Pausa All Star Game raggiunta, quattro partite al termine della regular season e in Serie A, per le corse playoff e salvezza, c’è ancora quasi tutto da decidere. Solo il primo posto di Milano sembra al sicuro, mentre il fanalino di coda Pesaro cova ancora qualche speranza (flebile) di salvezza. In mezzo è il marasma totale, come spesso accade in campionati che, stanno sì perdendo a livello di qualità, ma, se non altro, ogni anno guadagnano in equilibrio generale.
Diamo allora un’occhiata a quello che è la strada che residua per ognuna delle 16 squadre della massima serie con una classifica che tiene conto del record vittorie delle avversarie che si andranno ad incontrare da qui a fine girone di ritorno, solo per quello che riguarda vittorie e sconfitte tra le mura amiche o lontano da casa a seconda che una squadra venga affrontata in casa o in trasferta.
Spiegando il calcolo effettuato, prendiamo l’esempio di Pistoia, che dalla classifica risulterebbe quella con il calendario meno complicato da qui alla fine. I toscani giocheranno in casa contro Montegranaro (record esterno della Sutor: 2-11), poi a Roma (record interno dell’Acea: 8-5), a Bologna (Granarolo 7-6 in casa) e infine in casa con Caserta (record esterno per i bianconeri: 3-10). La somma dei record di cui sopra compila un totale di 20 sole vittorie su 52 partite complessive giocate delle avversarie, che è poi il 38,5% che risulta nella graduatoria di cui sopra.
E’ evidente che quello che ne deriva è un dato assolutamente parziale: non tiene conto, infatti, dello stato di forma di una squadra, dell’inclinazione di una squadra a essere più o meno efficace in casa che in trasferta (Reggio Emilia, per esempio, è 11-2 in casa e 2-11 in trasferta, pertanto anche una partita esterna che sulla carta può sembrare abbordabile per gli uomini di Menetti non è detto che lo sia) e di tanti altri fattori (come il fatto che in un paio di giornate ci saranno squadre ormai fuori da tutti i giochi che potrebbero regalar punti). Ma può comunque dare un’idea generale di quello che sarà lo scenario a un mese da oggi.
Allora, analizzando la classifica senza da essa volerne trarre dati certi e oggettivi al 100%, sono appunto i toscani della Giorgio Tesi che da qui alla fine della regular season sembrano avere il miglior calendario. Dato da non sottovalutare, visto che capitan Galanda e compagni sono in piena corsa playoff e spinti dall’entusiasmo di una piazza finalmente ritornata alla ribalta della massima serie. Sempre in ottica ultimi posizionamenti per la post season, buone notizie per la Grissin Bon Reggio Emilia (che però, come detto, deve cambiare marcia lontano dal Pala Bigi) già in buone acque di classifica e con quattro partite alle porte non impossibili. Occhio anche alla Granarolo Bologna, che arriva da tre partite vinte consecutive e sente di poter portare a termine una rimonta che, solo 20 giorni fa, pareva pura utopia. Tolta l’ultima trasferta a Cantù, gli uomini di Valli possono legittimamente ambire ad almeno 3 vittorie. Situazione analoga per Montegranaro, che continua a gettare il cuore oltre tutti i problemi che l’hanno martoriata fino ad oggi e, almeno, nella corsa salvezza, ha un calendario amico, al contrario di Pesaro, che dovrebbe davvero fare un miracolo.
Spostandoci verso i primi posti, invece, chi potrebbe beneficiare maggiormente del calendario appare essere Cantù. Milano, Siena e Sassari hanno i tre peggiori calendari residui, mentre gli uomini di Sacripanti hanno una sola vera partita complicata, alla 14^ a Reggio, ma possono decisamente ambire al 4/4, anche forti del 13-0 in casa. Risultato che vorrebbe dire, molto probabilmente, secondo posto finale. Già, perchè, per quanto l’EA7 abbia un calendario residuo davvero tortuoso, i 6 punti di vantaggio accumulati e il roster di qualità superiore (nonostante l’infortunio di Gentile) a disposizione di Luca Banchi non dovrebbero impedire alle Scarpette Rosse di vincere in tranquillità la stagione regolare. Situazioni spinose per Siena e Sassari che dovranno fare gli straordinari per avere il fattore campo al primo turno. Roma e Brindisi sono pronte ad approfittarne.
Nicolò Fiumi