Roma, 22 febbraio 2014 – Il sapore della sfida all’O.K. Corral quando in campo scendono Roma e Caserta. Una rivalità antica, aspra per tante volte ma con un sapore, da molto tempo a questa parte, di profondo e reciproco rispetto da ambo le parti. Il momento specifico delle due squadre è antitetico: Roma è in un momento no, dalla prima gara del 2014 ha raccolto 5 sconfitte e solo 2 vittorie Final Eight compresa. Caserta è invece in controtendenza. Non sta facendo sfracelli ma zero proclami, niente “rumore” ma una squadra che va, che gira e che lotta come un toro inferocito e che con qualche ritocco reale e qualche ritocco non proprio reale (leggere alla voce Duhon), ha i Playoffs nel mirino, stessi punti di squadre con budget decisamente più cospicui dei bianconeri come Reggio Emilia e Venezia, non male vero?
ACEA Virtus Roma
La tappa di Cantù ha detto due cose ben precise: la prima è che Roma sta cercando di destarsi da quella sorta di letargia che l’attanaglia dall’inizio del nuovo anno e la seconda è che ancora non c’è riuscita. Lodevole comunque il tentativo, in Brianza almeno si è rivisto dello spirito combattivo e la voglia di fare, connotazioni poco presenti nelle ultime uscite se non a macchia di leopardo nell’arco dei 40 minuti di gioco. La vittoria avrebbe dato un bel segnale, Cantù non è parsa irresistibile ma al momento Roma è questa.
L’assenza di JT ormai rientrato negli Stati Uniti dovrà fissare nuovi equilibri in seno alla truppa Dalmonte perchè il playmaker che dovrebbe rimettere a posto le cose probabilmente non arriverà a sostituire l’ex-rookie dolorante all’anca. Poche le figure potenzialmente appetibili per questa Virtus ma anche molto costose, troppo per le attuali casse societarie. Si era parlato di Meglio aspettare quindi, del resto senza Taylor Roma ha anche vinto contro Milano, significherà qualcosa…Perciò, più che qualche uomo nel roster, forse sarebbe meglio ritrovare lo spirito dei tempi migliori, quello che si era intravisto sino alla fine del 2013 e se si osserva tutto in questa direzione allora tutto appare diverso. Allora potrebbe accadere che Goss possa riprendere a martellare da fuori ed a guidare la squadra quando occorre, con un Moraschini ed un D’Ercole che dovranno prendersi molta più responsabilità nella costruzione del gioco garantendosi spazio a vicenda. Certo, se poi si vede l’Hosley del Pianella le chances calano drasticamente. L’ala di New York appare tornato quello d’inizio stagione, arruffone e confusionario e poco propenso a giocare di squadra, sempre pronto a mettersi in proprio e spesso in modo anche forzato ed errato, addirittura deleterio non solo per Roma ma per qualunque squadra volesse proporre basket.
Le certezze però ci sono oltre a Phil Goss, si chiamano Jimmy Baron e Trevor Mbakwe che stanno dando comunque la loro impronta a questa squadra, gli unici costanti nel rendimento in questo periodo no. Gli altri latitano, a partire da un Bobby Jones troppo, troppo alterno nel suo rendimento per regalare punti fermi ai quali ancorarsi. Szweczyk è ancora in rullaggio di motore mentre Righetti sembra essersi eclissato, in questo contesto la Virtus Roma di oggi potrebbe soffrire oggettivamente contro chiunque e specie con una squadra come Caserta.
Ma domani l’ACEA non ha molte alternative, deve vincere perchè altrimenti questi Playoffs potrebbero perdersi in un batter di ciglia, il rischio è evidente anche se si osserva la classifica dei bianconeri, a sole due vittorie dagli avversari. Occorrerà però evitare tassativamente d’imbarcare tanti punti al primo intervallo, evitare quindi di farsi mordere alla giugulare sarà indispensabile per un’ACEA che in media sta andando al riposo del match con una media di 46 punti al passivo e bisognerà attaccare con molta attenzione, Caserta recupera una media di 8,5 a match, seconda in questa speciale classifica solo alla Dinamo Sassari.
Ecco poi come sempre le dichiarazioni di Luca Dalmonte a presentazione del match:
«Contro Caserta abbiamo un obiettivo, quello di ripartire nel nostro cammino in campionato. La Pasta Reggia è una squadra di grande atletismo, che ha più di un giocatore abile nell’uno contro uno. E’ una squadra che ha un sistema difensivo molto solido, basato sull’energia, sull’aggressività e sulla fisicità. Dobbiamo assolutamente giocare con molta attenzione il nostro attacco, curandone l’esecuzione per battere l’aggressività iniziale di Caserta. Dobbiamo tenere presente il valore di ogni singolo possesso, perché la Juve è una delle migliori squadre a livello di palle recuperate. Dovremo essere capaci di farli lavorare, avere la pazienza giusta per aspettare e provocare l’errore difensivo di Caserta. Dal punto di vista difensivo dovremo essere in grado di impattare la loro energia, di stare concentrati sugli uno contro uno e sulle situazioni da cui possono prendere vantaggio, ma soprattutto sarà necessario l’apporto di tutti per controllare i rimbalzi difensivi. Queste sono le chiavi dal punto di vista tecnico-tattico, ma sarà fondamentale avere il giusto impatto mentale dato dalla voglia, dalla volontà, dal desiderio che arriva dalla pancia, di riprendere il nostro cammino in campionato».
