
Nave appoggia al vetro nella gara dei quarti contro Mirano
Cominciano stasera, ore 21, con gara-1 a Favaro Veneto le semifinali playoff della C Regionale. È una serie in cui Albignasego parte a fari spenti, visto il potenziale della squadra allenata dal tecnico padovano Alberto Buffo, ma dove può e vuole comunque dire la propria. I veneziani godono indubbiamente dei favori del pronostico, in virtù anche della striscia di 11 vittorie filate, che ha costellato il suo cammino verso la semifinale playoff. L’ultimo ko, incassato dall’Umana Favaro, formata dai gioiellini Under 19 della Reyer Venezia, risale al big match casalingo contro l’invulnerabile Vicenza 2012, che violò la palestra Rodari regolando di misura i padroni di casa (62-64).
CREDERCI. Dal canto loro, i gialloneri hanno però l’opportunità di sfruttare l’ondata di entusiasmo, scaturita dalla vittoria nella “bella” contro Mirano ai quarti di finale, per dimostrare che non è arrivato per caso fin qui. «Non ci sentiamo assolutamente appagati – attacca coach Andrea Penso – Occorre un’impresa per vincere con Favaro, ma vogliamo crederci onorando fino in fondo il campionato. Servirà l’apporto di tutti, anche da parte di chi gioca meno. In campo, bisogna che tutti quanti diano il massimo anche se si viene chiamati in causa soltanto per qualche minuto».
PERFETTI. Per battere i giovani lagunari dell’altro padovano ex Petrarca Giovanni Vildera e dei due fenomeni Nicola Akele e Alioune Guisse, sarà insomma necessaria la prestazione perfetta, senza la benché minima sbavatura. I due confronti di regular season registrarono una doppia affermazione veneziana (47-34 all’andata e 52-62 nel ritorno) con gli albignaseghesi, che in entrambi i casi attraversavano una fase involutiva della propria stagione. «I nostri avversari hanno più talento e freschezza – aggiunge ancora Penso – La serie con Mirano è stata impegnativa dal punto di vista fisico e a differenza di Favaro, che si appresta ad affrontare le Finali Nazionali Under 19 d’Eccellenza, non siamo abituati a giocare ogni tre giorni. Tuttavia, non abbiamo alternative e non possiamo permetterci alcuna distrazione: ogni errore, che commetteremo, sappiamo già che lo pagheremo a caro prezzo».
- Arbitrano Diego Secchieri di Venezia e Francesco Fiorini di Verona.