Pronta reazione della Tezenis Verona, che pareggia la serie contro Veroli imponendosi con un netto 94-63. I gialloblù giocano con la tensione di chi è con le spalle al muro nel primo tempo, per poi scuotersi a cavallo delle due metà gara e prendere il largo. In gara1 Verona aveva avuto troppo poco da panchina e italiani, stavolta un contributo lo danno tutti a partire proprio da Da Ros e Carraretto, i migliori. Veroli ha il merito di provarci, resta in partita finché limita le perse e tira con buone percentuali da tre ma poi deve capitolare. Torna comunque a casa proprio con la consapevolezza di aver centrato l’obiettivo, appuntamento a venerdì 9 per gara3 con la Tezenis che dovrà provare subito a riconquistare il fattore campo.
Non c’è il pieno di gara1 ma comunque circa 2500 spettatori presenti al PalaOlimpia, nessuna modifica nei quintetti da parte dei due allenatori. Veroli parte subito forte, sfruttando una Verona contratta in attacco e distratta in difesa. Casella preciso da fuori fa prima 2-7 poi 6-10 da tre con la Tezenis che segna un punto al minuto, poi Sanders allunga a 8-15. L’ingresso di Da Ros però stavolta è positivo, è proprio lui a guidare la riscossa dei padroni di casa con Callahan che sulla prima sirena schiaccia il 18-17.
Si va a strappi nel secondo periodo, più che altro perché Smith prova a mettere tutti in ritmo anziché cercare gloria personale. Da Ros continua ad incidere in attacco, Cittadini no ma sempre Casella è bravo a liberarsi sull’angolo e trova altre due conclusioni pesanti che valgono il 31-37 a due minuti dall’intervallo. Jerry a questo punto decide di mettersi in proprio, cinque punti ed assist per Carraretto che da tre sorpassa sul 39-37.
Prova l’allungo Verona ad inizio ripresa, chiude le maglie in difesa ma paga la pressione andando presto in bonus. Ne approfitta Samuels che tiene a galla i ciociari, che tornano sempre vicini sul 46-44 o sul 52-48, qui però Carraretto si riscatta al meglio dopo due errori ai liberi e la sua tripla vale il primo allungo vero sul 59-50. Veroli sbaglia troppo, all’ultima sirena è 61-52.
I padroni da casa hanno fretta di chiuderla e non fanno più passare nulla in difesa, tra infrazioni di 24 secondi e palle perse è subito 67-54. Samuels è troppo generoso e in un minuto si fa fischiare due falli, sul suo quinto arriva anche il tecnico alla panchina che dà il via al parziale di 15-0 che chiude la partita. Finisce in pratica qui, Verona ha voglia di lanciare un segnale, non concede nulla agli ospiti e continua a colpire in attacco fino al 94-63 finale.
TEZENIS VERONA – GZC VEROLI 94-63 (18-17;21-20;22-15;31-11)
http://www.fibalivestats.com/matches/32061/11/68/12/52qqXouVrRBgM/
AREA STAMPA
Ramondino: Verona ha meritato, giocando con grande energia, facendo bene le piccole cose e mostrando grande attività e presenza da parte di tutti. Abbiamo fatto 30 minuti di altissimo livello, magari qualche sbavatura difensiva ma siamo stati presenti.
La partita è cambiata nell’ultimo minuto del secondo quarto, non siamo ancora abbastanza consepevoli, io per primo, che nei playoff si gioca in un certo modo. Non si può pensare che arrivi sempre il fallo ad ogni penetrazione, bisogna abituarsi a segnare anche se si viene colpiti. Verona non ha perso energia e lucidità, ha sorpassato ed è entrata con fiducia nella seconda parte di gara dove poi ha chiuso la pratica.
Ramagli: L’ho già detto altre volte, chi impone il proprio ritmo tra queste due squadre vince. Lo abbiamo fatto nel secondo tempo, non era facile contro un avversario di grande spessore. Ha fatto la differenza l’energia, il distribuire bene il gioco e attaccare bene l’area. Ogni partita nei playoff è diversa, devi spesso fare quello che ti obbligano a fare gli avversari ma stavolta ci siamo imposti noi.
Andiamo a Veroli su un campo caldo, obiettivo portarne via una il prima possibile, magari anche due, sapendo che noi siamo indigesti a loro e viceversa.
Siamo partiti contratti perché sapevamo bene che sullo 0-2 sarebbe finita la serie, poi nella seconda parte di gara abbiamo messo intensività, aggressività ed uno spirito diverso vincendo con merito. La chiave vincente è stato anche l’impatto della panchina, Carraretto con la sua grande forza morale e mentale si è rimesso in piedi in due giorni giocando così.
I playoff sono così, capita di scivolare, non c’è niente di compromesso e tre serie su quattro si annunciano lunghe.
MVP: immediato riscatto di Marco Carraretto, sul banco degli imputati in gara1 e subito decisivo nella seconda partita della serie. E’ una delle chiavi di una difesa che si fa impenetrabile, ritrovando la via del canestro nei momenti più importanti chiudendo come secondo realizzatore dopo Da Ros a quota 15 punti con 3/6 da 3. Anche tre recuperi, e tante altre giocate che non vanno nel tabellino. Menzione anche per lo stesso Da Ros, 18 punti e quasi nessuna sbavatura.
Il peggiore: non incide mai Cittadini, che prova a cavarsela con il mestiere ma rimane chiuso nella morsa della difesa scaligera. Il piano partita di attaccarlo spesso alla lunga funziona, i 6 rimbalzi non riscattano le 4 perse ed i soli 4 punti in 30 minuti.