e previsione pre gara. Ma questa è un’altra ACEA, senza dubbio senza però mai tenere in scarsa considerazione che Caserta, conoscendo a fondo il suo coach, non sarà mai disposta a cedere le armi senza combattere. Dovrà arginare i chili ed i centimetri che Roma vorrà buttare nella mischia, un banco di prova non da poco per la Pasta Reggia che deve farsi rispettare. Però Lele Molin è sereno, significherà pur qualcosa ?!?
Precedenti: sono 44 le gare tra Roma e Caserta con 21 giocate nella capitale e 16 vittorie della Virtus
Si gioca: Pala Tiziano in Roma ore 18:15 di domenica 12 ottobre
Arbitri: Lamonica-Weidmann-Aronne
Fabrizio Noto/FRED