Roma, 4 gennaio 2014 – Prima del nuovo anno con una Roma euforica in testa alla classifica, seppur in co-abitazione con altre 4 sorelle di viaggio ed arriva al Pala Tiziano l’Umana Reyer Venezia depressa ed in un momento poco felice (e non è il primo), in questa stagione. La lettura della gara di domani tra capitolini e lagunari sembrerebbe quindi semplice all’apparenza eppure, partendo dal presupposto del campionato “bastardo”, come ama definirlo Luca Dalmonte, nessuna gara di questo Torneo può essere data per scontata prima della palla a due. I due rosters sono di buon livello ma mentre Roma, seppure a fatica, è riuscita a trovare un equilibrio dopo aver comunque tanto penato, Venezia latita: cade, si rialza, sembra aver superato gli impacci e le noie per poi ricadere fragorosamente quando ha nella propria faretra frecce di buonissimo livello. Non s’illuda nessuno comunque, un sarà una gara facile per nessuna delle due anche perchè la Virtus in casa ha sempre lasciato qualcosa alle avversarie.
ACEA Virtus Roma
L’aria è più serena dopo la vittoria di Pistoia. Gli incastri del puzzle che Dalmonte sta cercando di mettere a posto cominciano a dare i loro frutti ma c’è ancora tanto da lavorare. Certo, se Hosley ripeterà spesso la prova contro la Giorgio Tesi, oltre che nei numeri che nell’atteggiamento, allora sì che ci siamo e se anche JT, dopo aver dato confortanti segnali di ripresa contro Sassari si conferma a Pistoia, allora la Virtus può guardare al futuro con ottimismo. Non si devono usare toni trionfalistici, sia chiaro, ma la strada è quella buona. La triste legge dello sport impone comunque la conferma dei progressi fatti e Venezia può essere un attendibile banco di prova senza pensare che l’Umana sia la vittima predestinata.
Occorrerà pazienza attendendo gli errori degli avversari, attuare il marchio di fabbrica di questa squadra che sta puntando molti dei suoi successi prima di tutto sulla difesa e domani, al cospetto di due micidiali bocche da fuoco come Andrè Smith e Donnell Taylor, sarà certamente uno stress-test importante. Ma deve migliorare comunque la distribuzione dei pesi in attacco e l’intensità del come attaccare la difesa avversaria. Anche a Pistoia, dopo l’ottimo secondo e terzo periodo durante il quale la Virtus ha di fatto annichilito gli avversari, un quarto periodo da incubo per almeno 6 lunghissimi minuti durante i quali l’attacco romano è sembrato lobotomizzato, impaurito e privo d’idee concrete. Equilibrio dunque, nel dosare le forze e nel permettere alla squadra di esprimere tutto il suo potenziale.
Ed occorrerà coinvolgere maggiormente Mbakwe che sta sempre di più emergendo come un punto fisso, quasi irrinunciabile della squadra. Quando c’è da lavorare duro Trevor non si tira mica indietro, a sgomitare ed a lottare a rimbalzo ma sarebbe opportuno cercarlo con puntualità per allargare maggiormente il campo, così Jimmy Baron, Phil Goss, Bobby Jones, Lollo D’Ercole, Ricky Moraschini ed anche Alex Righetti potranno colpire meglio piedi a terra e senza gran fastidio dall’arco oppure sfruttare quello spazio per attaccare uno contro uno l’avversario diretto. In questo dettaglio Roma sta facendo quasi il minimo sindacale, è vero che Mbakwe non ha la rapidità belluina di Gani Lawal e nè la sua verticalità nel muoversi a canestro sfruttando il pick’n’roll centrale ma è anche vero che l’adesso centro dell’Olimpia non ha l’uno contro uno da post basso come invece possiede nel suo bagaglio tecnico l’ex-centro dell’University of Minnesota.
