Brescia, 19 gennaio 2014 – E’ una Centrale del latte in crisi di risultati ma non certo di gioco e capace infatti di giocarsi ogni match punto a punto fino alla fine, quella che ospita in un pala San Filippo tutto esaurito la capolista Aquila basket Trento. Un’aquila che sicuramente ha volato più in alto di quanto ognuno potesse aspettarsi ai blocchi di partenza e che si ritrova sola in vetta. La leonessa però negli ultimi anni è sempre stata storicamente indigesta all’Aquila, avendola tra l’altro eliminata ai play-off la scorsa stagione, ed avendo espugnato il Pala Trento nel girone d’andata, tanto che in riva all’Adige si parla di “bestia nera”.
La squadra di casa ha una voglia matta di riscatto e schiera sul parquet Procacci, Fultz, Giddens, Slay e Rinaldi, lasciando in panchina Fabio Di Bella, acciaccato. Coach Buscaglia risponde con il quintetto formato da Forray, Spanghero, Triche, Pascolo e Baldi Rossi, lasciando a riposo B.J. Elder, anch’esso con problemi fisici.
E’ un primo quarto in grande equilibrio, dove le due contendenti si studiano e a metà del parziale il punteggio è di parità sul 8-8 dove i primi tre canestri bresciani sono su altrettante assistenze di Giddens, fresco vincitore del premio come miglior giocatore del campionato nel mese di dicembre. Il terzo fallo di Triche e l’energia della Leonessa non bastano a prendere il largo ma valgono comunque il minimo vantaggio 16-14 per i padroni di casa con cui termina il parziale.
Il secondo quarto si apre con una bomba di Loschi ma Trento non vacilla e con un parziale micidiale di 9-0 si riporta avanti 23-19. La situazione falli per Trento inizia però a farsi preoccupante a metà del secondo quarto avendo Triche e Lechthaler con 3 falli e Forray con 2 e la Leonessa ne approfitta per il controsorpasso 26-25 grazie a una bomba di Slay. Il match continua punto a punto, e nonostante Trento giochi senza i due americani (Elder in panchina per onor di firma e Triche fuori per falli) dimostra una personalità da grande squadra e va a chiudere il primo tempo sotto con il minimo svantaggio di 33-32.
Nel terzo parziale Trento parte fortissimo e si porta a guidare 37-35 per poi fuggire addirittura sul 45-37. I biancazzurri però non hanno intenzione di fare la parte dell’agnello sacrificale e si riportano sotto 45-44 grazie alla bomba di Fultz. La situazione falli trentina è sempre critica con Triche e Lechthaler gravati di 4 falli ma ciò non impedisce alle Aquile di condurre, seppur di pochissimo, sempre col naso avanti fino al tiro a fil di sirena di Giddens che riporta il vantaggio ai lombardi per il 54-53 che vale il finale del quarto.
L’ultimo parziale è combattuto, come d’altronde tutto il resto del match, e Brescia vola sul 64-60 con una tripla di Loschi e una di Bushati, gli ospiti con un parziale di 5-0 controsorpassano sul 65-64 e la Leonessa risponde rimettendo il naso avanti nel possesso successivo. Ormai è battaglia su ogni singolo possesso ma Brescia ha il grosso handicap di essere già in bonus falli quando mancano oltre 3 minuti al termine e Trento ne approfitta per volare sul 68-66. Un alley-hoop di Giddens vale il 70-70 quando mancano 50 secondi al termine. Rinaldi in lunetta incredibilmente fa zero su due, Triche contrattacca, Giddens ferma il gioco e manda il compatriota a sua volta in lunetta che ne mette uno su due. Brescia è sotto 71-70 nel punteggio ma mancano 10 secondi e ha palla in mano per vincerla. Martelossi chiama time-out. Trento decide di difendere e di non mandare in lunetta la leonessa, Di Bella penetra ma Pascolo con un tempismo perfetto sale in cielo e stoppa il capitano bresciano. I lombardi recuperano palla al limite ma la preghiera di Fultz a fil di sirena esce a lato senza prendere nemmeno il ferro e la partita termina così 71-70 per i trentini che festeggiano l’ennesima vittoria che consacra una grande squadra che si ritrova meritatamente in vetta alla classifica e capace di espugnare il pala San Filippo giocando praticamente senza gli americani con Elder out per tutta la partita e Triche panchinato per buona parte del match.