Pasta Reggia Caserta
Dicevo di una squadra silenziosa, quasi da imboscata nella notte con tanto di mimetica addosso. Ma al tempo stesso una squadra difficile da decifrare questa Juve 2013-14 by Lele Molin. Sì, come anche dichiarato da Luca Dalmonte, Caserta è atletica, vigorosa, “maschia” con una serie incursori e di gente tosta come Marco Mordente ed il Top scorer Jeff Brooks (13,2 punti di media a gara), ex Cantù, che avrà sicuramente nella mente il Pala Tiziano dove a giugno sfumò in Gara 7 la finale proprio contro l’ACEA. Ma non bisogna sottovalutare Chris Roberts, eclettico ed eversore di Reggio Emilia domenica scorsa al Palamaggiò che insieme a Carleton Scott costituisce la cerniera dove il discusso (e discutile), Stefhon Hannah cerca di dettare il gioco offensivo. Sotto le plance Scott ed il neo-arrivo da Venezia, Tony Easley cercano di reggere l’urto degli avversari non certo per il peso specifico ma con la velocità d’esecuzione e la rapidità dei piedi, in questo offre il suo contributo Andrea Michelori.
Anche Michele Vitali cerca di dare corpo all’aggressività della squadra mettendoci un bel tiro dalla lunga assieme a Claudio Tommasini ma questa Juve non è una Juve a trazione anteriore, il peggior attacco infatti della Lega con i suoi 73,5 punti di media a gara e quindi ancora più pericolosa con la sua capacità di essere abbrasiva in difesa e di ripartire e questo Molin lo sa bene perchè intanto il coach veneto sta provando ad affinare anche la disciplina e l’estetica ma sempre puntando su di una difesa molto attenta, scrupolosa, pronta poi a ripartire a razzo con Hannah e Roberts, oltre al rapidissimo Easley.
Infine ecco le parole di Molin:
«Per tutta la settimana la squadra è riuscita ad isolarsi da quanto avveniva intorno. Abbiamo potuto lavorare bene e siamo tutti consapevoli che le prossime due partite hanno un’importanza particolare per i nostri sostenitori trattandosi di affrontare prima un’avversaria storica come Roma e, poi, il derby con Avellino».
Nel corso della tradizionale conferenza stampa pre partita, il tecnico bianconero si è soffermato anche sul caso Duhon e sull’annunciato taglio di Hannah.
«Due questioni – ha detto l’allenatore – completamente indipendenti l’una dall’altra. La decisione di fare a meno di Stefhon era stata già presa dopo la partita di Milano e solo per una serie di coincidenze è stata ufficializzata dopo la gara con Reggio Emilia. Alla base di tale decisione più che questioni tecniche ci sono state situazioni comportamentali”. S
ulla questione Hannah, attraverso una sua dichiarazione, il general manager Atripaldi ha precisato che il giocatore «è stato tenuto a disposizione nella gara con Reggio Emilia su richiesta dei suoi agenti che stavano trattando con una squadra estera e pensavano che una esclusione in quel momento avrebbe compromesso la situazione in essere. In seguito la trattativa non è andata a buon fine e si è, perciò, reso esecutivo il provvedimento. Formalmente Stephon Hannah è ancora un giocatore della Juvecaserta, non avendo ancora depositato la rescissione, ma non per questo verrà convocato per Roma».
Ritornando al confronto con Roma, Molin ha voluto evidenziare la compattezza e l’unità della squadra «concentrata verso l’unico obiettivo cui puntiamo in ogni gara: la vittoria».
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il tecnico casertano ha sottolineato che «al di là del risultato, mi auguro che non si facciano passi indietro. Le prossime partite sono di quelle in cui si deve dare tutto per non deludere i nostri tifosi»
Precedenti: fattore campo predominante a favore dell’ACEA, su 20 gare disputate sono ben 15 le vittorie dei padroni di casa. L’ultima vittoria della Juve Caserta risale a due anni fa, con in panchina Pino Sacripanti e sempre al Pala Tiziano, nell’allora anticipo di sabato pomeriggio.
Arbitri: Cerebuch-Di Francesco-Biggi
Si gioca: domenica 23 febbraio, ore 18:15 Pala Tiziano in Roma
Fabrizio Noto/FRED
2 Comments
davide
arbitra cerebuch Fred, de che stamo a parla’? Il risultato é gia scritto…
FRED
Davide, io non parlo mai di arbitri, se l’ACEA si scuote da questo torpore oggi non c’è partita, believe me e con tutto il rispetto per gli amici casertani.