Pesaro – Il derby delle Marche si conclude con un colpo doppio per la Victoria Libertas, che non solo si aggiudica l’importantissimo scontro diretto con i cugini di Montegranaro ma ribalta anche la differenza canestri patita all’andata e si rilancia alla grande nelle difficilissima rincorsa salvezza.
I ragazzi di Dell’Agnello non potevano trovare occasione migliore per rompere finalmente il sortilegio che vedeva incredibilmente Pesaro sempre soccombente nei confronti casalinghi contro la Sutor e lo fanno nella prima volta in cui forse la Vuelle si presentava da sfavorita all’Adriatic Arena contro gli impertinenti cugini di Montegranaro; ma soprattutto lo fanno ottenendo la vittoria più convincente e più larga della stagione nonché confermando i progressi che già si erano palesati con evidenza nelle ultime partite ed in particolare con l’arrivo del nuovo play Petty.
Una vittoria quindi ampiamente meritata per i padroni di casa, sicuramente più continui di una Sutor che è andata un po’ a fiammate nel primo tempo per poi cedere platealmente nel terzo e nell’ultimo quarto sotto le bordate di un Turner partito in sordina ma poi vero match winner di giornata; il tutto senza dimenticare Trasolini ed Anosike, che quanto meno da un punto di visto realizzativo hanno banchettato sotto il canestro avversario (contribuendo ad un eccellente 62% finale nel tiro da due), ed un Musso che in questi climi da battaglia tira fuori il meglio del proprio carattere.
Si è trattato in effetti di una partita giocata in un colpo d’occhio pregevole, con una Adriatic Arena di nuovo gremita (circa 5.500 gli spettatori presenti con il secondo anello di nuovo aperto dopo due stagioni) ed incendiata dal calore delle rispettive tifoserie.
Nel primo quarto la partita e ben rappresentata dalla sfida personale tra i lunghi Skeen e Anosike; entrambi infatti paiono tanto inarrestabili in attacco quanto impacciati in difesa quando si scambiano le posizioni. Ma sono tutte due le difese del primo quarto ad essere tutt’altro che adeguate ad una sfida di questa importanza e così si chiude su un punteggio in stile anni 80 di 25-24; La Vuelle a pochi minuti dalla fine era stata anche sul +7, con il citato Anosike già in doppia cifra, prima della sfuriata finale di Mayo che ha riportato i suoi a contatto.
A fine primo quarto Pesaro può recriminare su delle pessime percentuali al tiro da tre ed ai tiri liberi che si porterà dietro fino al termine del match, mentre la Sutor ha un Cinciarini che ancora non ha smaltito la tensione dell’ex e dei tanti fischi subiti..
Nel secondo quarto la Vuelle continua a condurre ma poi passa cinque brutti minuti a metà frazione quando Recalcati ordina una zona 3-2 con tre lunghi a guardia della linea di fondo; la mossa tattica studiata dal coach sutorino, oltre a neutralizzare i rimbalzi offensivi dei lunghi avversari, bagna ulteriormente le polveri al tiro dalla lunga dei biancorossi, e così dal 35-31 si passa al 35-39.
Sarà in realtà l’unico momento di vera difficoltà per i padroni di casa, anche perché a quel punto Anosike decide di issarsi la squadra sulle spalle e riporta i suoi in parità a quota 41 e costringendo anche Skeen ad un grave terzo fallo che di fatto lo escluderà dalla partita.
La sfida sembra destinata all’equilibrio fino alla fine del tempo ma poi si incendia Musso che segna 7 punti in un amen e poi, dopo l’ultimo tiro sbagliato dai sutorini, si invola in un ribaltamento 1 contro tutti che consente a Trasolini di permutare sulla sirena un rimbalzo offensivo in un canestro che fissa il parziale sul 50-45.
Pochi a quel punto immaginano che quel break sarà l’antipasto per un terzo quarto che si rivelerà decisivo per le sorti del match; invece dopo la pausa lunga la Vuelle ritorna in campo con una ferocia agonistica del tutto diversa, mentre la Sutor non riesce a scuotersi dal ritmo compassato del primo tempo e non trova più le fiammate di Mayo e Cinciarini che fin lì l’avevano tenuta a contatto.
