Bologna, 2 febbraio 2014 – Le premesse per una serata difficile, in casa felsinea c’erano tutte, l’esonero di Bechi, l’odore di taglio per Motum e Ware, il malcontento strisciante dell’esigente pubblico virtussino, l’indisponibilità di Jordan e, soprattutto, di Walsh, l’arrivo di un’avversaria oggettivamente superiore e reduce da una brillantissima serata di coppa. Invece, miracoli del basket, la Virtus esce vittoriosa dall’incontro e con qualche certezza in più rispetto alla tormentata vigilia. La partita è stata di una bruttezza più unica che rara, le due squadre hanno dato vita ad uno scontro davvero limitato dal punto di vista tecnico, si sono visti errori da una parte e dall’altra a volte disarmanti, gli attacchi hanno stentato per tutti i 40 minuti a trovare la via del canestro, non si può proprio dire che ci sia divertiti. Comunque la Virtus ha meritatamente vinto grazie ad una condotta di gara che l’ha vista in testa nel punteggio per 39 minuti e mezzo su 40 e, quindi, sulla vittoria dei padroni di casa non c’è davvero nulla da dire.
La cronaca ci parla di una partita abbastanza equilibrata, giocata malissimo dalle due squadre, con un primo quarto deleterio terminato 11-8 in favore della Granarolo. Due squadre di serie A non sono riuscite, in pratica, a segnare 20 punti in due nel corso dei primi 10 minuti: agghiacciante. Anche il secondo quarto è stato di una modestia notevole con le due avversarie che non sono riuscite mai a distanziarsi davvero, anche se i bianconeri di Valli hanno sempre condotto nel punteggio pur se con vantaggi risicati. La sirena del riposo lungo è suonata sul 27-23 per la Virtus. Al rientro dagli spogliatoi Siena si è scossa, almeno un minimo, e dopo un lungo rincorrere è riuscita anche a trovare un lampo di vantaggio sul 40-39 prima di essere raggiunta dall’1/2 dalla lunetta di Imbrò, 40-40 e tutto da rifare alla partenza dell’ultimo quarto. Bologna ha trovato un 5-0 che ha portato la Virtus sul 45-40 e da lì in poi si è assistito ai vani tentativi della Montepaschi di riportarsi in vantaggio, l’ultimo possesso senese si è avuto a 9 secondi dalla fine ma la Mens Sana lo ha vanificato recapitando una patata bollente in mano a Viggiano che non ha potuto fare altro, ad un secondo dal termine, che scagliare un’improbabile Ave Maria verso il canestro avversario.
Come detto la partita è stata orribile, per Bologna c’è il sollievo del risultato vincente, e non è poco, dato il delicatissimo momento attraversato dalla Granarolo, c’è poi la buona notizia della gara più che sufficiente proprio dei due indiziati di taglio: Motum e Ware. Il lungo è stato una vera e propria spina nel fianco della difesa senese ed è andato in doppia cifra sia per punti segnati che per valutazione, il piccolo play è stato invece bravissimo ad attaccare il ferro con continuità e con buoni risultati, da segnalare un paio di lampi si personalità del giovane Imbrò. Le buone notizie terminano qui, per Valli c’è tanto da lavorare, ci sono giocatori da recuperare dagli infortuni e c’è da trovare una quadratura di squadra che è apparsa latitante, pensiamo che soltanto il trovarsi di fronte una squinternata Montepaschi abbia permesso alla Granarolo di vincere (con merito, lo ripetiamo) una partita davvero giocata male. per poter accedere ai playoff Bologna dovrà certamente crescere. Per Siena le notizie positive vanno cercate con il lanternino, forse ci si può consolare solo con il recupero di Nelson, il cui infortunio sembrava più grave, poi possiamo fermarci qui salvando il solo Green tenuto inspiegabilmente a lungo in panchina da Marco Crespi che gli ha preferito un deleterio Haynes autore di un bel 3/13 dal campo e gestore dell’ultimo sanguinoso possesso della partita che avrebbe potuto portare le squadre almeno al supplementare. Quattro giocatori in valutazione negativa, 19/60 al tiro, errori in serie, 18 palle perse, un sorriso arriva solo dalla vittoria di Pirro ottenuta a rimbalzo. Siena deve ritrovare se stessa, deve ritrovare uno smarrito Carter, un evanescente Viggiano, un deleterio Haynes, deve avere comunque di più anche dai comunque non dannosissimi Cournooh e Ortner di ieri sera. Insomma, la Mens Sana non è la squadra corazzata ammirata contro il Maccabi Haifa, e lo si sapeva, ma non può neppure essere quest’accozzaglia qua.
Alla partita era presente Le Roi Rigaudeau, non sappiamo che idea possa essersi fatto del livello del basket italiano, chissà che a 43 anni, con un po’ di allenamento, non potrebbe tornare ancora utile a qualche squadra nostrana…………………
Granarolo-Montepaschi 57-54
Parziali: 11-8, 16-15, 13-17, 17-14
Progressione: 11-8, 27-23, 40-40, 57-54
MVP: Motum e Ware hanno risposto abbastanza bene alle voci di taglio che aleggiavano nel palazzo di Bologna. Green unico da salvare per Siena.
WVP: Impossibile fare un nome, tra i senesi soprattutto troppi giocatori davvero sotto tono.
Alessandro Lami