Passo falso in apertura di playoff per la Tezenis Verona, che cade nella trappola della GZC Veroli, lascia il controllo del ritmo agli ospiti e cede 72-77. I ciociari come prevedibile disputano una prova ben diversa rispetto a quella di campionato, non permettono mai alla Scaligera di spiccare il volo e sono più bravi a trovare canestri pesanti nel finale. Il solo Smith da 25 punti non può bastare a Verona, che tira peggio degli avversari e perde la battaglia a rimbalzo.
4129 spettatori tutti vestiti di giallo al PalaOlimpia, nello scenario spettacolare Ramondino parte con Sanders Tomassini Samuels Casella Cittadini mentre Ramagli si affida ai soliti cinque. La partita è intensa fin da subito, con le due squadre ad applicare forte pressione difensiva e a lanciarsi su ogni rimbalzo. Il primo miniallungo è ospite con la tripla di Sanders per il 7-11, Ramondino ha preparato bene sulle penetrazione di Smith e Taylor e Verona non trova molto altro. Ramagli svuota la panchina già nel primo quarto in cerca di soluzioni, non ne trova ed al primo riposo è 12-19.
Smith subisce un brutto antisportivo in contropiede, Verona ne ricava solo un punto ma Jerry entra in partita e propizia il parziale che vale il pari firmato Reati a quota 23. Non fa canestro più nessuno per lunghi minuti, l’attacco di Verona si blocca di nuovo con Smith a rifiatare ma Veroli non fa molto di più. Provano ad allungare i gialloblù Cittadini è troppo alto per chiunque a rimbalzo, guadagna preziose seconde opportunità, Sanders sulla sirena dell’intervallo si prende i due liberi del 32-31.
Inizia male la ripresa la Tezenis, con gli ospiti che si scaldano da fuori e vanno subito a 34-39. Cittadini e Sanders continuano ad essere immarcabili ed è normale, meno che la difesa si perda regolarmente Tomassini che in entrata segna il 41-45 a metà periodo. Anche stavolta Verona pareggia ma non trova la spinta decisiva, gli errori ai liberi di Samuels e le entrate di Smith consentono comunque un faticoso 51-48.
Callahan trova il massimo vantaggio da tre ad inizio ultimo periodo,Veroli non si scompone, mette più ordine e fa subito controparziale di 5-0 prima che Taylor rubi e schiacci in uno dei suoi pochi lampi. La Tezenis rimane 58-53 ma si blocca, la GZC sfrutta gli errori scaglieri e soprattutto di Carraretto e piazza un devastante 9-0 che la riporta avanti 58-62. La gara si fa ancora più spezzettata, fanno 1/ 2 dalla lunetta sia gli americani ospiti che Taylor, l’ennesima persa stavolta di Boscagin lancia il contropiede ospite per il 61-68 a due minuti dalla fine.Verona reagisce, sbaglia però tre liberi pesanti proprio con Smith e Boscagin che fin lì erano stati i migliori mentre non trema Blizzard per il 68-71 a trenta secondi dalla fine e il 70-73 qualche istante dopo. Carraretto chiude in maniera inspiegabile per un elemento con la sua esperienza, fallo prima della rimessa e con l’antisportivo è il 72-77 finale.
TEZENIS VERONA – GZC VEROLI 72-77 (12-19;20-12;19-17;21-29)
AREA STAMPA
Ramondino: Riprendo da come coach Ramagli aveva presentato la partita: chi fosse riuscito a controllare più il ritmo avrebbe avuto la meglio. I giocatori hanno fatto un grande sforzo, hanno mantenuto grande disciplina fisica e tecnico-tattica in un ambiente caldo e contro un avversario molto fisico. Dal punto di vista offensivo abbiamo alternato bene il gioco interno con Sanders e quello perimetrale, muovendo bene la palla. Dobbiamo chiaramente limare qualcosa, sbagliare meno tiri liberi, contenere la rabbia di Verona per restare in partita anche in gara2. Poi chiaro che nel finale Blizzard non ha sbagliato, è lui che gestisce questi momenti.
Ramagli: si sono scontrati una squadra che deve tenere bassi i ritmi e uno che cerca di alzarlo, loro hanno contenuto le nostre sfuriate e non abbiamo mai preso quell’onda che di solito in casa ci distingue. Il sintomo è la nostra sconfitta nella battaglia a rimbalzo, per noi fondamentale: loro hanno preso il 55% dei rimbalzi disponibili, questo significa sempre controllare il ritmo. Bravi loro a farlo, in due giorni dobbiamo riprendere il filo. Il parziale di 9-0? In una partita ci sono momenti di esaltazione e di difficoltà, alla fine siamo arrivati a giocarcela alla lotteria dei liberi prima del fallo antisportivo che ha messo la parola fine. La panchina è un dettaglio importante, stasera è stato a favore dei nostri avversari, vero che loro hanno una finta riserva come Blizzard.
MVP: si regala una partita da grande protagonista Jamarr Sanders, che approfitta di una serata no della difesa interna scaligera andando al ferro in ogni occasione possibile. Mette lo zampino in ogni allungo o parziale importante di Veroli, prima di lasciare il palcoscenico a Blizzard nel finale. Per lui 24 punti con 7/11 dal campo e 8/9 ai liberi in una serata in cui i compagni litigano con il ferro dalla lunetta, a cui aggiunge 6 rimbalzi e 6 assist.
Il peggiore: si era detto che si sarebbe fatto valere nei playoff, ma se il buongiorno si vede dal mattino i primi segnali lanciati da Carraretto si possono dire inquietanti. Mai in partita in attacco, l’ex capitano di Siena incorre in errori da principianti come l’antisportivo finale che di fatto consegna la partita agli ospiti, senza prima aver mai realmente inciso. 2 punti, 5 falli in 16 minuti e la difficoltà a mostrare le proprie qualità al di fuori di quello che era un ingranaggio perfetto.