Un incredibile canestro da tre punti di Spanoulis a otto decimi dalla fine regala all’Olympiacos una stracittadina meravigliosa ed il terzo posto finale nel girone E di Eurolega.
Alla faccia del derby che non contava nulla, le due squadre hanno lottato fino alla morte per tutti i quaranta minuti della partita, gli infortunati (vedi Lasme e Perperoglou)sono comunque scesi in campo spremendosi al massimo, lo spettacolo è stato quello che in Europa solo il derby di Atene sa essere: unico.
Il Panathinaikos questa partita l’ha dominata in lungo e largo per 36 minuti, ma dal 56-62 a 3’56 dalla fine i verdi si sono all’improvviso spenti, traditi da un Diamantidis in serata no e condannati dalle prodezze di un “Kill Bill” silente per tutta la gara, ma mortifero come uno squalo all’odore del sangue nei minuti finali.
Dopo un inizio tragico il Panathinaikos ha messo a segno il primo canestro dopo 4’30 di partita(tripla di Fotsis del 10-3)e da quel momento non si è più fermato, trascinato da una panchina particolarmente redditizia(48 punti)e dai canestri di uno strabiliante Mavrokefalidis(17 punti)che non ha fatto rimpiangere un Lasme debilitato dalla febbre e poco sveglio in campo).
Da quel canestro sopra citato di Fotsis, il Pana ha inanellato tredici punti di fila, chiudendo il primo quarto avanti 12-16 con la tripla finale di Ukic.
Lo show di Mavrokefalidis(10 punti damblè)ha caratterizzato la seconda frazione di gara, con l’attacco dell’Olympiacos imbrigliato dalla difesa verde, capace di chiudere sempre gli spazi nel pitturato e coprire bene sul lato debole. Buon per Batzokas che proprio allo scadere un tree point di Perperoglou abbia ridotto lo scarto sul -8(29-37)al riposo lungo, perchè il Pana del primo tempo è apparso a tratti incontenibile.
II massimo vantaggio degli ospiti arriva con due canestri di Maciulis sul 29-41 dopo 4 minuti del terzo quarto, ma da qui paradossalmente parte la prima riscossa biancorossa, con Spanoulis in panchina e le triple di Mantzaris(11) e Sloukas(12) a ricucire lo strappo fino al sorpasso(42-41)firmato da un 1/2 in lunetta da Dunston a 2’12 dall’ultima sirena.
Il Panathinaikos riesce comunque a fermare il 13-0 di parziale ancora con i punti della panchina ed a chiudere il periodo avanti 46-48 con l’ennesimo canestro di uno scatenato Mavrokefalidis.
Con l’Olympiacos a secco di canestri ad inizio 4/4 la partita sembra segnata, ma il Pana ha il demerito di non riuscire a chiuderla definitivamente.
Diamantidis segna i suoi primi ed unici punti della gara dalla lunetta a 3’56 dalla fine per il 56-62, ma sarà questo praticamente l’ultimo sussulto dei verdi che da questo momento non riusciranno più praticamente a far canestro.
Arriviamo così alla seconda riscossa della serata dei campioni d’Europa, quella decisiva.
Le triple di Sloukas ridisegnano la parità sul 63-63 ad un minuto dalla fine, Diamantidis poi perde palla e Spanoulis fa +2 quando mancano 23 secondi sul cronometro.
Quando Mavrofefalidis, inspiegabilmente perso dal suo marcatore, schiaccia nel canestro il pallone del 65-65 si concretizza l’ipotesi di cinque minuti supplementari elettrizzanti, visto che mancano quattro secondi e spicci alla fine. Non è invece dello stesso avviso Spanoulis, che riceve palla e quei quattro fatidici secondi se li fa bastare per scagliare il fendente da sette/otto o forse più metri che si infila beffardo nella retina biancoverde.
Alessio Teresi
Olympiacos-Panathinaikos 68-65 (12-16: 17-21: 17-11; 22-17)