Se non si chiamasse March Madness bisognerebbe ribattezzarla così. Dopo un percorso fatto di sorprese preventiva e altre inaspettate, anche la prima semifinale di stanotte ha regalato l’upset. Florida, favoritissima nei pronostici della vigilia, viene battuta da UCONN, che avranno ora la leggerezza degli underdog nell’affrontare lunedì Kentucky, vincente nel secondo incontro in volata su Wisconsin.
Connecticut Huskies-Florida Gators 63-53
L’ultima numero uno rimasta va fuori per mano di Connecticut, capace di risalire dopo un avvio incerto e di dominare il secondo tempo, condotto addirittura in doppia cifra di vantaggio. Gli Huskies di uno spettacolare DeAndre Daniels (20 punti e 10 rimbalzi), ma anche dell’uomo più atteso, Shabazz Napier, che gioca in modo molto altruista (6 assist) ed è anche lui decisivo per la conquista della finale. Florida non trova il canestro dall’arco (1/10) e non riesce a mostrare il solito attacco ben distribuito.
Eppure l’avvio di gara è tutto targato Gators: la difesa pressa l’attacco avversario, raddoppiando sempre Napier, mentre dall’altra parte sono i punti di Prather a pesare. Il 16-4 iniziale sembra il preludio ad una comoda vittoria, invece la 2-3 di UConn cambia la partita. I Gators si bloccano in attacco, mentre due triple degli Huskies danno il via al parziale di 15-2 che ribalta l’inerzia dell’incontro. Napier inizia a trovare il canestro, Daniels è inarrestabile e Connecticut trova il +10 in avvio di ripresa. L’ultimo sussulto Gators è firmato Young, ma Connecticut non si fa intimorire e chiude a suo favore la 1^ semifinale con un produttivo gioco in campo aperto.
Kentucky Wildcats-Wisconsin Badgers 74-73
Aaron Jackson è ancora l’arma vincente di Kentucky. Dopo aver sentenziato Lousville e Michigan nel corso del torneo, la guardia dei Wildcats si ripete nella Final Four mettendo la tripla della vittoria a 5.7 secondi dalla sirena, dopo aver ricevuto il passaggio dal fratello Andrew. Poi Traveon Jackson ha la palla per il contro-sorpasso, ma il suo tiro non trova il fondo della retìna e Calipari può festeggiare l’ennesimo grande risultato della sua carriera, portando Kentucky alla sfida per il titolo.
Nella notte tra lunedì e martedì (in Italia) se la vedrà contro l’esordiente Kevin Ollie, ex-back up in regia dei 76ers che furono di Allen Iverson, e soprattutto di Coach Larry Brown, dal quale deve sicuramente aver preso quel qualcosa che gli ha permesso di estromettere dalla corsa per il titolo un altro ormai “mamma santissima” delle panchine collegiali come Billy Donovan.
@A_P_Official