Pescara, 16 febbraio ’14 – Torna al Palaelettra l’Amatori, dopo un tour ricco di soddisfazioni (culminato con la memorabile ed interminabile battaglia di Scafati che ha sancito la storica qualificazione degli adriatici alla F4 di Rimini!), e lo fa nel migliore dei modi, pur priva di Dip, avendo la meglio della giovanissima ed osticissima Stella Azzurra Roma. Quanta fatica! Tuttavia, al termine di una gara bruttina tecnicamente ma tatticamente interessante e quasi sempre in equilibrio, il successo dei padroni di casa appare sostanzialmente meritato.
Primo quarto. Avvio lento su ambo i fronti. Roma fatica contro le marcature avversarie e commette una serie di infrazioni sul primo passo nel tentativo di attaccare in uno contro uno. Pescara apre le danze con un discreto Di Carmine dalla lunetta, corroborato da un semigancio di Di Donato. Fa presto a chiamare un minuto di sospensione coach D’Arcangeli, con la sua squadra ancora a secco dopo pochi minuti di gioco. Al rientro si nota il tentativo di sfruttare di più i blocchi e costruire mismatch vantaggiosi, che tuttavia fruttano quasi nulla (7-2 al 5’) perché Di Donato è bravo a “tenere” i piccoli azzurro-stellati, oscurando loro il tabellone. La Torre, prospetto interessante, si porta allora sul perimetro e trova la tripla che riapre le danze. Pescara commette alcuni errori in fase di costruzione, Fabbri chiama a sua volta time-out e, sperando di migliorare la circolazione, abbassa il quintetto inserendo Raiola. Roma accenna la zona, ma Di Donato la punisce dall’arco, subito imitato da Buscaino. Gli ospiti limitano i danni sulla sirena del primo mini-intervallo (21-10).
Secondo quarto. I romani paiono aver fatto tesoro della lezione: l’area è chiusa, occorre non dar tempo alla difesa di schierare le marcature. Dunque chiama la zona ed il raddoppio sistematico sul portatore, alternandola a difese a uomo, salvo schierare, negli ultimi secondi di possesso avversario, tre se non quattro uomini a guardia del pitturato. L’Amatori va in tilt e getta un mare di palloni, iniziano una serie di conclusioni più o meno forzate dalla media-lunga, sempre sputate dal ferro. Forte trova la tripla del -2 e parziale aperto di 9-0. Pepe sblocca la situazione con un gioco da 3 punti, ma il binomio difesa-contropiede degli ospiti ha ormai girato la partita: al 15’ è 24-23, con gli adriatici lenti sul pick and roll ospite. Fabbri chiama la difesa allungata e qui l’esperienza pesa! Due rubate consecutive, due contropiedi conclusi con facili appoggi (29-23 al 17’). Dopo il time out ospiti ancora schierati con la 2-3 a front-line alta. Pescara butta in tribuna altri palloni, mentre la Stella Azzurra trova grazia prima con l’ottimo Faccenda, poi con Pappalardo dall’arco, dimenticato dai continui cambi difensivi accettati dai biancorossi. Al 19’ il primo, meritato pareggio ospite (30-30). Ancora Buscaino trova in pick and pop la preziosa tripla che chiude il primo tempo (33-30).
Ad un primo quarto in cui ha prevalso la superiorità fisica dei padroni di casa, gli ospiti hanno risposto con un secondo parziale intenso ed aggressivo, proponendo tante difese alternate, mostrando il talento dei suoi prodotti (il play Moretti su tutti), rimontando ma gravandosi di falli. Romani in difficoltà contro la difesa schierata, Di Donato in particolare, finora il migliore dei suoi, capace di difendere anche sui mismatch. Chiavi della gara, finora, la zona ospite e la difesa allungata di Pescara, che ha fatturato numerosi recuperi e gli unici, facili canestri di un peraltro poco più che disastroso secondo quarto.