Il protagonista assoluto del quarto è Turner, che trova uno dei suoi stati di trance che lo portano ad essere immarcabile ed a segnare 10 punti in 10 minuti; nel frattempo Anosike, pur non spadroneggiando come al solito a rimbalzo, continua a caricare di falli i lunghi avversari (alla fine saranno 10 i falli subiti per lui), mentre anche Musso perfora finalmente la zona avversaria.
Una tripla di Turner ed un cesto di Trasolini suggellano un parziale di 12-0 con cui la Vuelle si issa sul 72-53 a pochi minuti dalla fine, mentre coach Recalcati ha Skeen con 4 falli e Mayo ormai eclissatosi anche a causa di una condizione fisica che non può essere al meglio; l’inaspettato Tessitore prima consente ai suoi di chiudere il quarto sul 74-60 e poi con una tripla in apertura di ultima frazione fa correre dei lievi brividi ai padroni di casa, ma in realtà anche nell’ultimo quarto Montegeranaro non avrà particolari sussulti.
Negli ultimi dieci minuti infatti la Vuelle riesce a controllare con una certa tranquillità il proprio vantaggio, senza temere neanche per un istante per la preziosissima differenza canestri; in realtà a poco più di tre minuti dalla fine ci sarebbe ancora qualcosa da temere, visto che la Sutor è a -12 (82-70), ma poi un canestro sulla sirena dei 24 secondi di Anosike ed una fortunata tripla di Trasolini metteranno la parola fine su un derby a suo modo storico.
La Vuelle infatti vince per la prima volta in casa contro Montegranaro ma, quel che più importa, trova una vittoria preziosa come l’oro contro gli avversari più diretti nella volata salvezza.
Victoria Libertas Pesaro – Sutor Montegranaro 88-75
Parziali (25-24; 25-21; 24-15; 14-15)
Progressione 25-24; 50-45; 74-60
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/65/65945.html
Mvp: la vittoria della Vuelle si è fondata sull’architrave formato da Anosike, Trasolini e Turner, ma sei due si fanno preferire di un soffio sotto il profilo strettamente numerico, alla guardia va il merito importantissimo di avere spaccato in due la partita con un terzo quarto di onnipotenza pura e comunque con una partita di silenziosa concretezza, come testimoniano anche i 5 assist ed una buona difesa nella propria metà campo
Wvp: molti giocatori hanno mancato la partita in casa Sutor, ma in particolare l’apporto che è mancato è stato quello di Sakic, letteralmente sovrastato dal l’avversario diretto Trasolini e mai pericoloso in attacco
Spogliatoi
Dell’Agnello: sappiamo tutti quanto era difficile questa partita, soprattutto per una squadra giovane come la nostra; in effetti in settimana avevo visto il giusto atteggiamento nei miei ragazzi ma poi la domenica è sempre un altro discorso. Invece abbiamo fatto una prestazione quasi perfetta, tenendo a 75 punti un attacco che in genere viaggia a ben altri punteggi. Sono contento di essere stato compartecipe di questa vittoria storica per la Vuelle. La differenza l’abbiamo fatta nel secondo tempo, riuscendo a limitare allo stesso tempo sia il loro tiro da tre che le loro penetrazioni che invece nel primo quarto ci avevano fatto male; prova ne è che nel secondo tempo loro hanno fatto solo 30 punti e che alla fine la valutazione complessiva è stata di 97-60 per noi.
Recalcati: è onesto fare i complimenti a Pesaro per una vittoria meritata e praticamente sempre condotta nel punteggio. Noi siamo andati a strappi ed abbiamo avuto troppi passaggi a vuoto in cui non abbiamo ragionato e non abbiamo neanche provato ad aggrapparci ad una difesa che di certo non è il nostro marchio di fabbrica ma da cui non si può prescindere nei momenti decisivi di ogni partita. Abbiamo peccato di frenesia, abbiamo avuto problemi di falli ma soprattutto, a differenza di Pesaro, abbiamo avuto troppi giocatori da cui non abbiamo avuto un rendimento sufficiente. Inutile provare a recriminare sui tanti tiri liberi fischiati a favore della Vuelle anche perché onestamente non mi pare che l’arbitraggio sia stato un problema per noi.
Giulio Pasolini