Tre su tre. In sette giorni l’EA7 mette in fila Sassari, Olympiacos e Siena. La partita di questa sera è lontana parente di quella scintillante di giovedì, ma era più che lecito aspettarselo. Questa vittoria è fatta di difesa, coesione e voglia di soffrire. Langford, Moss e Hackett giocano l’intero secondo tempo e gettano il cuore oltre l’ostacolo chiudendo il canestro agli avversari (32% concesso).
Il primo quarto è riassumibile semplicemente dalle cifre che recitano: 10-10 il punteggio, 3-15 dal campo per Milano e 3-18 per Siena, con un 11-5 di valutazione.
Banchi parte con Samuels in quintetto e il lungo dimostra, ancora una volta, quanto poco sia efficace nel basket europeo. Siena non fa molto di più per rendere piacevole la partita, sparando a salve e attaccando in modo farragginoso, scombinato, e senza mai riuscire a produrre nulla dal pick and roll.
Nel secondo quarto si viaggia a piccoli parziali di 4-0 che non elevano la qualità dello spettacolo.
Milano sbaglia una miriade di tiri, anche aperti e semplici, mentre Siena, nonappena riesce a trovare qualche canestro, prova la prima fuga. Wallace entra a 1,33′ dalla fine del tempo e perde subito Ress che segna la tripla del +9 costringendo Banchi al timeout. In uscita arriva la tripla di Moss e i primi punti di Hackett contro la sua ex squadra.
Tutto ciò che non è successo in 19 minuti, arriva nell’ultimo dove uno splendido canestro di Green fa da preludio al tanto puerile quanto dubbio fallo di Cournooh su Langford che regala tre liberi alla guardia americana. Si va al riposo sul 28-31.
Al rientro dagli spogliatoio si erge a protagonista assoluto David Moss che segna 11 punti nel terzo periodo, compresi i cinque consecutivi per aprire le marcature. Milano comincia ad attaccare in maniera più armoniosa, senza però trovare grandi percentuali. Siena, dal canto suo, fatica enormemente a mettere punti a tabellone, se non con uno strappo firmato Hunter (l’unico della sua partita). Con la bomba di Moss Milano vola a +7, prontamente bloccata dal 2+1 di Ress.
Siena ci crede e, con due bombe di Haynes e Carter, costringe Banchi ad un prematuro timeout.
Langford e Moss ristabiliscono le distanze, ma Janning continua a far capire che la Mens Sana, nonostante tutte le difficoltà, c’è.
Hackett segna in faccia ad Haynes con urlo annesso e sulla tripla di tabellone di Langford, la partita scappa definitivamente. Sul +9 a poco più di due minuti dalla fine e con i biancoverdi incapaci di attaccare la zone-press milanese, la partita volge al termine e permette all’EA7 di arrotondare il distacco a dieci punti, in vista del futuro.
Siena non molla mai e ci crede fino in fondo, ma c’è qualche segnale negativo se nel finale Tomas Ress mostra tensione verso il suo coach dopo ua ramanzina.
EA7 Emporio Armani Milano- Montepaschi Siena 66-56 (10-10, 18-21, 22-11, 16-14)
Quotes
MVP: David Moss. 11 punti nel terzo quarto e una presenza decisiva e imprescindibile nel secondo tempo. La sua solita prova a 360° è uno dei motivi principali della vittoria milanese.
WVP: Matt Janning. Per lui una prova da dimenticare: scentrato al tiro, poco reattivo e il suo -1 di valutazione racconta abbastanza della sua efficacia.
Simone Mazzola