Mobyt Ferrara – Dinamica Mantova 79-68 (1-2) : C’è ancora vita per una generosa Mobyt che forza la serie almeno fino alla gara 4 di domani. Ferri e Mays stavolta cominciano fin dal primo quarto la loro partita offensiva a dispetto dello zero di gara 2 e con le loro triple producono il primo allungo : 26-18. Nonostante qualche errore ai liberi, l’inerzia è in mano agli estensi che giocano un’eccellente partita difensiva e tengono ad appena 26 punti un avversario che fatica a trovare la sua arma migliore, il tiro da 3. La supremazia a rimbalzo della coppia Clemente-Jefferson, però, confeziona un importante riavvicinamento (45-42 al 27′) che, tuttavia, i pariruolo avversari, soprattutto Jennings ed Amici, sono subito bravi a spegnere, consegnando alla Mobyt un nuovo +9 a 10 minuti dal termine: 54-45. I biancoblu di casa sembrano essere sempre in controllo e la bomba di Losi per il -5 dà solo la momentanea illusione agli uomini di Morea di rientrare in partita. Perchè a frenarla subito ci penserà, sempre dall’arco, un Daniele Casadei nuovamente uomo della provvidenza come contro Ravenna, ispirando anche Jennings che chiude con la bomba del conclusivo 79-68 che rinvia tutto alla gara 4 di domani.
Bawer Matera – Assigeco Casalpusterlengo 66-73 (0-3) : L’Assigeco di Zanchi batte per la quarta volta nelle ultime altrettante partite la Bawer (compresa la gara del PalaSassi che ha chiuso la stagione regolare) e si qualifica meritatamente per la finale di Dna Silver. Nei centoventi minuti complessivi della serie, infatti, i lodigiani sono stati in svantaggio solo per alcuni minuti di gara 1, comandando invece il resto delle due gare. Anche quella di Matera non ha fatto eccezione, con l’Assigeco capace di prendere il controllo delle operazioni e con un vantaggio in doppia cifra già al termine del primo quarto (15-23). E’ l’ingresso di Vico a portare l’unico momento di reazione di una Bawer mai in grado di impensierire seriamente l’avversaria (26-28 e timeout ospite obbligato) ma i due rimbalzi in attacco consecutivi che Casalp conquista nell’ultima azione del primo tempo sono l’emblema di una differenza di reattività e prontezza sulle palle vaganti che ha caratterizzato l’intera semifinale. Il canestro di Young, infatti, vale il 32-37 che la Bawer però, alla rpresa delle operazioni, riesce finalmente ad impattare a quota 41. Benedetto capisce che ha nell’area colorata l’unico vantaggio, dove Iannuzzi si aggiudica uno spettacolare duello con Chiumenti e prova a rifornirlo di palloni, perchè eccezion fatta per un Rezzano da 14 punti negli ultimi 12 minuti di puro orgoglio, l’attacco biancazzurro è spuntato contro la rocciosa difesa ospite. Ancora una volta i lombardi, complice un arbitraggio tutt’altro che casalingo in alcune circostanze (tecnico a Benedetto sul 50-53), hanno l’enorme merito di trovare sempre il canestro al momento giusto ed arrivare prima, ad esempio, su una palla vagante allo scadere dei 24” che Ricci trasformerà dai 6.75 (56-62). Gli ultimi minuti sono un arrembaggio poco convinto di Vico e compagni, con la Bawer che non riuscirà a scendere mai sotto le quattro lunghezze, punita sistematicamente da un avversario capace di trovare più risorse (benissimo Bonessio) nel suo supporting cast. Finisce 66-73 a favore e merito di una Casalpusterlengo che stavolta, a differenza dello scorso anno quando le sorti si invertirono, va in finale proprio a discapito di Matera.
Donatello Viggiano