Siena, 8 maggio 2014 – GAME OVER. I lampeggianti della Guardia di Finanza sono tornati a rischiarare l’alba senese. E non solo. Perché gli ordini di custodia cautelare ai domiciliari che i militari delle fiamme gialle, agli ordini del comandante provinciale di Siena, il colonnello Giampaolo Mazza, stanno eseguendo in queste ore sono state notificate oltre che a Siena anche a Rimini, Milano e Bologna. A finire in manette l’ex presidente e general manager della Mens Sana Basket Ferdinando Minucci, Stefano Sammarini (titolare della Brand Management di Rimini che nel marzo del 2012 rilevò il marchio della Mens Sana Basket), Nicola Lombardini e la segretaria della squadra biancoverde, la senese Olga Finetti. A chiedere al gip le misure cautelari nei loro confronti il sostituto procuratore della Repubblica di Siena, Antonino Nastasi, che da oltre due anni e mezzo ha acceso un faro sulla gestione economico finanziaria della squadra pluricampione d’Italia. Il gip ha ordinato anche sequestri di beni per un totale di 14 milioni di euro.
Al centro dell’operazione, denominata Time out ci sarebbero i pagamenti in nero di emolumenti su conti esteri ad atleti della società sportiva, anche attraverso società collegate alla Mens Sana Basket. In particolare i riflettori degli investigatori si sarebbero accesi su due società con sede a Rimini che si occupano di gestire l’immagine dei campioni biancoverdi. Sarebbero proprio queste, secondo la pista investigativa seguita dagli inquirenti, ad aver emesso una serie di fatture false al fine di costituire dei fondi ‘nascosti’ poi girati, estero su estero, su conti stranieri attraverso cui poi venivano pagati i giocatori. Operazioni, secondo le accuse, compiute eludendo la legislazione italiana e, soprattutto, senza versare quanto dovuto al fisco.
I particolari dell’operazione che ha portato all’adozione delle restrittive saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa questa mattina al comando provinciale della Guardia di Finanza.
articolo tratto da “LA NAZIONE” di Firenze