
Goss vs Jackson
Roma, 9 marzo 2014 – In una gara dall’incedere in linea con il solito andamento casalingo o, se preferite, stagionale un’ACEA Virtus Roma buona per quasi 11 minuti di gara (i 5 minuti finali del primo quarto più i restanti sei dell’ultimo periodo), regola con la solita gran fatica una tenacissima Vanoli Cremona, venuta al Pala Tiziano con l’intento di fare il colpaccio e priva del suo playmaker titolare Woodside, non in campo per noie muscolari ma recuperando Brian Chase (il miglior tiratore dalla lunga della stagione scorsa), anche se dopo 4 mesi di stop disputando una gara che avrebbe meritato miglior sorte.
Ma prima una premessa: dopo questa gara non posso non elogiare questa Vanoli made in Pancotto, un allenatore poco reclamizzato dai media ma capace di far vedere come si serrano le fila in una situazione come quella di Cremona, da stasera di nuovo in piena bagarre retrocessione dopo i colpacci di Montegranaro a Varese e di Pesaro contro Pistoia. Cesare Pancotto, ovverossia la bravura della semplicità nel riuscire a far rendere a 4 cilindri un motore od una squadra con pochi chili e centimetri ed a mettere sotto scacco per larghissima parte del match un roster decisamente più qualitativo e quantitativo del suo. Del resto il coach nativo di Porto San Giorgio, miglior allenatore dell’anno nel 1984 e nel 2006, aveva già fatto vedere qualche numero dei suoi l’anno scorso ad Avellino, arrivando in corsa in Irpinia, rimettendo in sesto una squadra rifatta da quasi zero e portarla dagli ultimi posti alla soglia dei playoffs.

Goss vs Chase
E questa sera ha dato l’ennesima dimostrazione di perfetto stratega e di capire a fondo come riuscire a farsi dare il meglio dai suoi ragazzi. Roma attende al varco Jason Rich? Bene, ed allora lui cavalca un buonissimo Jarrius Jackson (17 p.ti con 7/10 dal campo e 15 di valutazione), e manda da subito in campo l’ex Gianluca Marchetti, che detta ritmi e possessi importanti per i suoi collezionando alla fine della gara 16 di valutazione frutto di 7 punti, 2/3 al tiro, 4 rimbalzi nonostante la bassa statura del play di Bracciano e ben 6 assist, consentendo appunto al fresco rientrante Brian Chase minuti importanti da poter gestire nell’insolito ruolo di play titolare. Quest’ultimo pagherà alla fine la scarsa freschezza fisica con un -1 globale che ne mortifica lo spirito di sacrificio e d’abnegazione ma Cremona spalma benissimo i punti in campo con tutti coloro che calcano il parquet, proprio per impedire di consegnare all’ACEA la chiave tattica del match caricando sulle capaci spalle di Rich (“solo” 11 punti per lui), il peso maggiore del proprio gioco offensivo. Ed ecco allora un buonissimo Kelly da 10 punti, uno Spralja da 9, un Ndoja pure lui da 9 punti che insieme ai 5 del lituano Zavackas ed ai 3 liberi messi a segno da Johnson sul fallo scriteriato di Jones.
Cremona esce sì sconfitta ma da questa sera accresce la propria autostima perchè ha capito che può veramente giocarsela con tutti non appena Woodside recupererà e Chase potrà mettere fiato nelle gambe.

Mayo vs Marchetti
L’ACEA invece vince ancora dopo Caserta e Bologna e mette tra se e l’ottava piazza, anche a causa delle disgrazie altrui, un buonissimo margine di sicurezza per garantirsi la post season ma lascia sul terreno di gioco molte perplessità. Certo, la vittoria resta e rimane la da sempre miglior medicina per togliere il garbino dal motore (come si dice in Romagna quando si vuole indicare una macchina di grossa cilindrata il cui motore non viene fatto andare ai giri che dovrebbe per molto tempo, provocandone un logico ingolfamento), ma sconcerta quest’alternanza di rendimento, in positivo ed in negativo, della Truppa Dalmonte all’interno dello stesso match.
Pronti, via e la Vanoli sferra un 4-12 micidiale. Dalmonte chiama tempo et-voilà, dopo 5 minuti, Roma chiude addirittura il periodo con un sonoro 26-19, parziale in 5 minuti cioè da 22-7. Si rientra in campo nel secondo periodo ed invece di vedere all’opera una Virtus in versione gara casalinga contro Caserta, capace cioè di gestire il margine per tutto l’arco della gara, si assiste al solito attacco di letargia che attanaglia i padroni di casa, Cremona chiude addirittura in testa sul 40-43 tra lo stupore dei più. Terzo periodo di nuovo pregno di cose fatte a metà tra le fila virtussine, che dilata addirittura il vantaggio dei lombardi che chiudono il periodo a +5, ci vorrà insomma un pericoloso -7 a 5’52” dal termine per avere il meglio sui due lati del campo da parte dei padroni di casa con l’archiviazione della partita anche addirittura in scioltezza.