Attenzione comunque. Questa Virtus sta facendo bene ma deve continuare a sudarsela contro chiunque, la sua caratura tecnica è oggi di livello ma la cura mentale alla sfida non è ancora da grande squadra, quindi mai dare nulla di scontato in questo campionato bastardo…

Dalmonte in sala stampa in un dopo match.
Infine, a presentare il match di domani, ecco le parole di Luca Dalmonte, dal sito ufficiale www.virtusroma.it:
“L’Umana è una squadra di grande talento offensivo, che ha firmato Donnel Taylor, miglior realizzatore della scorsa stagione, e che ha riportato in Italia Smith, miglior marcatore di due stagioni fa. Ha un play di esperienza e di altissima qualità nella lettura del gioco, un centro di grande dinamismo e verticalità come Easley e una serie di giocatori che danno al sistema un’organizzazione offensiva di ottimo livello. Venezia ha avuto un inizio difficile, probabilmente dovuto alla ricerca degli equilibri, ma oggi ha trovato una propria dimensione anche dal punto di vista difensivo. E’ una squadra difficile da affrontare date le tante opzioni a disposizione, non ultimo il fatto di poter abbassare il quintetto giocando con Smith da 5 e Peric da 4. Noi dovremo avere la capacità di imporre il nostro ritmo, avere la freddezza di giocare in contropiede cercando punti facili oppure attaccando con pazienza per indurli all’errore. Dobbiamo essere capaci di leggere le diverse situazioni che difensivamente Venezia può proporre: avere sempre ben presente cosa fare contro i cambi sistematici, reagire a una eventuale zona 3-2 o a una difesa sul pick and roll che spinge verso il fondo.”
Dalmonte poi ha proseguito stilando una sorta di bilancio della stagione finora trascorsa:
“Per quel che ci riguarda, abbiamo fatto uno sforzo importante nel mese di dicembre per finire l’anno solare nel miglior modo possibile e con una posizione in classifica importante. Di questa posizione noi dobbiamo solo guardare, leggere e analizzare il perché, senza specchiarci per dirci quanto siamo belli. Sarà mio compito vigilare da questo punto di vista, devo esorcizzare nella maniera più assoluta ogni sensazione di pancia piena. Siamo una squadra con degli equilibri molto sottili e, avendoli raggiunti con fatica, dobbiamo mantenerli. Probabilmente, a livello offensivo, possiamo avere delle difficoltà nell’arco della stessa partita, ma dobbiamo mantenere quell’idea difensiva di essere brutti, cattivi e sporchi”.
Poi il coach ha soffermato la sua attenzione sull’anno che è appena iniziato e sulla posizione in classifica:
“Il punto che oggi abbiamo raggiunto non deve essere fuorviante: abbiamo guadagnato questa posizione attraverso il sudore e la fatica ma ci aspetta un lavoro ancora più duro per, eventualmente, mantenerla. La cosa importante è che ci sia la consapevolezza da parte di tutti, nostra e di chi ci sostiene, che ci sono difficoltà ogni domenica, che ogni partita sarà difficilissima, cominciando da domani contro Venezia, che ogni appuntamento dovrà essere affrontato col massimo impegno. Oggi la classifica dice che siamo al primo posto in coabitazione, una posizione probabilmente falsa rispetto all’economia del campionato. Noi dovremo difendere il nostro status, l’identità con cui ci siamo proposti finora. Credo che sia importante mantenere sempre il senso della realtà, dobbiamo essere capaci noi per primi, ma lo chiedo a chiunque ci segua, di avere la giusta consapevolezza di ciò che siamo e ciò che stiamo facendo: è un campionato difficile e molto equilibrato, una serie di partite positive o negative può stravolgere l’annata stessa. Dovremo essere fermi, decisi e guardare avanti sospinti dalla nostra forza di ambizione, senza mai cadere nella trappola della presunzione.”
