Riprende subito la marcia della Tezenis Verona, stritolando la Leonessa Brescia per 90-61 e cancellando la sconfitta comunque onorevole di Barcellona. La partita dura praticamente solo un tempo, finché i gialloblù tengono le marce basse in difesa e sparano a salve da fuori permettendo a Brescia di rimanere aggrappata. Nella ripresa la musica cambia, l’area diventa praticamente impenetrabile mentre l’attacco non cala il ritmo non lasciando scampo agli ospiti fino al largo divario finale.
Bella cornice di pubblico al PalaOlimpia, con nutrita presenza ospite, solito quintetto per Ramagli e Martelossi che risponde con Di Bella – Loschi – Giddens – Slay – Rinaldi.
Prova la partenza sprint la Tezenis che va 7-0 con Gandini sugli scudi, recupera subito Brescia con il tiro pesante e le invenzioni di Di Bella per il 12-12 dopo quattro minuti tutti d’un fiato. Ritmi altissimi, si difende poco e male, quando Verona può allungare si inceppa da fuori e il 2/10 di fine quarto la manda al riposo sul 24-22 per una partita comunque piacevole.
Si spegne l’ardore nel secondo periodo o meglio si siede in panchina lo scatenato Dibo, prende coraggio Smith ed il suo contropiede vale il +6 a quota 32-26. Da Ros sale in cattedra, mostra tutto il suo talento e spinge Verona al massimo vantaggio sul 39-28 con il solo Rinaldi che tiene a galla gli ospiti.La Centrale però trova un paio di conclusioni fortunate da fuori, si aggrappa al suo play e alla poca continuità difensiva scaligera e punto dopo punto scava fino al 44-41 del riposo.
Pure la ripresa del gioco è frizzante, con Taylor, Smith e Giddens a scambiarsi canestri di pregevole fattura. Pian piano Brescia però sparisce dal campo, smettendo di segnare asfissiata dalla difesa scaligera, con il parziale per i padroni di casa che si allarga sempre più. Taylor trova un paio di canestri da fuori, Gandini chiude la saracinesca e quando entra in partita anche Boscagin la Tezenis decolla fino al 66-47. Prova a reagire solo Slay, Taylor e compagni ormai non sbagliano più e la tripla di Reati manda all’ultimo periodo su 72-51.
Non c’è più partita nel quarto periodo, Brescia non ha più forze e nemmeno ci prova, Verona si limita a metterci un po’ di intensità a difesa e tra l’entusiasmo del pubblico di casa si arriva al 90-61 finale.
TEZENIS VERONA – CENTRALE DEL LATTE BRESCIA 90-61 (24-22;20-19;28-10;18-10)
Martelossi
Poca voglia di fare analisi, di dire qualcosa. Sono contento che la partita l’abbiano vista in molti, anche della nostra sponda. Quando le cose le abbiamo fatte nel modo giusto, come sapevamo, la partita era messa nel modo giusto: presenti e pronti a rispondere ai break. Nel secondo tempo è cambiato tutto: non ci siamo aiutati nelle rotazioni difensive, e nel mentre abbiamo iniziato a prenderci tiri dopo un passaggio in attacco.
Ci abbiamo provato, chiaro, ma il problema è stato di lucidità e di fiducia, ancora di più quando l’avversario è forte, consistente e fisico come in questo caso. Le partite in cui abbiamo preso scarti grossi e mollato nella seconda parte sono state tutte contro avversari di questo tipo. Nel momento in cui magari dovevamo faticare di più ci siamo persi in un paio di aiuti difensivi non fatti e abbiamo perso fiducia.
Dopo il primo tempo ci siamo un po’ accontentati di essere lì ancora in partita, nel momento in cui è aumentata la pressione di Verona siamo usciti marcati su ogni blocco. Nell’intervallo ho visto qualche viso non determinato nello spogliatoio, ho cercato di scuotere ma come immaginavo abbiamo avuto difficoltà a reagire.
Ramagli
Bravi, molto bravi a giocare la partita che avevamo in testa e trasferirla nelle gambe e nel corpo. C’è stata la capacità di interpretarla con grande consapevolezza, distribuire intensità ed energia concentrandola in quella parte di gara in cui abbiamo spaccato in due la partita. Complimenti ai giocatori, prova di grande spessore.
Replicare per 40 minuti la difesa vista nella ripresa era impossibile, giusto concentrare lo sforzo nel momento in cui si decide la partita. Prima abbiamo magari lasciato qualcosa di troppo, poi non abbiamo lasciato più niente. Tra l’altro a parte i 10 secondi dopo la palla a due, siamo stati avanti 39 minuti e 50.
Il lavoro fatto è sotto gli occhi di tutti, anche da parte di chi ha segnato meno come Carraretto, avere 8 giocatori di livello da ruotare permette maggiore intensità. Stiamo bene, abbiamo le energie giuste per fare questo tipo di partita, la testa ce l’ha fatta fare. Magari qualche mese fa no, vedendo di essere avanti solo di tre punti ci saremmo spaventati, invece tutti hanno dato la risposta corretta.
Abbiamo già tre vittorie in più della scorsa stagione, in un campionato che ha mostrato maggiore equilibrio. Adesso c’è una bella partita da giocare a Biella, possiamo provare ad agganciare uno dei primi quattro posti della griglia e ce la vogliamo giocare fino all’ultimo, ma i miglioramenti mostrati ci rendono sicuramente scomodi per tutti.
MVP: in una bella prova di squadra, in cui si distinguono tutti a turno, spicca il buon controllo di Smith sulla partita, spesso un punto debole del play ex Cantù. Pazienza per qualche passaggio a vuoto in difesa se poi in attacco il tabellino dice 16 punti con 7/13 e 6 assist, e 30 minuti di grattacapi per Brescia quando lui è in campo.
Il peggiore: sbaglia la partita JR Giddens, che nel primo tempo assiste praticamente da spettatore allo show di Di Bella e nella ripresa manca di salire di livello mentre il suo compagno si spegne. Non basta la buona prova a rimbalzo a compensare il 4/14 dal campo
Lorenzo Peretti