FINALE PLAYOFF SERIE C REGIONALE – GARA-4
GROSSETO BASKET-VIRTUS SIENA 55 – 73 (12-23; 33-29; 44-50)
Grosseto: Zambianchi 11, Roberti 6, Perin 10, Mencarelli 3, Neri, Conti G 19, Petroncari 3, Conti F, Santolamazza 3, Di Gloria. All. Crudeli.
Virtus: Ricci, Bianchi 2, Mugnaini 2, Zeneli, Olleia 15, Lenardon 19, Imbrò 12, Falossi, Martino 11, Severini 12. All. Ricci-Ceccarelli.
GROSSETO – E’ l’apoteosi rossoblù, il trionfo di una squadra e di una società che hanno accettato di ripartire dal basso per costruire nuovamente il futuro. La Virtus può finalmente esultare perche la DNC è sua e stavolta la vittoria è senza appelli, con il campo che ha consacrato la squadra più forte. I ragazzi di Ricci e Ceccarelli sfruttano immediatamente il primo match-point e passano a Grosseto per 55-73 ottenendo la promozione. La cronaca parla di una partita dominata dai rossoblù, partiti però in modo contratto. Al’inizio, infatti, i locali si portano sul 5-0, ma la reazione senese è immediata ed è affidata alle mani sapienti di Lenardon.

La gioia della squadra al termine del match
Il play senese segna 3 volte dall’arco (una con il fallo) e innesca Severini e Olleia che piantano le schiacciate del +8. Il resto lo fa Imbrò, con 8 punti in un amen, ed al primo intervallo la Virtus va a +11. La seconda frazione si apre con uno 0-3 Virtus (12-26), ma quando la partita sembra già prendere una piega ben definita, Bianchi e soci si bloccano, Grosseto segna da 3 con Conti e Perin e improvvisamente nasce un parziale di 17-0 che ribalta le sorti, permettendo ai maremmani di chiudere sul +4 al riposo lungo. La Virtus, però, è viva e nonostante lo svantaggio non si scompone. Nel terzo parziale i rossoblù dapprima si rifanno sotto e poi con i canestri di Martino e Olleia tornano nuovamente al comando, chiudendo alla terza sirena sul +6. Il clima al palasport di Grosseto diventa ancor più incandescente e per fermare il lancio di oggetti (non solo carta igienica questa volta) ci vogliono 2 agenti di Polizia posizionati ai lati della panchina senese. L’atmosfera, però, non spaventa affatto i virtussini che sentono che è arrivato il momento di chiudere. Lenardon riprende in mano la bacchetta del direttore d’orchestra e grazie anche al nervosismo dei padroni di casa (3 tecnici, un antisportivo e un espulsione nel solo ultimo quarto) la Virtus allunga inesorabilmente fino al suono della sirena finale, che sancisce la promozione in DNC. I rossoblù festeggiano insieme ai numerosi sostenitori provenienti da Siena e proseguono poi la loro serata in Piazza del Campo, dove a risuonare questa volta non sono i tamburi, ma i cori di gioia del popolo rossoblù. E’ la festa di una città in preda al pessimismo che da eventi come questo deve fondare le basi per ripartire, di una società storica che grazie ad una guida forte come quella del Presidente Bruttini e di tutti i suoi collaboratori torna al successo dopo recenti delusioni, di una squadra partita nel silenzio e senza troppi obiettivi che nel corso dell’anno ha saputo trovare le forze e le risorse tecniche e mentali per vincere un campionato, la festa dell’ambiente rossoblù sempre vicino alla squadra, di Ricci e Ceccarelli, sapienti guide di questo gruppo, di Vignola che ha condotto la squadra fino a dicembre, dello staff al completo e di 13 ragazzi meravigliosi che hanno coronato un sogno. In poche parole: è l’impresa della Virtus!
Ufficio Stampa Virtus Siena