Uno dei 7 assist di Hosley
Teoria di chiari e di scuri quindi, ma non va sottaciuta comunque la buona prova di carattere di tutta la squadra che non riuscendo ad esprimere al meglio il proprio basket quantomeno nei momenti salienti del macth, per intenderci i famosi 11 minuti di qualità, sbuffa in difesa e trova in Quinton Hosley non solo un ottimo difensore (5 rimbalzi per lui e 4 palle recuperate a fronte, in verità, delle 4 perse per eccesso di…Palleggio dalla linea di fondo in uno contro uno), ma addirittura un’ala capace di sfornare ben 7 assist ai compagni e che finalmente tira solo quando viene o battezzato (il 31% dalla lunga lo espone a quest’eventualità), o quando deve prendersi tali responsabilità, basta con i 19 tiri di qualche tempo fa!
A questo si aggiunge un Josh Mayo al debutto casalingo che ne mette 20 dentro al canestro avversario e che regala, come Goss (il Maestro dice 15 punti e 17 di valutazione), anche 3 assist ma anche tanta geometria e sostanza sempre nei momenti chiave della gara, il suo rientro in campo nel secondo periodo non lascia traccia di se, anzi…Ne guadagna in qualità offensiva anche Trevor Mbakwe, 18 punti e 7 rimbalzi che dice 21 di valutazione con un ACEA che finalmente vince la gara sotto le plance contro Cremona per 32 a 27, che riesce anche a ricevere qualche possesso di più nei vivo dell’area avversaria riuscendo a far sentire il suo peso e la sua vis agonistica.
Un pò in ombra Jimmy Baron e Bobby Jones, il primo a volte mal servito o quasi mai servito a dovere per poter esplodere il proprio tiro dalla lunga, capace però di mettere anche 2 assist a referto e di provare più spesso anche l’uno contro in penetrazione; il secondo invece dimostra di tenere saldi i nervi quando, come al solito, non gli entra il primo tiro, riesce a rendersi utile in difesa sia su Rich in aiuto su Hosley che su Jackson, limitando quest’ultimo a canestri di proprio puro talento offensivo.

Rich porta lo scompiglio in transizione
Ma in realtà tutta la panchina di Roma lascia un pò a desiderare questa sera, solo 13 punti sugli 85 globali, 8 dalla guardia americana appunto e 5 da Szewczyk che però denota miglioramenti nello spostamento laterale, segno che il lavoro fisico in palestra sta cominciando a dare qualche dividendo. In ombra Moraschini e D’Ercole, malino specie la guardia toscana che l’anno scorso fece stropicciare gli occhi a tutta Italia per intensità e qualità del suo gioco apparso questa sera in difficoltà di fiducia.
Comunque sia, bene dicevo per la vittoria ma l’onestà di Dalmonte comprende bene che ci vorrà altro, come lui stesso ribadirà nel post-gara in sala stampa, per poter chiudere al meglio questo rush finale che designerà le posizioni più ambite nella griglia Playoffs. L’ACEA è ora attesa a Milano e dovrà giocarsi tutte le sue carte fuori casa in incontri complessi sulla carta (Reggio Emilia, Sassari e Venezia su tutte), mentre in casa dovrà sempre tenere inviolato il proprio campo contro squadre ad esempio del peso di Pesaro e Pistoia ma dovrà anche provare a superare Siena. Ecco, per far sì che questo accada, ci vuole la miglior Virtus al Pala Tiziano, soprattutto quella in versione de luxe capace di tenere alta la concentrazione specie contro squadre ben organizzate come questa ottima Vanoli di questa sera e che ci proveranno sempre dall’alto di un pronostico sulla carta che potrebbe dar loro una discreta spensieratezza d’azione.
Il cammino è ancora lungo e ricco d’insidie per quest’ACEA, per chiudere al meglio la stagione occorre maggiore intensità e capacità di tenere la testa sul pezzo per molto più tempo degli 11 minuti visti oggi, caso contrario saranno sempre serate piene di palpitazioni e malanni per i propri tifosi. Ora il roster è assestato, bel assortito, la macchina deve quindi aumentare i giri del motore altrimenti il garbino non andrà mai via…

