Anche senza Keith Langford l’EA7 dimostra ancora una volta il suo dominio sul campionato italiano, regolando l’Acea Roma senza alcun problema. Melli offre una prestazione monstre, ma l’intera squadra dimostra che quando inserisce le marce alte, ci sono poche squadre che possono reggere l’urto.
La partita non inizia con le note alte in attacco, sino a quando Moss non segna la tripla dell’8-4. Da qui si apre il “Melli show” che, a cavallo della tripla del compagno, mette sette punti chiudendo il quarto addirittura a 12. Con Mayo gravato di due falli presto, Dalmonte prova a mettere Baron su Melli ma la scelta non paga i dividendi sperati e Milano prova la fuga. Hosley con il fallo e seguente antisportivo su Hackett, regala quattro punti a Milano che, con il canestro a fil di sirena di Melli, può chiudere avanti di otto lunghezze (21-13).
Il reggiano non vuole smettere e apre il secondo periodo con altri quattro punti, prima che la tripla di Cerella, sul suo rimbalzo d’attacco,non porti al 30-16. Una tripla di Moss (3-3 fino a quel momento) fa addirittura +20 con Milano che fa piovere tiri piazzati con metri di spazio. Anche Jerrells e Kangur s’iscrivono al festival e il tabellone dice 46-23. Un 8-0 di Roma preoccupa Banchi che chiama timeout, vedendo i suoi con un calo di tensione, ma alla pausa lunga il vantaggio è comunque confortante sul +15.
L’Acea Roma esce con tanta convinzione dagli spogliatoi migliorando soprattutto lo sforzo difensivo e inscenando una lenta ma convinta rimonta che porta sino al -10 di Jones. Banchi prova a sistemare le cose con un timeout, ma i frutti tardano ad arrivare con Roma che si fa sempre più minacciosa. Nel momento in cui gli ospiti provano a crederci arriva una scarica di triple consecutive di Cerella, Melli e Jerrells che spaccano di nuovo la partita sul +15.
Il linguaggio del corpo della squadra di Dalmonte manifesta impotenza davanti all’intensità degli avversari che quando azionano il turbo diventano ingiocabili. Cerella viene omaggiato con il coro “Bruno-Bruno” dopo due rimbalzi d’attacco incredibili e un recupero con canestro direttamente dalla rimessa avversaria.
Il vantaggio diventa ancor più ampio per Milano che torna a +20 sul 76-56 con quattro minuti da giocare. Dopo la scarica di triple del terzo quarto, Roma non si è più ripresa e Milano ha cavalcato facilmente verso la dodicesima vittoria consecutiva in campionato.
EA7 Emporio Armani Milano – Acea Roma 85-61
Parziali: 21-13, 25-18, 17-16, 22-14
Quotes:
MVP: Niccolò Melli. 24 punti con 9-14 dal campo e 6 rimbalzi. Apre la scatola nel primo quarto e continua per tutta la partita la sua prova balistica di livello.
WVP: Phil Goss. 1-8 dal campo e -3 di valutazione. Milano ha evidentemente preparato la partita su di lui, ma non è stato in grado di trovare le debite contromisure per essere utile ai suoi.
4 Comments
Antonio
Tralascio lo scandalo del fischio arbitrale alla fine del 1° quarto: vergognoso
Tralascio il fatto che Milano ha sostituito Siena come ammazza campionato: non l’avremmo mai battuta. Ma…
Non è scandaloso che una squadra segna solo 31 pt in 21 minuti senza riuscire a variare il suo gioco d’attacco?
Non è strano che in una partita come ieri non si coinvolgono tutti i giocatori per aumentare l’aggressività in difesa per cercare il recupero?
Questa squadra non ha un gioco d’attacco da mesi; non sa fare blocchi, non sa liberare i suoi migliori tiratori. Baron sono mesi che non riceve una palla come si deve.
Dalmonte e il suo staff se ne sono accorti?
Con Cremona recuperi grazie alla difesa ma con le squadre vere o segni, oppure prendi 24 punti. E’ una vergogna. Come rimpiango Calvani…
Datruth
Qualcosa è condivisibile, Antonio, ma devi ammettere anche che l’anno scorso Calvani aveva anche una squadra diversa. Jordan Taylor sano, l’mvp del campionato e un lungo come Lawal. Dalla panchina uscivano Lorant e Czyz (o Jones a seconda).
Imho la squadra della scorsa stagione giocava indubbiamente meglio sui due lati del campo, ma aveva anche dei giocatori migliori.
Dovrebbero cavalcare di più Mbawke perchè è un bel toro là sotto, ma contro un tonnellaggio e ateltismo come quello degli esterni di Milano fai fatica a giocare. E se Baron ha alle calcagna un Moss o un Hackett fa fatica anche a liberarsi per un tiro.
Non prendere per oro colato la prova di ieri, anche se sicuramente tu vedi ogni settimana Roma e avrai una visione d’insieme migliore della mia.
FRED
Grazie Simone.
Roma ha comunque da tempo questo dilemma, mentre sino a Natale le cose andavano discretamente bene con una bella difesa ed un attacco che comunque non malvagio (ma non organizzatissimo), adesso la stagnazione tecnica è palese.
E seguendo da tempo Roma ma anche Milano, grazie alla visibilità di cui giustamente gode l’EA7 grazie a campionato e soprattutto EL, mi sembra che la Milano di ieri non fosse…..Esattamente al 100% mentalmente, indi si poteva fare.
Non oro colato, per carità, ma siamo a metà marzo ed un pò di gioco offensivo si dovrebbe vedere.
Antonio
Lo scorso anno la squadra era diversa è vero, infatti era meno equilibrata. Lo scarto tra il quintetto base e i cambi era maggiore. Avevamo D’Ercole che difendeva e si prendeva i suoi tiri da tre ed è stato determinante in molte partite. Per i lunghi invece c’era un netto calo di contributo in attacco; Lorant e Czyz non erano paragonabili a Lawall, DAtome o Jones. Alla finale con Siena, abbiamo pagato anche questo. Datome e Goss erano scoppiati.
Qual’è stato il miracolo dello scorso anno? Trovare appunto un equilibrio di ruoli che aumentasse il potenziale della squadra. Questa è stata la grande opera di Calvani in attacco, senza dimenticare che variava la difesa conservandone l’intensità, e cercando di preservare l’integrità dei suoi giocatori migliori. Quest’anno manca totalmente tutto questo: non c’è strategia, non c’è fantasia di gioco. E secondo me, ripeto, la squadra è più omogenea come livello tecnico. Ci sono giocatori non coinvolti come D’ercole, Moraschini e Righetti; giocatori mal utilizzati come Baron, Hosley e Mbakwe; giocatori fuori forma come il polacco.
Entrare nei play off, visto il livello scarso del campionato italiano non mi sembra un risultato particolarmente meritorio. L’unica prova seria, la coppa italia, contro una Siena non irresistibile è stata fallita malamente.
Ribadisco: lo staff tecnico non è all’altezza del suo compito. Almeno fino ad ora…