MVP della partita: Davide Pascolo
SALA STAMPA
Maurizio Buscaglia, coach dell’Aquila Basket Trento
“La cosa che siamo riusciti a fare tutta la partita è stata quella di preferire un errore piuttosto che perdere energia. Siamo sempre stati aggressivi. Volevamo giocare sempre difesa dopo difesa. Abbiamo vinto contro una squadra che per noi è sempre molto difficile, su un campo per noi difficile. L’ultima difesa l’abbiamo fatta accoppiandoci per evitare gli isolamenti di Giddens da una parte e di Fultz dall’altra ma senza certo sottovalutare gli altri in campo. Elder non ha nessun problema grave ma su un’infiammazione di quel tipo tre o quattro giorni in più possono fare la differenza per non rischiare poi di perderlo magari più avanti. La cosa più positiva è stata che continuavamo a giocare anche quando sbagliavamo e lo abbiamo fatto anche abbastanza bene, credo sia stata una bellissima partita, giocata bene da entrambe le squadre.”
Alberto Martelossi, coach della Centrale del latte Brescia
“Credo sia la peggior partita che abbiamo fatto in questa stagione. Loro hanno meritato la vittoria. Poi ovvio che quando perdi di un punto sbagliando l’ultimo tiro qualsiasi episodio può cambiare tutto, sarebbe bastato un tiro dentro nostro o uno fuori loro. Voglio ringraziare il pubblico perché ci ha incitato fino alla fine, facendoci poi anche dei complimenti che non ci siamo meritati perché abbiamo cercato in tutti i modi di riuscire a perderla. Voglio ringraziare anche Fabio Di Bella perché ha un cuore enorme, ha avuto un problema fisico grandissimo e stamattina non riusciva nemmeno a camminare ma ha deciso di esserci lo stesso rischiando magari anche di esporsi a figure che non merita, perché oggi in campo faticava moltissimo. Oggi l’ultima azione non l’avevamo preparata così, avevamo preparato tutt’altro ma Trento ha difeso benissimo e sono stati bravissimi a cambiare. Avevamo preparato tre possibili soluzioni e quella che abbiamo poi fatto non era nessuna delle tre. La nostra esperienza in campo purtroppo non la sappiamo sfruttare nei finali punto a punto. Oggi purtroppo abbiamo giocato male. Non siamo riusciti a sfruttare la vena positiva di Giddens di questo periodo, certo che la chimica della squadra è quella che fa la differenza. Trento si è presentata con la fame di essere prima. Non riusciamo ad evidenziare gli aspetti positivi del nostro gruppo e questo è seccante. Non abbiamo un giusto bilanciamento perché se in una partita abbiamo problemi in difesa e in un’altra abbiamo problemi in attacco significa che non siamo bilanciati. ”
Federico Loschi, ala della Centrale del latte Brescia
“Non abbiamo sfruttato l’assenza di Elder che poteva darci una mano. Non abbiamo alcun problema di spogliatoio o al di fuori dal campo. Oggi avevamo il palazzo pieno, c’erano tutte le motivazioni giuste per vincere. A Barcellona sicuramente avremo meno pressione. Tanti di noi hanno problemi fisici ma quando continui a perdere all’overtime o di un punto come oggi non è solo una questione fisica né di arbitraggio ma abbiamo problemi mentali. Vedere Fabio Di Bella e Tamar Slay che sono giocatori che hanno vinto tutto e giocato su palcoscenici importanti scendere in campo uno con la schiena a pezzi e uno con un dito rotto dà stimoli a tutti noi, se non è voglia di vincere questa io non so cosa possa esserlo”.
Andrea Buffoli
Si ringrazia per il contributo fotografico Maurizio Andreola