Goss vs Jackson
La cronaca.
Primo periodo, Dalmonte parte con Goss, Jones, Hosley, Mayo e Mbakwe mentre Pancotto da fiducia a sorpresa all’ex Marchetti con Jackson, Rich, Kelly e Zavackas. Inizio forte in difesa per Roma con Cremona che annaspa da sotto e deve quindi affidarsi, come prevedibile, dalla lunga e parte però bene, 4-10 al 4° con Jackson e Zavackas che non sprecano nulla. E Dalmonte deve chiamare tempo al 5° sul 4-12 quando Kelly da sotto mette dentro un bel assist di Marchetti. Al rientro Roma difende ancora meglio e Mbakwe va, subito dopo anche Hosley seguito da Jones, parziale 6-0 per Roma, 10-12 in un amen! Pancotto mette Chase, Cremona è ora come al solito ma Mayo pesca Hosley con un cioccolatino, 12-12. Pancotto ne ha viste tante in 90 secondi, chiama tempo quando Chase perde il possesso al 7°. Entra Baron per Goss, un po’ macchinoso ma c’è un Mayo ottimo, 14-12 che buca la difesa lombarda come il burro. Tripla di Mayo, 17-14 che fa vedere che ‘sto ragazzo è proprio quello che serviva a questa ACEA. La difesa di Roma migliora, esce Mbakwe per Szewczyk che subito timbra, 20-14 ovviamente dalla lunga al 9°. Pancotto butta nella mischia Spralja e Ndoja, Dalmonte va con Moraschini ma l’intensità dei capitolini adesso è forte, altra persa di Cremona che dal 4-12 ha solo fatto un canestro con Jackson in contropiede. Il quarto si chiude con Hosley che si caratterizza per scelte più oculate del solito, attaccando cioè in palleggio il suo diretto avversario e procurandosi due liberi. Punteggio 26-19 per Roma con Jackson e Mayo sopra tutti, 10 e 9 punti per loro. Da annotare che Jason Rich, il pericolo pubblico n.ro 1, è ancora a zero punti.

Mayo vs Marchetti
Secondo periodo, Pancotto mette anche Johnson mentre Mayo si siede in panca, guida Goss con Moraschini. Cremona parte a mille, parziale 0-6 con l’ACEA che commette evidenti sciocchezze sui due lati del campo ed è 26-25 al 12°. Goss la mette da tre, 29-25 e poi Szewczyk schiaccia in contropiede, 31-25: se Roma difende come sa la gara non dovrebbe avere problemi. Hosley si riposa, si rivede Jones mentre Pancotto rimette Rich, spento ad ora. L’ala di Compton corregge un canestro, 33-25 e l’ACEA ritrova serenità mentre Kelly rileva Spralja, abulico a dir poco. Zona per la Vanoli che cerca di rallentare il ritmo offensivo dell’Urbe ma Mbakwe va, 35-28. C’è di nuovo anche Marchetti che va di tripla e subito dopo Rich, 35-33 ma ci pensa Mbakwe, sempre lui. Adesso si corre e la Vanoli impatta, sempre con Marchetti, 37-37 al 18° con l’ACEA che si disunisce di nuovo con i soliti cali di concentrazione e Dalmonte deve fermare tutto quando Rich, svegliatosi finalmente, fa buono più fallo e Cremona ritorna sopra sul 37- 40. Hosley impatta da tre, non proprio la specialità della casa al 19°. Prosegue la saga del tiro da tre con Jackson che timbra dall’angolo e termina con un Mayo che perde la trebisonda, antisportivo su Marchetti che fa 0/2 e sui 5” di possesso finali Rich spreca. Finisce 40-43 un secondo periodo molto avaro di belle cose per un’ACEA arruffona, sprecona e troppo disinvolta al cospetto di una Vanoli che sta facendo il suo molto ma molto bene, 67% da tre mentre dall’altra parte si legge 36%….E meno male che alla fine sia Marchetti dalla lunetta che Rich han graziato i padroni di casa. Perciò la domanda è: calerà o no questa media mostruosa dalla lunga degli ospiti? Occorrerà comunque una Virtus decisamente più presente mentalmente per portare a casa il match, peccato che questa squadra non riesca mai a tenere alta la concentrazione, specie in casa.

