SIENA- La Montepaschi tiene il punto al termine di una gara sempre condotta in testa, eccezion fatta per un lampo romano sul 20-16 nel corso del primo quarto, ma che i ragazzi di Marco Crespi non sono mai riusciti a incanalare definitivamente verso una vittoria tranquilla sia per propri demeriti, che analizzeremo, ma anche per meriti indiscussi di un’Acea che non si è mai arresa e che ha gestito forse non benissimo l’ultimo possesso andando ad un tiro un po’ avventuroso di Hosley, magari sarebbe stato meglio cercare una penetrazione con fallo o, addirittura, una tripla per una vittoria che sarebbe stata determinante per il prosieguo della serie. Prima dell’ultimo possesso romano, ad onor del vero, Siena ci ha messo molto del suo per consentire agli ospiti un forte riavvicinamento con 3 gestioni offensive pessime e con un ingenuo fallo di Janning, a palla lontana, che ha regalato 2 tiri liberi alla Virtus a 33 secondi dal termine.
Finale tesissimo e moto emozionante, quindi, ma un po’ tutta la gara è stata molto equilibrata con la Mens Sana a condurre le danze e Roma a rincorrere senza mai arrendersi ma anche senza mai riuscire a mettere la testa davanti. Il primo quarto ha visto partire forte i padroni di casa sul 6-0, ma Roma ha trovato canestri, anche pesanti, da un Bobby Jones ispiratissimo, nella prima frazione di gioco il moro e Mbakwe hanno imperversato segnando addirittura 20 dei primi 22 punti degli uomini di coach Luca Dalmonte. 20-16 per l’Acea è il primo vantaggio ospite e resterà l’unico di tutta la partita, la sirena suona però sul 21-20 per i campioni d’Italia. Il secondo quarto è equilibrato, Siena sembra poter fuggire sul +8 ma i virtussini non si arrendono e vanno sul 39-36 fallendo in un paio di occasioni la palla del possibile pareggio. L’intervallo vede Siena avanti 39-36. Si è assistito ad un primo tempo con 17 palle perse totalmente dalle due squadre, non bellissimo ma agonisticamente valido. Al rientro dagli spogliatoi il clichè della partita cambia di poco, è sempre la Montepaschi a condurre nel punteggio con piccoli strappi sempre nell’ordine di 4-5 punti, e verso la fine del terzo quarto sembra che i biancoverdi possano allungare andando all’ultimo riposo sul 62-55. I 7-8 punti di vantaggio vengono mantenuti anche nel corso dell’ultimo periodo di gioco, diventano 10 e comunque sono sempre 7 al 35^ (66-59). Poi il convulso finale con gestioni rivedibili da parte di Siena che trova comunque un Haynes infallibile dalla lunetta e con Roma che getta al vento l’ultimo possesso che avrebbe potuto darle l’overtime o addirittura la vittoria.
Roma ha avuto poco o nulla dai suoi tiratori dal perimetro, nel 4/15 totale spiccano lo 0/3 di Hosley, 0/2 di Mayo, 0/3 di Baron. Dalmonte ha potuto contare su Mbakwe prevedibilmente dominante nel pitturato con 15 punti e 11 rimbalzi, su Jones perfetto nel primo quarto poi un po’ calato alla distanza, su Goss che, purtroppo, è uscito anzitempo toccandosi l’inguine con smorfie di dolore. Le rotazioni di Roma, già deficitarie per via dell’assenza di D’Ercole, sono diventate ridotte all’osso a causa dell’infortunio del play americano, infortunio che ha privato Dalmonte di un uomo che in 24 minuti di utilizzo era stato capace di segnare 14 punti con 4/9 dal campo, 5/6 dalla lunetta e ben 5 falli subiti, la sua assenza ha avuto un peso specifico notevole sull’esito finale dell’incontro. Causa l’assenza di Lollo D’Ercole, Moraschini è rimasto sul parquet più a lungo del solito segnando una tripla, impalpabile Kanacevic visto nettamente meglio in altre occasioni, per lui solo 2 punti in 11 minuti con 2 rimbalzi e -1 di valutazione.