Umana Reyer Venezia
Assieme all’Olimpia Milano è stata la Regina del mercato d’estate. Acquisti mirati, fiducia a due playmaker tra i migliori, se non i migliori in Italia e cioè i due ex-Roma come Luca Vitali e Iacopo Giachetti; attacco centrato sull’ex miglior realizzatore della stagione regolare dello scorso anno, Donnell Taylor e sul miglior realizzatore di due anni fa a Caserta, Andrè Smith; scelti due giocatori molto poliedrici ed assemblabili vicini e fuori dall’area come Nate Linhart e Hrvoje Peric e centro dell’area gestito da Tony Easley, oltre agli azzurri Daniele Magro e Guido Rosselli. Un buon precampionato e la sensazione che finalmente Venezia avesse trovato la sua corretta collocazione nei piani alti del basket nostrano, oltre ad un lavoro di assoluto livello per un settore giovanile che mira a diventare uno dei migliori, se non il migliore d’Italia, sia maschile che femminile.
Invece…A due giornate dalla fine dal girone d’andata, l’Umana si ritrova a 6 gare vinte e ben 7 perse, lontana se non quasi lontanissima dalle Final Eight di Milano che si terranno tra un mese. Siamo dinanzi ad un altro fallimento dopo quello dell’anno scorso, dopo gli investimenti fatti? L’allontanamento di Andrea Mazzon per Zare Markovski, vecchio lupo di mare, ha portato qualche vittoria ed un pò più d’entusiasmo ma sostanzialmente l’insieme è mutato poco nel medio periodo. La disfatta di 20 punti a Reggio Emilia dello scorso turno ha confermato infatti i limiti di questo roster alla data odierna, limiti forse non solo tecnici ma anche caratteriali. Molte volte in questa stagione la Reyer non è riuscita a tenere i nervi saldi nei momenti delicati, molte forzature dal salvatore della patria di turno che frustra alla fine la voglia di far bene di una squadra nel suo insieme.
Un esempio? Mentre Donnell Taylor è la seconda leva offensiva degli oro-granata (13,5 p.ti di media, alle spalle di Andrè Smith principale attaccante della squadra con 16,9 p.ti), è lui il giocatore che perde più possessi con ben 3,8 palle perse a gara. Perciò è ovvio che la Reyer debba rivedere la distribuzione dei compiti offensivi e le modalità dei possessi, come squadra è al primo posto nella classifica delle palle perse con una media orrorifica di ben 17, 4 a gara, la peggiore quindi dell’intera Lega.
Roma non sta molto meglio degli avversari in questa statistica negativa, la squadra di Dalmonte infatti ne perde 14,7 a gara ma compensa in verità con le 7,4 recuperate e se a questa entità numerica si somma poi il fatto che i lagunari possono contare su di una buonissima capacità di catturare rimbalzi, la quinta della Lega con 35,2 allora diventa evidente che c’è qualcosa che deve essere messa a posto sul come sfruttare questa ottima attitudine della squadra. E’ vero che sia Giachetti che Rosselli hanno avuto noie fisiche nell’ultimo mese ma la loro solo assenza non sta a giustificare una classifica che langue.
Un nemico in più da superare quindi, il malumore del non riuscire a convertire sul campo quello che sulla carta la squadra potrebbe fare e già si rincorrono voci che vedono partenze ed arrivi, quello che insomma non aiuta a rendere il clima molto sereno. Al momento comunque non si prevedono per la squadra veneta cambiamenti ma se qualcosa non arriva sul fronte delle vittorie, pur osservando che la classifica corta incoraggia a non mollare, è difficile che il Presidente Luigi Brugnaro resti con le mani in mano.
Precedenti: Venezia non è molto fortunata nelle sue gite nella Capitale, 11 gare disputate a Roma e ben 9 sconfitte per gli oro-granata.
Si gioca: Pala Tiziano in Roma, ore 18:15 di domenica 5 gennaio 2014. Diretta televisiva su SportTelevision nella zona di Venezia.
Arbitri: Begnis-Baldini-Ranaudo