Mayo ai liberi
Terzo periodo, quintetti speculari al primo quarto per ripartire con il solo Chase che rileva Marchetti in regia per Cremona. Schiaccia Kelly, idem per Mbakwe, difese allegrotte ma la sensazione è che Roma stia giocando con il fuoco. E Cremona rivà, 42-49 al 23° con Hosley che si fa notare ora per alcune scelte a dir poco discutibili, in attacco ed in difesa. Anche Goss batte in testa, passi per Phil mentre Cremona rumina la sua onestissima pallacanestro. Mbakwe fa 2/2 dalla lunetta, 44-49 e dopo proprio Hosley recupera una palla pazzesca e, subito dopo, altra recuperata e tripla di Goss, parita a 49-49 al 24° e Pancotto deve arginare l’ondata giallorossoblu. Al rientro in campo Roma difende bene ma Jones perde un possesso a modo suo….E Chase va da tre, 49-52…Poi un ottimo contropiede e Goss accorcia di nuovo, 51-52 con Rich intimorito da Mbakwe in entrata. Jones s’accomoda in panca dopo qualche orrore di troppo, si rivede Szewczyk che recupera un bel rimbalzo e Mayo riporta avanti l’ACEA, 53-52 al 27°. Zavackas fa 2/2 dalla lunetta e Mbakwe, sul capovolgimento di fronte, fa il terzo fallo quando nell’azione precedente a Goss viene tirato giù il braccio sul tiro!?!?! Ancora Marchetti in campo per Chase che ha problemi di fiato, intanto Spralja va da tre con spazio, Baron tampona, 55-57 ma l’inerzia del match è favorevole alla Vanoli, Hosley buca una tripla con spazio…Il centro croato di Cremona fa anche lui 2/2. Se li procura anche Mayo, apparso ora in calo nelle scelte in attacco, 57-59 al 19°. Accade poi che Jones faccia fallo su Johnson, silente sino a questo momento, al tiro da tre: dai liberi è 3/3 ed è 57-62. Baron si procura anche lui due liberi, 2/2 ed è 59-62 perchè adesso i contatti sono aumentati d’intensità. Roma però dorme alla grande, sonnecchia specie in difesa adesso, per fortuna Marchetti mette dentro solo uno su due liberi concessigli, 59-66 ed all’ultimo possesso per i padroni di casa, Jones la mette dentro sul rimbalzo, 61-66. Ancora un periodo in affanno per la Virtus che si è beata del primo periodo e che ora annaspa dietro alla squadra terz’ultima in campionato…

