Cantù (CO), 11 giugno 2014 – Quattrocento tifosi al raduno di fine anno per la tradizionale festa di fine stagione, stanno a dimostrare dell’attaccamento viscerale per una squadra che riesce ad emozionare comunque la gente brianzola, a prescindere dall’esito finale di una stagione che, come questa, tra notevoli difficoltà a livello societario, è riuscita a regalare qualche soddisfazione agli esigenti tifosi locali. Tanti applausi per una formazione che si è confermata ai vertici del nostro campionato, raggiungendo i quarti di finale playoff oltre che le last 32 di Eurocup. Il capitano della squadra Maarty Leunen ha ringraziato a nome della squadra i tifosi per il supporto che hanno fornito all’Acqua Vitasnella durante tutto il campionato. Tanti applausi inoltre, sia per lo staff medico, sia per lo staff tecnico della società bianco blu. Il direttore sportivo Della Fiori ha voluto ringraziare la squadra per l’impegno profuso durante l’intera stagione.
Sacripanti
E’ giusto ringraziare innanzitutto, tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo campionato. In primo luogo ringrazio la proprietà che è sempre stata molto puntuale e vicina. Chiaramente un ringraziamento va al mio staff, dagli assistenti ai preparatori fisici, e all’intero staff medico che credo sia il valore aggiunto di questa società. Ho avuto una squadra formata da brave persone, giocatori che sono cresciuti durante il campionato sia dal punto di vista fisico, sia da quello tecnico. E’ sufficiente pensare a Rullo, Abass, Gentile, lo stesso Buva per quanto sia arrivato da poco. Penso che Aradori abbia avuto una leadership come forse non gli era mai capitato in carriera e che Cusin, che purtroppo ha subito troppe ricadute fisiche, sia stato uno dei migliori centri della serie A.
Ragland è stato protagonista di una grande annata e Jenkins, pur tra alti e bassi, è migliorato durante la stagione così come Uter. Se parliamo di Leunen dobbiamo riconoscere che indiscutibilmente ha disputato la serie playoff sottotono. però dobbiamo valutarlo per ciò che ha fatto durante il campionato. E’ chiaro che le prime sensazioni dopo una sconfitta per 3-0 nella serie, siano negative, Non ho dormito per due notti per la delusione. Mettendo a fuoco tutto quello che è successo penso però che la stagione sia stata al di sopra delle nostre possibilità.
A inizio anno mi era stato chiesto di centrare la qualificazione ai playoff pur con un ridimensionamento nel budget e tante scommesse. Credo quindi che il nostro campionato sia stato sia stato splendido perché i ragazzi sono stati encomiabili. Il raggiungimento dei nostri obiettivi e l’essere sempre rimasti nelle prime quattro posizioni in classifica in campionato è stato qualcosa di molto bello. Probabilmente la serie con Roma, per l’equilibrio che ha regnato, avrebbe dovuto finire 3 a 2 con un canestro all’ultimo secondo. Invece abbiamo perso tre match per episodi. Questo è il bello ed il brutto del basket.
E’il bello perché nulla è scontato o matematico, è brutto perché a uscire questa volta siamo stati noi. Non credo che nella serie una formazione abbia sovrastato l’altra. ma abbiamo sbagliato troppi tiri aperti ed anche ben costruiti. Merito di Roma per la sua durezza, la sua fisicità e la sua forza mentale. Tatticamente penso di non avere molto da recriminare se non il fatto di aver giocato un po’ sotto ritmo. Nei play off le due formazioni non hanno subito per niente il fattore campo. Sono orgoglioso di aver conquistato il premio per l’utilizzo dei giocatori italiani che aiuterà la società a non sparire. Alla fine è giusto che ci siano critiche e delusioni, è altrettanto importante capire da che punto siamo partiti e dove stiamo andando. A Settembre il nostro Presidente aveva annunciato di non poter continuare da sola e per questo abbiamo diminuito il budget in maniera corposa. Per merito di Luca Orthmann e Anna Cremascoli siamo riusciti a trovare uno sponsor importante come Acqua Vita Snella a cui abbiamo aggiunto un altro sponsor che è il premio agli italiani. Tutto questo è stato fatto con grande dedizione e volontà perché si vuole bene alla Pallacanestro Cantù.
Per questo sono orgoglioso di questa stagione anche se è vero che avrei voluto allenare in una semifinale.
Serafino Pascuzzi