Verona, 14 maggio 2014 – Finalmente semifinale per la Tezenis Verona, che suda le sette camicie per avere ragione di un’indomabile GZC Veroli che cede solo al supplementare per 95-89. Verona dopo un avvio difficile trova la chiave della difesa avversaria trascinata da Boscagin e finalmente da Carraretto, prendendo il controllo nella ripresa. Il vantaggio però resta minimo, gli ospiti si aggrappano alla vena degli americani limitano al massimo le perse e trovano preziosi rimbalzi offensivi. Il supplementare è la logica conclusione pur se arriva dopo pazzesca rimonta ciociara, lì Verona trova energia dall’entusiasmo degli oltre 4000 presenti per lo sprint decisivo.Solo applausi comunque per la Veroli di Ramondino, che conclude alla grande una stagione già al di sopra delle aspettative, per la Tezenis sguardo subito alla sfida di Capo d’Orlando.
4.207 ad affollare il PalaOlimpia in una partita decisiva, presenti anche tante celebrità cittadine e non. Verona prova ad accelerare il ritmo fin da subito, Veroli con calma regge l’urto, sfida gli imprecisi scaligeri con la zona e dopo sei minuti il punteggio è basso a 7-9. Ramondino ruota vorticosamente la panchina, Samuels non sbaglia mai, Verona si incaponisce in un 1/7 da tre e al primo intervallo è 16-21.
Prova ad avvicinarsi la Tezenis ma Veroli tiene la distanza di sicurezza grazie agli extrapossessi garantiti da Cittadini. Il totem gode di un certo occhio di riguardo e ne approfitta al meglio, Verona trova la strada sbarrata in area e subisce la buona vena ospite da fuori. Carenza fa 23-29, Casella di tabella 30-35 ma Veroli regala l’ultimo pallone a Verona, Callahan ne approfitta al meglio e da distante fa 35-37 sulla sirena girando l’inerzia fino a quel momento in direzione ospite.
Il primo sorpasso di casa è opera di Boscagin con il canestro e fallo del 43-41, i ciociari non perdono minimamente la calma nemmeno con Cittadini fuori a rifiatare. Il capitano segna cinque punti di fila, segnando due liberi dopo un durissimo antisportivo ancora di Carenza, il 50-44 infiamma il pubblico ma non scompone Veroli che risponde colpo su colpo con Sanders a un infallibile Boscagin. Smith inanella errori e perse, Taylor per fortuna non lo imita, Sanders conclude il suo fantastico terzo periodo da 15 punti con l’entrata del 63-59.
Ad apertura quarto periodo è invece il turno di Samuels, con le difese che perdono un passo. Arriva finalmente Smith , suoi cinque punti di fila valgono il 73-65. Veroli però non muore mai, risponde ancora Sanders al canestro e fallo di Carraretto del massimo vantaggio ed a cinque dalla fine è ancora 76-68. Verona tocca il +10 ma va in confusione contro il pressing avversario, segna solo un libero di Callahan negli ultimi quattro minuti e Sanders da tre fa 79-79 sulla sirena dopo l’errore di Blizzard.
La Tezenis apre l’overtime spazzando via la tristezza con due triple di Boscagin e Smith, trovando finalmente il quinto fallo di Cittadini che tenta di stoppare Taylor senza successo. Non è risolutivo nemmeno l’87-79 a due minuti dalla fine, Casella segna da tre l’89-84 con cui si entra nell’ultimo minuto, Smith fa 3 / 4 contro il fallo sistematico prima che Blizzard sbagli la tripla del -3. C’è tempo però per un altro canestro di Sanders ed un’ultima persa, sull’ennesimo errore dell’italoamericano si può finalmente festeggiare il 95-89 finale.
TEZENIS VERONA – GZC VEROLI 95-89 dts (16-21;19-16;28-22;16-20;16-10)
AREA STAMPA
Ramondino
L’ha assolutamente più vinta Verona che persa noi, anche in questa partita abbiamo controllato il ritmo nonostante la loro grande aggressività. Abbiamo tenuto un buon ritmo offensivo e limitato al massimo le perse e la transizione di Verona, reggendo anche l’onda d’urto. Nel terzo quarto abbiamo subito troppe penetrazioni, troppi tiri liberi ma comunque abbiamo tenuto.
C’è un dato di fatto, siamo stati presenti sia a fine regolamentari che supplementari, dal punto di vista degli attributi e della forza mentale abbiamo giocato una partita di altissimo livello. Poi lì l’hanno decisa un paio di episodi. Comunque per cinque volte abbiamo giocato così contro Verona, quest’anno ci sono riusciti in pochi, sono estremamente orgoglioso che la squadra abbia provato a comandare anche stasera in questo clima così caldo.
Da allenatore esordiente non pensavo di essere qui a commentare una gara5 il 14 maggio, sono orgoglioso che 4500 persone abbiano avuto paura. Verona ha fatto grandi giocate, ha un grande allenatore, ha avuto la forza e la qualità di strappare quel canestro in più che ha fatto la differenza. Anche imporre il proprio talento è un merito.
La panchina più lunga? Non cambierei nulla di quello che ho, sono al settimo cielo per quanto ho visto, per come abbiamo lavorato nelle difficoltà. C’è solo un po’ di tristezza perché sarà impossibile rimettere assieme un gruppo di tale levatura morale. Per noi anche situazioni banali sono difficili, basti pensare che non abbiamo un palasport a Veroli, questo rende ancora più grande quanto fatto.
Ramagli
Mi sarebbe piaciuto che i nostri avversari uscissero in mezzo a noi che facevamo cordone per complimentarci, purtroppo non mi è riuscito. Non l’abbiamo fatto fisicamente, lo faccio qui virtualmente, mi complimento con loro per essere stati avversari di grandissimo livello.
Non nascondo che avessi grandissimo timore di questa serie, io avrei preso chiunque altro tranne loro e le cinque partite lo hanno confermato. La prova è la partita di stasera, l’avete vista tutti, mancava solo provare a sparargli ma non sarebbero cascati comunque quindi è incommentabile, si può fare solo i complimenti a chi esce a testa altissima.
Vedremo quello che sarà ora, abbiamo un giorno in meno per preparare la partita contro Capo d’Orlando, chi è uscito da questa serie però è bello temprato e può guardare i prossimi avversari dritti negli occhi.
MVP: continua la seconda giovinezza di Giorgio Boscagin, spettacolare in attacco, uomo ovunque in difesa e a rimbalzo e trascinatore di squadra e pubblico in una delle migliori serate della sua carriera. 14 punti nel terzo periodo in un fantastico duello con Sanders, 22 totali con 7/12 dal campo a cui vanno assommati 11 rimbalzi 3 assist e 2 recuperi.
Il peggiore: paga la stanchezza più di tutti Blizzard, fermo a 2/12 dal campo anche se l’unica tripla a segno è decisiva per mandare la partita al supplementare. Ma ingiusto mettere qualcuno dietro la lavagna dopo una bellissima serie.
Lorenzo Peretti