Baron in assist
Quarto periodo, Dalmonte scongela D’Ercole dalla panca mentre Jones la rimette dentro da sotto, 63-66 ma Kelly lo punisce, 63-68. Goss penetra, 65-68 e perlomeno Roma sembrerebbe essersi destata dal torpore, vediamo. Szewczyk si mangia un rigore mentre, dall’altro lato del campo, Cremona spreca un pallone d’oro ma Lollo D’Ercole spreca pure lui. Horror basket al momento, Roma s’è smarrita di nuovo e siamo al 34°. Jackson non si fa impietosire, 65-70 ma preoccupa lo sguardo dei ragazzi in maglia bianca, come se non ci credessero…Baron forza ancora un altro tiro, non si segna più mentre Spralja fa +7 per i suoi ma per fortuna Mbakwe schiaccia, 67-72 al 36° e subito dopo si procura due liberi, 69-72. L’ACEA allunga la difesa, Cremona ora soffre, Goss strappa la sfera a Rich ma poi la solita confusione in attacco, con Hosley che sparacchia da tre a vuoto, per buona ventura si prende due liberi, 71-72 al 37°. Sempre Hosley si fa fischiare il terzo fallo e Pancotto, che vede i suoi soffrire adesso, chiama tempo. Chase riprende le redini del gioco ma Zavackas commette fallo in attacco al rimbalzo su Baron con bonus esaurito per i lombardi, la guardia non si fa pregare, 73-72 e finalmente Roma rivede la testa del match dopo tempo immemore. Poi Mbakwe ruba palla a Jackson e la mette dentro su imbeccata di Mayo nel susseguirsi dell’azione, 75-72. E subito dopo sbaglia Cremona con Spralja e Mayo timbra implacabilmente da tre, 78-72 con Pancotto che deve di nuovo chiamare tempo. La buona nuova per la Virtus sono i due falli da spendere… Rich buca da par suo la difesa di Roma, è o non è il pericolo pubblico numero uno di Cremona? Dalmonte non vuole correre rischi, time-out anche per lui ad 1’14” dal termine. Al rientro ci pensa Master Goss che timbra dalla lunga, 81-74 ma la Vanoli non s’arrende, Spralja va al tabellone eppoi mette Mayo sulla linea dei liberi. Il play ex-Montegranaro non si fa intimorire, termina con la Virtus che porta a casa la pelle ma quanta, quanta fatica contro un’eccellente Cremona, si chiude sull’85-80 consolidando il quinto posto in classifica.

Chase vs Mayo
Sala Stampa
Pancotto ACEA-Vanoli 80-85 9Mar2014
Dalmonte ACEA-Vanoli 85-80 9Mar2014
Mbakwe ACEA-Vanoli 85-80 9Mar2014
ACEA Virtus Roma – Vanoli Cremona 85-80
Parziali: 26-19; 14-24; 21-23; 24-14
Progressione: 26-19; 40-43; 61-66; 85-80
MVP: Un Quinton Hosley che regala 7 assist, 4 recuperate, 5 rimbalzi ma che soprattutto tira solo 6 volte dal campo è quello che può diventare il vero valore aggiunto di questa Virtus con il 19 di valutazione ed anche solo 11 punti. Ma applausi anche per Josh Mayo che, al debutto al Pala Tiziano, fa vedere come un play vero possa far girare al meglio quest’ACEA, anche se però a sprazzi, timbra 20 punti e 3 assist e dice 20 anche di valutazione. Ottimi Goss e Mbakwe, il centrone adesso vede più palla e ne mette 18 con 21 di valutazione, il migliore del match in questa speciale classifica con Master Phil che dice 17. La Vanoli vede un ottimo Jackson che mette in apprensione da solo la difesa romana ma anche Marchetti gioca una gara ottima da 7 punti ma da 16 di valutazione.
WVP: Purtroppo spiace tanto ma Lollo D’Ercole sembra l’ombra di se stesso, irriconoscibile. Forza Lollo, dai!!
Fabrizio Noto/FRED
2 Comments
Davide
Caro Fred, se sono d’accordo sul tuo commento in toto, sorrido al tuo sconcerto per l’alternanza di rendimento. Perche sconcerto? Non e’ cosi da inizio campionato? Se cosi non fosse, o saremmo in zona retrocessione oppure primi in classifica. Ormai l’identita e’ chiara, non abbiamo la testa per 40 minuti di pallacanestro. Ieri ne sono bastati 11, contro Milano per esempio non basteranno. Pero se vedi giocare la squadra come negli ultimi 6 minuti (e sottolineo ultimi, vedi alla voce fatica) allora ti rendi conto che se ci sara quello step verso l’alto sul lato della concentrazione, magari motivato dai PO, allora ci potremo divertire e toglierci belle soddisfazioni.
FRED
Mi sconcerta sempre questa alternanza di rendimento perchè, se si trovasse, questa squadra sarebbe decisamente molto più presente a se stessa, guadagnandone in autostima, incutendo maggior rispetto all’avversario.
Imitare Siena, la Siena degli scorsi anni è impossibile ma almeno ci si provasse nella mentalità di mettere sotto gli avversari nel minor tempo possibile, poi “mi diverto”..
Comunque concordo, questa squadra ai PO può battere chiunque.