Siena, come Roma, ha avuto poco dal tiro dalla lunga: Viggiano 0/3, Cournooh 0/1, Carter 0/3, Janning 0/1, Ress 0/1, soltanto Nelson ha messo a segno 2 bombe pesantissime e un immenso Haynes, vera anima di questa squadra, ha sciorinato un eccellente 4/8 dai 6,25. Crespi ha potuto ruotare 10 giocatori, e tutti hanno portato il loro mattone, da Viggiano al rientrante Hunter che ha catturato 9 rimbalzi, da Cournooh che ha avuto un minutaggio più importante rispetto al solito a Janning che però ha sulla coscienza un paio di sciocchezze nel finale che sarebbero potute risultare decisive in negativo per la Mens Sana, da Ress ad Ortner che si sono battuti bene nel pitturato, cioè nel regno di Mbakwe, da Nelson a Green capaci di segnare canestri importanti. Due parole due sullo “scarto” di Milano: Haynes ha chiuso con 26 punti frutto di 7/14 dal campo e 8/8 dalla lunetta con 6 falli subiti e 6 assist. Per lui 28 di valutazione e il premio di MVP di serata.
Ora si va a gara-2, e cioè alla la partita che potrebbe indirizzare la serie: andare a Roma sul 1-1 è ovvio che sposterebbe gli equilibri a favore dei capitolini, andare a Roma, invece, sul 2-0 porrebbe Siena nel ruolo indiscutibile di favorita di una serie che ci sentiamo di prevedere lunga ed equilibrata.
Montepaschi-Acea 75-73
Parziali: 21-20, 18-16, 23-19, 13-18
Progressione: 21-20, 39-36, 62-55, 75-73
SALA STAMPA
Dalmonte: complimenti a Siena che ha giocato una gara di grande solidità. Noi abbiamo inquadrato bene la partita e la serie ma dobbiamo limare 2-3 cose sia in attacco che in difesa per riuscire poi, tra 48 ore, ad avere la forza mentale per giocare un’altra partita di questo livello ma senza commettere quei 2-3 errori che poi alla fine, in una partita così equilibrata, fanno la differenza. Dobbiamo resettare ed analizzare a fondo tutte le situazioni che Siena ci ha messo davanti, soprattutto quelle nelle quali abbiamo sbagliato e che dobbiamo correggere. Si ricomincerà dal 1-0 per Siena e dovremo essere bravi ad esser più presenti nella metà campo offensiva, credo che la serie sarà lunga e quindi non dovrà mancarci la lucidità e dovremo avere idee ben chiare sulle cosa da fare. Venivamo dal 3-0 su Cantù ma ciò non ci è stato di aiuto e neppure di intralcio, magari se riusciremo ad allungare la serie potremo contare su qualche energia in più derivante da quel perentorio risultato, altrimenti non conterà nulla, magari Siena si è riposata di meno ma gioca sull’onda dell’entusiasmo sfruttando l’adrenalina che ha in più di noi. Valuteremo nelle prossime ore l’infortunio di Goss. Devo dire che ho visto un Haynes dominante, giocatore cercato tanto dai compagni e che si assume responsabilità importanti nei momenti decisivi dell’incontro.
Crespi: Prestazione solida con una notevole durezza mentale, abbiamo vinto contro una squadra forte e ben organizzata dopo appena 48 ore dallo chock emotivo della serie con Reggio Emilia. Ora dobbiamo recuperare le energie per essere pronti ad un’altra battaglia tra appena altre 48 ore. Nel primo tempo non abbiamo concretizzato l’ottimo lavoro difensivo perdendo ben 9 palle, poi siamo cresciuti. Dobbiamo mettere in campo tanta energia nervosa e fisica perché i play-off si giocano più così che col talento.
MVP: Haynes e Mbakwe ci sono sembrati i migliori.
WVP: due tiratori come Baron (0/5) e Carter (2/10) possono decisamente fare meglio.
Alessandro Lami