Dovrà attendere ancora tre giorni la Dinamica Mantova per attendere la sua avversaria in semifinale, mentre dall’altra parte del tabellone si definisce l’accoppiamento tra Casalpusterlengo e Matera. Vanno fuori, infatti, la terza e la quarta della stagione regolare perchè il fattore campo regna sovrano nel weekend e spedisce a gara 5 il derby tra Ravenna e Ferrara.
Matera – Treviglio 84-82 (3-1) : La Bawer di Giovanni Benedetto non sciupa il match-point tra le mura amiche ed al termine di un’autentica guerra di nervi conquista la sua seconda semifinale consecutiva (lo scorso anno perse inf inale con Torino). Trascinata da un immenso Jones (36 punti totali, 25 nella sola seconda parte) la formazione biancazzurra risponde colpo su colpo ad una orgogliosa Remer che va prima +10 creando enormi grattacapi con la zona che Vertemati schiera fin dall’inizio, e poi trova con Ihedioha a 38 secondi dalla fine la bomba del nuovo sorpasso (79-80). L’intero PalaSassi teme la beffa, ma stavolta la Bawer è lucida e matura nel gestire i psosessi decisivi. Jones va con un 2+1 non completato, ma si ritrova la palla in mano dopo il suo stesso errore e stavolta non sbaglia (2/2 per l’83-80). Sull’ultimo attacco orobico la Bawer difende egregiamente e causa una palla vagante a centrocampo su cui si fionda Austin, dopo averla quasi intercettata. La regola del possesso alternato premia il tuffo dell’ala di Pasadena e Vico chiude dalla lunetta (1/2). C’è spazio solo per l’ultimo canestro da sotto di Alessandri, prima della liberatoria festa di una squadra che va in semifinale dopo un finale di stagione da due vinte nelle ultime nove e battendo una squadra che, al contrario, aveva chiuso la prima fase con una striscia aperta di sette successi consecutivi.
Casalpusterlengo – Omegna 74-72 (3-1) : Matera tornerà ancora in Lombardia per i primi due atti della semifinale, facendo visita ad un’ Assigeco che proprio come i lucani centra la sua seconda semifinale consecutiva. Gli uomini di Zanchi lo fanno al termine di un’ennesima battaglia di un quarto di finale in cui ben tre partite su quattro si chiudono con uno scarto compreso tra gli uno e i due punti e con la sola eccezione della gara 3 dominata dai lodigiani (+31). L’orgogliosa reazione della Paffoni non si è, però, fatta attendere ed ha portato all’ennsima parità di questa serie quando il tabellone segnava sette secondi al termine della partita. Se Alvin Young ha iniziato la stagione in Serie A ed ha soprattutto conquistato il titolo di Mister Legadue del decennio un motivo deve pur esserci e toccherà proprio a lui, in entrata, realizzare il canestro che vale la semifinale e condanna ad una precoce eliminazione, l’ennesima, la squadra che a detta di tutti o quasi si presentava come la favorita alla vittoria finale di questa post-season. Spazio, invece, ad un Casalp – Matera che ha visto saltare sistematicamente il fattore campo in stagione e vede due squadre senza pressione giocarsi un posto in finale.
Ravenna – Ferrara 73- 61 ( 2-2) : Perso nel finale di Gara 3 il primo pass per la semifinale, è costretta ora a giocarsi tutto tra le mura amiche Ferrara per conquistare la finale. Il secondo atto giocato al PalaCosta, infatti, stavolta arride nettamente ad un’ Acmar che parte subito forte (19-4) e già a fine primo quarto conduce 23-7. La sapiente regia di Rivali (14 punti senza errori al tiro) guida tutto il quintetto di Giordani in doppia cifra, mentre la Mobyt paga i prematuri falli di Amici e Spizzichini – ben sostituiti però da Bottioni e Casadei – ed in attacco ha poco supporto verso il duo a stelle e strisce che produrrà 32 dei soli 61 punti complessivi messi a segno. L’ accesso in semifinale, dunque, è in palio mercoledì e Ferrara ci arriva col contraccolpo dell’occasione persa ed una panchina più corta, oltre, ovviamente, alla pressione del risultato. Quella che non ha Ravenna, che ha già ulteriormente impreziosito con due vittorie nei playoff la già ottima stagione da matricola in Dna Silver.
Donatello Viggiano