Mette la quarta la Tezenis, che supera 83-71 la Gzc Veroli in una partita dai due volti. I gialloblù infatti sono praticamente perfetti per venticinque minuti, stritolando gli avversari con la difesa e mostrando mano torrida al tiro issandosi fino al +30. Verona però toglie le mani dal manubrio troppo presto, va in confusione contro il pressing avversario regalando troppi palloni e subisce il rapido ritorno avversario. L’esito finale non torna mai davvero in discussione, quello del doppio confronto sì e alla fine è parità.
3311 al PalaOlimpia, discreto riscontro dopo le tre vittorie consecutive ed una certa promozione settimanale da parte della società.
Si parte a bassi ritmi, con la difesa gialloblù protagonista che consente un parziale di 9-2 iniziale. Gli ospiti han la mano fredda da fuori e un Samuels che gioca da solo ma sbaglia praticamente sempre, Verona non ne approfitta del tutto e si stacca solo con le triple di Smith. Il primo quarto finisce 16-8.
Solo qualche peccato di sufficienza impedisce alla Tezenis di scappare subito, ma la difesa continua il suo ottimo lavoro e Taylor in entrata firma il massimo vantaggio per il 32-20. Sanders sblocca gli ospiti da tre dopo dieci errori consecutivi, ma per Verona segnano praticamente tutti e due perse banali dell’esperto Blizzard lanciano il contropiede scaligero per il 41-23. Due liberi di Sanders chiudono il quarto.
La ripresa inizia bene per Verona, che lascia tre minuti gli avversari senza segnare e li doppia sul 50-25. Tezenis aggressiva e subito in bonus ma il punteggio è già 55-27, poi allungato da Boscagin da fuori per il 58-29. Verona alza le mani dal manubrio troppo presto, segna solo Smith in entrata mentre Tomassini e Sanders guidano la reazione ospite fino al 67-51 dell’ultimo riposo.
Sempre Tomassini da fuori riequilibra il doppio confronto per il 71-59, con Verona che ha smarrito la difesa almeno si sveglia in attacco con Smith e Da Ros. Gli arbitri iniziano a spezzettare troppo la partita, la Tezenis continua ad andare a corrente alternata e non si mette al sicuro nemmeno con il +16 perché perde tre palloni di fila per il 75-66 firmato Blizzard a tre minuti dalla fine. Sono di Smith le giocate chiave con stoppata e penetrazione a chiudere una volta per tutte una sfida che si è inutilmente complicata. Si gioca per lo scarto, Smith fa 83-69 da tre a meno di un minuto dalla fine, finisce 83-71 e pari e patta.
TEZENIS VERONA – GZC VEROLI 83-71 (16-8;25-17;26-26;16-20)
http://www.fibalivestats.com/matches/32061/10/70/06/27K793mJPqu5g/
SALA STAMPA
Ramondino: Verona ha meritato la vittoria, ha espresso la sua aggressività difensiva nel secondo tempo, ha preso qualche rimbalzo e recupero pulito che gli ha permesso di esprimersi al meglio in attacco. E’ venuto anche fuori tutto il loro talento, anche quando abbiamo difeso bene siamo stati puniti da loro grandi giocate.
Nel finale siamo riusciti a difendere con più tranquillità, forzando delle perse per qualche possesso in più che ci ha permesso di entrare in partita, costruendo buoni tiri. Negli ultimi cinque minuti si poteva avere più attenzione, ma Verona ha legittimato pienamente la vittoria. Cosa è successo nella nostra rimonta? Siamo riusciti a difendere con più tranquillità, poi loro han trovato alcuni buoni canestri.
Secondo me si può difendere in due modi, per recuperare palla e per togliere secondi. Aiutando troppo avremmo liberati spazi per tiri di Reati e Callahan o per le penetrazioni, con il pressing magari non abbiamo sempre recuperato ma abbiamo potuto difendere con meno affanno gli ultimi secondi.
Differenza canestri? A noi mancano una o due vittorie per salvarsi, quando vedo le squadre a pari nostro mi accorgo che c’entriamo poco, adesso arriva qualche partita un po’ più abbordabile.
Ramagli: buona partita contro una squadra difficile. Vi confesso che avevo grande timore di questo match, perché era contro una squadra che ha un’anima e che devi ammazzare dieci volte per battere.
Abbiamo difeso con grande presenza fisica, questo ci ha permesso un parziale importante ma loro non hanno accettato di perdere ed hanno giocato le loro carte. Noi a questo punto abbiamo avuto una gestione non oculata, loro potevano rientrare solo con le nostre perse e così abbiamo fatto. C’è stata una buona reazione, l’abbiamo riagguantata e pareggiato la differenza canestri. Il bicchiere comunque è ampiamente pieno, al di là del finale conta come l’hai condotta.
A volte succede che ti trovi a +30, poi succede come oggi, arrivi in sala stampa e sembra che hai perso, ma oggi mi piace più parlare della partita nel suo insieme, oscurare il tanto di buono con il veleno nella coda. Ci sarà sicuramente da analizzare le 22 palle perse, ma questa partita ci dà tanti spunti positivi.
MVP: a volte fatica contro il pressing avversario, ma quando punta il canestro è sempre uno spettacolo. Jerry Smith sfrutta pienamente il mismatch contro gli esterni avversari, li attacca costantemente e viene premiato con 24 punti e 3 assist. Fa pari tra perse e recuperi, entrambi cinque, e sue le giocate decisive nel finale: la stoppata di Sanders che chiude la rimonta ospite e la tripla che vale il pareggio nella differenza canestri.
Il peggiore: il primo canestro dal campo di Cittadini arriva dopo 25 minuti di gioco, e rimarrà l’unico. Vero che i compagni lo cercano poco, ma lui non fa molto per farsi notare e si deve accontentare di 4 punti e 4 rimbalzi. Non basta nemmeno la presenza sottocanestro, in una serata disastrosa a rimbalzo per lui e la sua squadra.