Chiusa al quarto posto la stagione regolare, l’Amatori Pescara si accosta alla fase ad orologio con entusiasmo ed un filo di apprensione. Con un roster pensato e costruito da e per i giovani del ricco vivaio adriatico (spiccano, e regalano ulteriore lustro alla stagione, la recente conquista del titolo regionale Under 19, nonché la vittoria del concentramento di Cesenatico, che garantisce ai ragazzi pescaresi l’accesso alle finali nazionali di Grado!), in pochi, a bocce ferme, avrebbero scommesso su una stabile permanenza dei biancorossi nei quartieri nobili del girone C di DNB. Il sogno, invece, è divenuto realtà, grazie ad una partenza lanciata e ad una splendida cavalcata condotta durante l’intero girone d’andata, valsa il secondo posto, l’accesso agli spareggi di coppa e, dopo l’epica “battaglia” sportiva di Scafati, la storica conquista dell’accesso alle final four di Rimini, sotto i riflettori nazionali! Entusiasmo, dunque, ma anche, dicevamo, un po’ di apprensione, per via di un girone di ritorno il leggera flessione cui ha fatto da contraltare la prepotente ascesa della corazzata Rieti e dei cugini di Vasto, fino all’attuale quarto posto. Un periodo di leggero appannamento di gioco e risultati culminato negli alti e bassi di fine stagione, ben sintetizzati dall’emblematico suicidio casalingo contro Rieti (partita buttata nel finale dopo aver dilapidato un patrimonio di 17 punti di vantaggio), dalla bella vittoria a Montegranaro e dall’amara ma meritata sconfitta casalinga con l’Eurobasket all’ultimo turno.
Un finale in chiaroscuro, dunque, ma che non può scalfire il giudizio: un campionato splendido, un roster giovanissimo nel quale tanti ragazzi hanno avuto occasione di mettersi in luce, acquisendo buone dosi di fiducia ed esperienza al fianco dei forti “lunghi” biancorossi, i veterani “oriundi” Dip e Buscaino, che, quando al meglio, hanno dimostrato di essere secondi a pochi altri, a questi livelli, del “3-4” Di Donato, giocatore totale, multidimensionale, tatticamente prezioso e, a nostro parere, ancora dotato di ampi margini di crescita, delle giovani certezze Pepe e Maino e sotto l’ala protettrice della chioccia Rajola, leader silenzioso capace ancora di assicurare minuti di qualità dalla panchina, un distillato di classe ed esperienza. Tra i ragazzi, su tutti Di Carmine, che ha ritagliato il suo ruolo ed i suoi minuti dallo starting five senza timori reverenziali, Marco e Matteo Timperi, nonché il nazionale under 16 Masciarelli, tutti stabilmente in prima squadra.
Unico neo della stagione, l’affluenza di pubblico: una bella e sana realtà sportiva, capace di un buon basket, con un impianto tecnico-tattico quasi sempre all’altezza, con tanti ragazzi di Pescara sempre in campo in un torneo di buon livello, avrebbero senz’altro meritato più attenzione da parte di una città in cui, però, il calcio cannibalizza ogni afflato sportivo. Fatti salvi, naturalmente, i competenti ed appassionati fedelissimi!
Sotto, adesso, con l’orologio, con la serenità di chi sa di aver già ampiamente coronato la stagione di successi, ben oltre le attese, ma con la voglia di stupire ancora, fino alla fine.
A Vasto, contro i temibili “cugini”, in casa contro il “basket totale” di Senigallia, a Rieti contro la classe e le ambizioni di una nobile decaduta, di nuovo in casa contro la “tostissima” Montegranaro: un torneo nel torneo tutto racchiuso in dieci, intensissimi giorni (dal 24 aprile fino a chiudere in anticipo sabato 3 maggio) che, verosimilmente e salvo risultati clamorosi, confermerà il quarto posto, garantendo all’Amatori comunque il fattore campo a favore nel primo turno dei playoff.
A meno di un’impresa nel derby…
Marco Calvarese