Terzo quarto. Inizia male un finora spento Maino, che perde l’ennesimo pallone e commette il terzo fallo che lo riporta dritto in panchina. I biancorossi paiono più pazienti nel costruire buoni tiri contro il ritorno a zona degli ospiti, ma la mano è ancora fredda. Si battono bene Buscaino, che in difesa tiene bene il mismatch con Moretti, e Raiola, che di pura esperienza scalda la mano, prima, e chiama su di sé l’ennesimo fallo ospite, trasformandolo in 2 su 2 dalla lunetta. Pescara ora difende benone l’area e tiene sui mismatch, ma una grande giocata di Leonzio (rimbalzo offensivo e sottomano vincente proteggendosi alla grande con il corpo) e Moretti, chiudendo un gioco da tre punti, tiene la Stella Azzurra a -2 (37-35 al 25’). Faccenda fa 0/2 dalla linea della carità frustrando il possibile pari ospite, Fabbri sceglie il doppio play, con Raiola a portar palla e Maino schierato da 2. risultato: due bombe consecutive del redivivo bomber abruzzese! Ma Moretti, mettendosi in proprio, mette 5 punti consecutivi e lo strappo è ricucito in un amen. Roma punta ancora sull’aggressività difensiva, ma questo costa il quarto fallo a La Torre e Leonzio ed il raggiungimento del bonus. D’Arcangeli sceglie di abbassare il quintetto per limitare le perse, ma gli errori si susseguono da ambo le parti ed il quarto si chiude sul 45-41, con la sensazione che si arriverà punto a punto alla fase nevralgica del match.
Quarto quarto. Sale in cattedra Buscaino, che emerge tra un mare di errori, che svetta a rimbalzo sotto tutti e due i tabelloni, e corregge in attacco: è lui l’uomo del momento. Ora Maino giostra da play e Raiola porta il suo marcatore diretto in post-basso, cercando di sfruttare la stazza e l’esperienza, Di Donato si apre e tira in testa al malcapitato Pappalardo, per la tripla dell’allungo (50-41 al 32’) che costringe gli ospiti al time-out. Al rientro ancora Buscaino di forza, ma le stelle azzurre non mollano, rispondono dall’arco e poi con Pappalardo, che sfida a sua volta Di Donato e, in barba alla differenza di chili e centimetri, appoggia educatamente in allontanamento. Fabbri chiama un minuto, poi punta di nuovo sul doppio play. Al rientro l’Amatori riscuote con Buscaino, ormai irrefrenabile in post-basso, Moretti dall’altro lato prova a tenere i suoi aggrappati alla partita, ma Raiola raccoglie rimbalzi e falli costringendo La Torre alla doccia anticipata. Time out ospite al -2’25’’ (56-50). Pepe spende bene il suo terzo fallo, ma il quarto manda Forte in lunetta: sanguinoso 0/2. prosegue il festival degli errori, la Stella Azzurra forza e sbaglia tanto dalla media e dalla lunga, ma la battaglia a rimbalzo è ormai persa! L’ultimo, disperato tentativo da tre punti di Forte si spegne sul ferro, mentre Di Donato, dall’arco, sigla il definitivo 59-50.
Chiave tecnica: nella messe interminabile di errori che costellano il match, il minor numero di palle perse e il predominio a rimbalzo spingono i due punti verso Pescara.
Chiave tattica: senz’altro il doppio play in campo per i padroni di casa, con Raiola, in particolare, decisivo nell’ultimo quarto, con due assist e 8 (otto!) rimbalzi.
MVP: Buscaino. Doppia doppia (20+12) e capacità di venir fuori dalla mischia nel momento decisivo della partita.
Uomo chiave: Di Donato, prezioso per tutto l’incontro, il migliore in difesa, 11 punti, 7 rimbalzi, 4 assist. E, a pari merito, Raiola, un gigante di esperienza ed intelligenza tattica, anche in una serata poco fortunata al tiro sa come rendersi determinante per la causa.
Nota di merito per la squadra ospite, giovanissima, intrigante, con bei talenti da coltivare: non merita la posizione di classifica attuale.
Amatori Pescara- Stella Azzurra Roma 59-50
Amatori: Pepe 11, Raiola 6, Maino 8, Buscaino 20, Masciarelli, Marco Timperi, Matteo Timperi, Di Donato 11, Di Carmine 3, Dip NE. All: Fabbri
TL 12/15, T2 13/33, T3 7/23, R 35 (25 d, 10 o), P/R 16/11
Stella Azzurra: Moretti 19, Fiancarli, D’Ascanio NE, Leonzio 4, Forte 8, Gasperini, Sanguinetti NE, Faccenda 4, Pappalardo 8. all.: D’Arcangeli
TL 4/9, T2 14/31, T3 6/23, R 29 (24 d, 5 o), P/R 9/20.
Marco Calvarese